Cap.4

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15/01/13
(Ore 16:15)
Caro diario,
Non puoi neanche immaginare cosa mi è successo oggi.
La giornata non è iniziata nei migliori dei modi, la sveglia non è suonata e i miei genitori dato che è sabato non si erano ancora svegliati, ho guardato
l' orologio ed erano le 7:15, avevo mezzora per prepararmi e uscire di casa, quindi ho preso le prime cose che ho trovato nell' armadio, un paio di leggins neri questa volta e una felpa, non ho avuto nemmeno il tempo di truccarmi bene, ho applicato solo un po' di mascara e mi sono legata i capelli in una sotto specie di coda, la colazione mi è saltata.
Comunque sono riuscita ad arrivare in tempo a scuola, con pure 5 minuti di anticipo, come sempre ad aspettarmi
all' entrata c' era Alicia, con quel suo sorriso potrei viverci per sempre è talmente contagioso!
Abbiamo varcato la soglia di quel edificio grigio e triste con mala voglia, ma chi lo farebbe con il sorriso!
Entriamo in classe e come sempre i primi occhi che si sono posati su di me erano quelli di Miriam, che nervoso che mi fa venire, "vuoi che ti presti qualche euro per i vestiti?" dice lei ridacchiano seguita dalla maggior parte della classe, sono diventata tutta rossa sia per la rabbia che per
l' imbarazzo, niente, dalla mia bocca non è uscita alcuna risposta.
Mi sono guardata in giro mentre le risate diminuivano e non puoi manco immaginare cosa ho visto. Alicia non ha mosso un dito anzi, la sua risata era quella che si sentiva di più. Ci sono rimasta davvero male, mi stavo per mettere a piangere ma mi sono trattenuta.
Dopo che l' insegnante è entrato in classe la lezione è iniziata ed è passata con una lentezza incredibile. Suonato
l' intervallo sono stata la prima ad uscire, avevo ancora gli occhi contornati dal riflesso delle lacrime. Sai chi mi sono trovata davanti? Matt.
1. Che imbarazzo,
2. Quanto è bello,
3. Stavo per svenirgli davanti dato che la fame della colazione non fatta si stava facendo sentire.
Ho abbozzato un sorriso appena l' ho visto e ho cercato di dirigermi più velocemente possibile alle macchinette per cercare di saziare questa assurda voglia di cibo, mi sono presa un colpo quando ho sentito qualcuno afferrarmi il polso, mi giro di colpo e Matt era li, davanti a me, mi ha seguita! Ti rendi conto?
"Va tutto bene?" sono state le sue parole, "Si" sono solo riuscita a far uscire un "si" tremante e imbarazzato meglio di niente no?!
Mi resta a fissare per circa 5 secondi, li ho contati, poi altre parole uscirono dalla sua bocca: "Sta sera un mio amico da una festa, se tu e la tua amica volete venire, potete." mi lascia il braccio e se ne va.
Cosa diavolo è successo.
Tu me lo sai spiegare?
Matt mi ha invitata a una festa?
Mi sono scordata di chiedergli pure dove e a che ora, ero troppo scioccata.
Non so se ci voglio andare, Alicia mi ha fatto davvero stare male e poi di sicuro i miei genitori non mi lascerebbero mai, cavolo abbiamo solo tredici anni, è comprensibile!
Comunque... La mia migliore amica è arrivata poco dopo che Matt se ne è andato, le ho raccontato tutto e mi ha imposto di andarci, ovviamente assieme a lei.
Ho deciso di non dirle nulla di come mi sono sentita, sarà stato solo un piccolo sbando e alla fine ho accettato, in qualche modo ci andremo. Chiacchierando alla fine sono riuscita finalmente ad arrivare alle macchinette e a mangiare qualcosa.
La giornata è proseguita alla normalità.
Aspetta un secondo mi è appena arrivato un messaggio.

Numero sconosciuto:
Sta sera ore 22:00,
via Ramondi 7.
Matt.

Questo è il messaggio che ho appena ricevuto.
A - I - U - T - O.
Matt mi ha scritto...
Ok Hanna non farti false illusioni, lui è fidanzato con una top model mista barbie, come dire che caga una come te. Giusto?
Va beh ci sentiamo dopo vado a mettermi d' accordo con Alicia per la festa di sta sera, ti scrivo appena torno.

Hanna

(Ore 02:00)
Caro diario,
Non è stata un buona idea andare a quella fottuta festa, cosa mi è venuto in mente.
Sono tornata da mezzora, è stata la serata più brutta della mia breve ed inutile vita.
Ti chiederai prima di tutto come sono riuscita ad andarci, semplice, mamma e papà sono usciti con degli amici a cena, e non sono ancora tornati, almeno loro si staranno divertendo, Matis è uscita con il suo moroso ed è tornata da circa 10 minuti, io per sicurezza mi sono finta malata, la scusa più vecchia del mondo, mi sono vestita, truccata e sono uscita dalla finestra. Ci tengo a precisare che sta sera non ero vestita in un modo molto elegante, anche perchè dovevo andare a una festa, non a un ballo di gala, ho indossato un vestito in velluto nero a puois bianchi sopra le ginocchia, una giacchetta in pelle nera e i miei dottor. martins, capelli sciolti e un po' arricciati sulle punte, gli occhi contornati da una sottile riga di matita nera e del mascara sulle ciglia.
Uscita, mi sono fiondata a casa di Alicia che non abita molto lontano da me, saranno circa 5 minuti a piedi.
Sua madre ci avrebbe portate a destinazione e alle 03:00 ci sarebbe venuta a prendere, i suoi genitori la lasciano sempre libera di fare quello che vuole, non ha limiti.
Arrivata da lei la vedo uscire di casa e sono rimasta letteralmente a bocca aperta, è bellissima.
Aveva un vestito blu elettrico che le si stringeva in vita e le si allargava sui fianchi, facendolo scivolare perfettamente sul suo corpo, le scarpe sono degli stivaletti neri con un po' di tacco, i capelli erano raccolti in una lunga treccia laterale, un kg di mascara sulle ciglia e il rossetto rosso fuoco sulle labbra sottili.
Non l' ho riconosciuta, sono abituata a vederla in jeans maglietta e felpa.
Ci salutamo e saliamo subito in macchina di sua madre che ci ha scortate a quella che doveva essere una delle serate più belle della mia vita, La mia migliore amica non smetteva un attimo di parlare, era elettrizzatissima, io al contrario ero tesa e nervosa, per tutto il viaggio non ho fatto altro che guardare fuori dal finestrino. Non ci abbiamo messo tanto, circa 20 minuti. Arrivate la musica era già a manetta si sentiva fin dentro
l' auto, luci colorate uscivano dalle  finestre di questa casa enorme, salutata Jennifer, la madre di Alicia, ci siamo dirette verso l' entrata, un enorme giardino circondava tutta la casa, tanti ragazzi erano fuori a fumare e evidentemente erano già ubriachi dato che non si reggevano in piedi da soli, ma erano solo le 22:30, possibile?
Siamo entrate e ci siamo trovate in un enorme salotto pieno di gente che ballava e che si divertiva, la musica era fortissima riuscivo a malapena a sentire i miei pensieri, le luci erano accecanti, ci siamo guardate un po' in giro per vedere se c' era qualcuno che conoscevamo ma niente.
Tutto ad un tratto mi sono ritrovata un confetto fucsia davanti ai miei occhi, Miriam.
Indossava un vestito attillatissimo che le fasciava il corpo e che terminava prima che me ne potessi accorgere, sulla schiena uno squarcio che quasi arrivava al sedere e tacchi a spillo circa di dodici centimetri e il trucco pesantissimo come sempre, già ,lei ha tredici anni come me, incredibile vero?
Alicia le è saltata al collo abbracciandola e riempiendola di complimenti e la zoccoletta fece lo stesso. Ma siamo sicuri che quella sia la mia migliore amica? Anche lei come me fino a qualche giorno fa la detestava e ora la vedo quasi in braccio a lei, ma scherzi? Cos' è pian piano sta prendendo il posto di Viki? No. Non ci voglio manco pensare.
E prima che me ne rendessi conto ero da sola, Alicia mi aveva abbandonato come si fa come con un cane. Mi sentivo malissimo, le gambe mi tremavano e mi mancava il respiro, così ho deciso di uscire a prendere una boccata d' aria, altro errore.
Davanti ai miei occhi si materializzò la figura di Matt, camicia bianca, jeans scuri  strappati e le sue classiche vans basse nere, era una meraviglia.
Era sicuramente ubriaco e tra le dita della mano destra aveva una sigaretta, barcollava un po' e quasi quasi mi si schiantava a terra ma per fortuna sono riuscita a prenderlo per il braccio e a tirarlo su appena in tempo, ovviamente la sigaretta voló via da qualche parte, ma sembrava non interessargli.
A causa della troppa forza che ho messo per tenerlo in piedi siamo arrivati a pochissimi centimetri di distanza, i nostri occhi si incontrarono e i nostri respiri si confondevano uno nell' altro. Mi fissó per qualche secondo, mi sorrise e mi disse: " alla fine sei venuta, speravo di vederti", sono rimasta zitta, il mio cuore parlava da solo dato che batteva talmente forte che probabilmente lo sentiva pure lui, "sei bellissima sta sera", la faccia aveva iniziato a bruciarmi ma non mi ha manco dato il tempo di rispondergli che era già scomparso tra la folla.
Nella mia mente si era formata una bellissima immagine di me e Matt insieme ma si è subito sgretolata ricordandomi che era ubriaco.
Dopo essermi ripresa almeno un po' da tutto quello che era e che stava succedendo, decisi di rientrare a cercare la mia migliore amica scomparsa a inizio serata.
Appena varcata l' entrata l' ho subito vista.
In quel momento un conato di vomito da panico si impossessò di me.
Lei a cavalcioni su un ragazzo che gli palpava il culo e che se la limonava che era un piacere, a fianco Miriam nella stessa posizione ma con Matt.
Il cuore mi si era bloccato e probabilmente speravo non ripartisse più, fino a 20 minuti fa era con me in giardino a dirmi che ero bellissima e ora è li, appiccicato alla faccia di quella smorfiosa e pensare alla mia migliore amica così, non è descrivibile credimi.
Non ho più retto, sono scappata da quell' orrenda festa piangendo come una disperata, passando per il giardino incrociai gli occhi di Marcus, era lì con Samantha, si mise a ridere e lei lo seguì, meglio di così non poteva andare, le gambe mi stavano per cedere quindi oltrepassato il cancello che divideva il giardino dalla strada rallentai la mia corsa frenetica, cosa mi stava succedendo? Non mi ero mai sentita tanto male.
Appena sono riuscita ad allontanarmi da quel posto, ho guardato l' ora, 01:00.
Come potevo pensare di rimanere li altre due ore.
Mi sono messa le cuffiette e mi sono fatta trasportare da una delle canzoni più belle che io conosca "some on like you" di Adele.
Senza manco accorgermene la stavo cantando mentre le lacrime scivolavano sul mio viso in modo frenetico, ma a me non importava, io cantavo, era sparito tutto in quel momento, c' ero solo io e la mia musica.
Arrivata a casa sono entrata dalla stessa finestra da cui sono uscita, ho guardato l' orologio ed era 01:40, la casa era deserta quindi ho deciso di farmi una doccia con calma, struccarmi, mettermi il pigiama e venire a scriverti.
Penso di non essere mai stata così male.
È una sensazione bruttissima.

Alicia
Dove sei?
Sono pronta per ballare con
Ciccino, se ci sei anche tu ci divertiamo il doppio, ahhahaah muoviti!

L' ho ricevuto ora.
La mia "migliore amica" ha bevuto.
Non ci posso credere.
Non ci voglio credere.
Scusa, sto bagnando tutte le tue pagine.
Ora ti chiudo.

Hanna

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