Capitolo 28

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GIULIA'S POVS
Il ragazzo sopra di me continuava a baciarmi con voga, sempre più passionevole e devo ammettere che la situazione non mi dispiaceva per niente. Iniziò a scendere dalla mandibola verso il collo baciandolo con dolcezza e con avidità, come se avesse voluto assaporarlo in ogni angolo. Mentre lui continuava questa stupenda tortura, io accarezzavo la sua schiena e gli tiravo ogni tanto in modo dolce quei bellissimi capelli castani.
La situazione stava diventando sempre più calda e entrambi desideravamo di più ma ad un tratto il telefono di Joy squilló.
《 joy.. rispondi..》 dissi al ragazzo ansimando per il poco fiato che avevo.
《 ho di meglio- da fare- , non voglio lasciarti andare- adesso 》rispose tra un bacio e l'altro.
Ma il telefono insisteva, e Joy si stava innervosendo. Si alzó da me, andò verso il cellulare è rispose incazzato, mentre si dirigeva verso il salotto.
Non sentivo quello che stava dicendo, ma dal tono della voce direi che quella chiamata non prometteva niente di buono..
Mi alzai e mi sistemai un po, ormai era tardi per entrare a scuola, ma sarei comunque andata a farci un salto per vedere se potevo dimezzare la punizione che mi avevano dato..
Arrivai vicino allo specchio che era appoggiato alla parete vicino all'armadio e non potei fare a meno di guardare la mia immagine riflessa nello specchio.
Si notava, anche a kilometri di distanza, avevo un succhiotto gigante e viola proprio tra la mascella e il collo. Lo sfiorai, e senti bruciare, Faceva male, ma non potei far altro che ridere, di gusto anche.
Ero contenta, si probabilmente mi starete giudicando.." sei una puttana, non puoi baciare tutti e due i ragazzi, chi ti credi di essere? " ma ehi, al mio posto avreste fatto la stessa cosa, se non peggio.. ho sbagliato probabilmente, ma le sensazioni che provo con ognuno si loro sono fortissime ma credo di aver preso una decisione più che valida.
Ho scelto, ho trovato ciò che cercavo..

Mi cambiai e andai a vedere dove si fosse cacciato Joy, non era più tornato dopo aver risposto al cellulare.
《Jooooy 》 urlai, ma non ricevetti risposta. Strano..
Andai in cucina, indossando i miei soliti vestiti che si erano ormai asciugati, avevo i capelli arruffati, le guance calde e un sorriso da ebete stampato sulla faccia.
Joy non era nemmeno li.
Iniziai a preoccuparmi, dove poteva essere andato? Perché ci sta mettendo tutto questo tempo?
Provai ad ascoltare ciò che mi stava accadendo intorno, ma della voce di Joy nemmeno l'ombra..
Girai tutta la casa ma niente, non c'era, l'unico posto rimasto era il giardino.
Aprí la pota di ingresso e uscí, il prato era ancora umido dalla pioggia della sera prima, e il cielo non prometteva nulla di buono. Faceva freddo.
Ma non un freddo normale, di quello che ti entra nelle ossa e non riesci a scaldarti..
Feci diversi passi per il giardino, finché non lo trovai.
Seduto sotto la tettoia di casa con la schiena appoggiata al muro. La felpa blu lo copriva totalmente e con le braccia era accoccolato sulle sue ginocchia..
Stava li in silenzio, probabilmente non si è nemmeno accorto della mia presenza. Decido di stare in silenzio e raggiungerlo.
Cosa aveva? Perché non parlava dei suoi pensieri con qualcuno..
《 il capo ha detto che c'è un grosso carico di droga da vendere.. 》mi disse rompendo il silenzio e poi continuò 《 ho provato a rifiutare.. ma.. hanno promesso di uccider-》tornó in silenzio, come se con quella frase avesse rotto l'equilibrio che avevamo creato.
《 joy.. devi riuscire ad uscire da questo giro.. non voglio perderti..
Non c'è niente che posso fare per poter allontanarti dalla droga? Qualsiasi cosa.. 》dissi al bassa voce
《C'è solo una soluzione ma.. no è una sciocchezza, non lo farebbe mai..》rispose con una risata piena di amarezza..
《Chi? Chi può aiutarti? Dimmelo joy! 》
Silenzio.
Non aveva intenzione di rispondere.
Non aveva intenzione di essere aiutato.
Lui contro tutti. Eccolo era tornato.
Si alzó di scatto per poi cadere nuovamente sulle ginocchia, piangendo in silenzio.
Quello è il pianto più brutto, perché non servono parole o urla per capire la sofferenza di una persona..
E lui ora stava soffrendo e io volevo fare qualcosa per lui. Qualcosa che lo avrebbe liberato da questa prigione invisibile.

Saaai veeroo scure se non ho più aggiornato, ma sono successe così tante cose che non ho avuto nemmeno un attimo di tempo per poter continuare questa storia🙈
Il capitolo è un po corto lo so, ma non
Sono agonizzante nel letto per colpa della febbre e quindi non riuscivo a scrivere di più 💕
Spero vi piaccia

Baci 🎈

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