Chapter 11

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Qualcuno bussò alla porta e Taylor fu sorpresa. "Adam..." mormorò, non incontrando il suo sguardo.

"Sono venuto a vedere come stavi," disse con tono sincero e innocente. Aveva i suoi soliti pantaloni e la maglietta grigia maniche corte, mani infilate professionalmente nelle tasche.

"Io--"

"Senti mi dispiace per quello che è successo. Mi dispiace, se ti ho tradito, ero fuori di me. Non riesco a vivere senza di te. Tu mi hai fatto innamorare, hai fatto innamorare la parte dura di me. Mi dispiace, Taylor," affermò deciso, mettendo una mano sulla guancia della bionda. Ella rabbrividì al contatto, e sentiva che tutto quello era sbagliato.

"Ho fatto sesso con Karlie. Di nuovo," replicò Taylor, non riuscendo più a tenerselo dentro. Questo non sembrò cambiare l'espressione di Adam, ma il suo sorriso cadde.

"Che cosa significava per te?" chiese lui, entrando dentro casa e chiudendo la porta alle sue spalle. Mise entrambe le mani sulle sue guance e continuò ad accarezzarle.

"Io...non lo so, Adam io--"

"Sh, va tutto bene! Va tutto bene," disse lui, spingendo la sua testa contro il suo petto, cercando di calmare la bionda.

"Non dovresti essere qui," disse in panico lei.

"Che vuoi dire?" chiese lui preoccupato.

"Io non ti amo. Non sono mai stata innamorata di te. Amavo la sensazione della protezione, ma ora mi accorgo che sono sempre stata innamorata di lei. Io...mi dispiace, non doveva andare a finire così." pianse, allontanandosi dall'uomo. Egli restò immobile e la guardò con occhi sorpresi, processando ogni singola parola che era uscita dalle labbra della ragazza.

"Quindi sei innamorata di lei?" chiese lui, e Taylor poteva giurare che aveva sentito un tono disgustato nella sua voce. Taylor fece un cenno lento della testa, annuendo.

Lui sospirò e con un gesto agitato della mano disse, "Ti prego Tay. Non posso lasciarti andare così. Io ti amo...non sono niente senza di te. Non so cosa fare tu-- mi hai cambiato. In meglio. Non ti sto chiedendo di non essere più amica di Karlie, ti sto chiedendo di restare. Ti prego."

Taylor scossò la testa, mentre due lacrime attraversarono le sue guancie e le rigarono il viso. "Non posso. Mi dispiace. Non doveva andare così. Mi dispiace," disse disperata.

Lo spinse con le mani sul suo petto e aprì la porta. "Ti prego. Vattene." lo supplicò, qualche altra lacrima scendeva ancora lungo le sue guancie. Lui scosse la testa e si girò una volta per tutte, per poi camminare via verso la sua auto, che presto era lontana, lontana.

Guilty Pleasure ( kaylor )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora