Adesso mi tocca andare dalla preside, come se non bastasse!
Nei corridoi tutti sghignazzano divertiti per la scena appena vista.
Sono veramente soddisfatta!
Finalmente arrivo davanti alla porta dell'ufficio. Dopo aver bussato ripetutamente; la preside mi apre con uno dei suoi soliti sorrisetti malefici."Signorina Miller, questa volta ha oltrepassato il limite della mia pazienza" Mi urla con la sua vocina stridula.
"Mi scusi ma..."
"Niente ma, questa volta non so proprio come punirla...sarò costretta ad espellerla, così capirà una volta per tutte chi è il capo qui!"
Le sue parole rimbombano nella mia testa. Non mi interessa tanto degli "amici" che lasceró qui anche perché erano tutti falsi, sempre pronti ad approfittarsi di te e poi quando hai realmente bisogno di loro non ci sono mai. Ho paura di ció che potranno pensare in miei genitori, davanti a loro mi sono sempre mostrata la ragazza perfetta, quella che prendeva buoni voti a scuola, quella rispettava il coprifuoco e che non faceva mai casino in classe.
Ma loro non sono mai stati presenti nella mia vita, così io e Amanda abbiamo sempre vissuto da sole, loro non c'erano mai, dicevano di stare via per lavoro.
Io non ci ho mai creduto, mi sono sentita un po' abbandonata, alla fine ci vediamo una sola volta al mese.
Non mi dispiace lasciare la scuola, in fin dei conti è sempre stata il mio inferno, l'unico problema è che non so' dove andare.
Ci penseró più tardi, ora voglio solamente uscire da questo posto e rilassarmi senza pensare a niente, sono stufa di certe persone, sono stufa di questa vita.I miei genitori torneranno a casa tra pochi minuti. Resteranno qua per tutto il fine settimana. Ho pensato a un discorso da fare per parlare loro dell'espulsione, ma non mi è venuta in mente neanche una parola. Devo dire che questa volta la preside mi ha spiazzata. Non me lo aspettavo.
Suona il campanello e sinceramente inizio ad agitarmi. Loro non mi hanno mai vista per quella che sono e hanno conosciuto solo la maschera che nasconde la vera me. Ho paura di ciò che potranno pensare.
"Ciao mamma, ciao papà" li saluto appena aperta la porta. Mi iniziano a sudare le mani, non so' come dirglielo.
"Ciao, tesoro. Mi dispiace ma non possiamo restare per tutto il weekend ma dovremo ripartire domani." mi dice papà mentre attacca il suo cappotto nell'armadio.
"Come? Avevate promesso che questo fine settimana l'avremmo passato insieme!" ribatto guardando prima la mamma e poi papà.
"Scusaci, ma..." cerca di iniziare il discorso la mamma.
"No, non c'è niente da spiegare. Tanto era ovvio che non avreste mantanuto la promessa. Ormai è una vostra abitudine lasciare me e Amanda a casa da sole come due orfane!"
"Scusa? Noi andiamo a lavorare, facendo così tanti sacrifici per mantrenervi e tutto e tu ci ripaghi cosi?" inizia a urlare papà.
"Non ci credo che andate sempre a lavorare. Almeno la domenica potreste passarla con noi, invece di andare chissà dove! E per vostra informazione sono stata espulsa dalla scuola!" Mi viene piangere. Le lacrime iniziano a rigarmi il viso, non riesco più a trattenermi.
"Cosa? Sei stata espulsa?" Mi chiedono in coro increduli.
"Sì, esatto sono stata espulsa, proprio per colpa vostra, perchè siete inesistenti!" Grido contro con la tutta la voce che ho in gola a tutti e due.
"Emily, calmati. Vieni con me" sento una mano che prende il mio braccio e mi porta in camera.
Saliamo le scale e aperta la porta della stanza mi cimento sul letto.
Sono stanca di sentire queste scuse, devono capire che ho 16 anni e non mi possono più mentire!
"Emy mi dispiace tanto, hai ragione loro non ci sono mai stati per noi e ora si arrabiano anche per la tua espulsione! Comunque vedrai che troveremo una soluzione, insieme."Sono stata fortunata ad avere una sorella come lei, anche se ha solo 14 anni capisce molte più cose di tanti adulti, anche lei è cresciuta precocemente per colpa della nostra situazione familiare. Con Amanda a differenza dei tanti miei "amici" non ho mai mentito, mai finto, non ci sono mai state delle maschere perché so' che di lei mi potró sempre fidare.
La stringo in un abbraccio fraterno e all'orecchio le sussurro un -grazie-.
Non voglio nemmeno pensare ai miei. É ora che subiscano le conseguenze delle loro azioni! Non voglio nemmeno vederli perció decido di uscire un po' all'aria aperta e per una volta fregarmene degli altri, se tieni ad una persona resti e basta, non c'è scusa che tenga perché, per una persona alla quale vuoi bene, rivolteresti il mondo pur di stare con lei.
Inizio veramente a dubitare dell'amore che provano i miei genitori per noi, è brutto dirlo, ma ormai posso solamente fare affidamento su me stessa.
Spazio autrice:
Ciao a tutti!
Sono tornata ahahah.
Ecco a voi il secondo capitolo yeeee.
Scusate perché é un capitolo corto, ma vi ribadisco che con il proseguimento della storia anche i capitoli si ALLUNGHERANNO .Benee allora classiche domande:
-1-Segno zodiacale?
-2-Colore preferito?
-1-Pesci.
-2-Nero, azzurro e lilla.Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Perció gentaglia votate e commentate!
I vostri pareri sono importantissimi, quindi fateci sapere come vi sembra la storia ❤️Un grandissimo abbraccio e un grazie di cuore!
-franci😍
STAI LEGGENDO
Come stelle nel cielo
FanficStoria scritta da: @Adorvemagcon Emily. La cattiva ragazza della scuola, acida che fa fatica ad affezionarsi. È stata espulsa dalla sua scuola per aver fatto uno scherzo alla sua professoressa. Viene accettata la sua domanda di trasferimento alla H...