Capitolo 23

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LUCA'S POVS

Questa mattina mi svegliai di buon ora per poter andare a prendere Giulia, il mio piano stava andando a gonfie vele, lei non sospettava di niente e Joy.. beh non penso mi possa creare dei problemi. Oggi a pranzo le avrei chiesto di stare insieme,  non mi direbbe mai di no, ormai si fida ciecamente di me e questo è l'importante.  Presi la mia giacca blu coordinata alle mie amate blazer, ai jeans e alla mia maglia bianca, un po di profumo ed ero pronto per la mia conquista. La temperatura era scesa molto dall'inizio di settembre e dicembre ormai era quasi alle porte, indossai anche un cappellino in testa visto il vento gelido che soffiava. Salii in macchina e partì per andare verso casa di Giulia.  Appena arrivato suonai e mi aprì un attimo dopo una ragazza mora, leggermente abbronzata.

《 e tu saresti? 》chiese la ragazza curiosa e infastidita allo stesso  tempo della mia presenza.

《 un amico di Giulia, tu invece chi dovresti essere? 》 domandai seccato dal tono della ragazza.

《 la migliore amica 》rispose secca guardandomi dritta negli occhi. Ero stufo di aspettare davanti alla porta speravo davvero che Giulia uscisse velocemente da casa.

《 lei dov'è? 》 chiesi spazientito ancora sperando di far velocizzare la ragazza bionda all'interno.

《 ma tu chi sei? 》 chiese di nuovo la mora sfacciatamente

《 mi chiamo Luca. ora.. Giulia è pronta altrimenti faremo ritardo a scuola》 risposi mantenendo la calma e rispondendo in modo educato.

Appena dissi il mio nome la ragazza cambiò espressione, un sorriso le era spuntato in viso e gli occhi avevano iniziato a luccicare dalla gioia, era davvero strana quella ragazza.

《 Aspetta eh..GIULIAAA 》urlò la mora correndo su per le scale dove probabilmente c'era la stanza di Giulia. L'ultima volta che sono venuto qui Joy mi aveva picchiato e Giulia mi aveva portato nella sua stanza per farmi risposare ma non ricordavo molto di quel giorno, preferivo dimenticare.

Osservai meglio la casa, era abbastanza grande e era una vetrata che dave sul grande giardino sul retro.

Era arredata elegantemente e notai su un grande comò la presenza di molte fotografie. Ricomobbi subito la ragazza bionda sulle foto, stesso sorriso, stessi capelli, stessa pelle bianca ,l'unica cosa diversa era la luce nei suoi occhi. Non c'era più la luce che aveva nella foto, quella gioia che sprigionavano era scomparsa. Mi soffermai a guardare una foto in particolare, mentre aspettavo che la ragazza scendesse dal pianso superiore. Ritraeva due ragazzi, Giulia e un ragazzo con i capelli neri. Si abbracciavano e sorridevano, lui la teneva stretta per i fianchi e lei era attaccata al suo collo mentre si guardavano sorridendo come se non ci fosse qualcun'altro che stesse immortalando il momento. Era come se fossero da soli in un altro mondo i loro occhi erano presi l'uno dall'altro e la profondità degli occhi scuri del ragazzo si immergeva nel mare limpido degli occhi della ragazza. Presi in mano la cornice per vederla meglio, questa fotografia non doveva essere molto vecchia probabilmente era di quest'estate.

《 È il mio ex ragazzo 》 disse una voce alle mie spalle, facendomi capire che fosse Giulia. 《 È morto quattro mesi fa di incidente 》 disse malinconica spostando lo sguardo dalla foto al pavimento senza sostenere mai il mio.

《 Mi dispiace 》 dissi esitante non sapendo come rincuorarla 《 stavate insieme quando se ne è andato? 》chiesi sapendo però di riaprire una ferita non ancora guarita.

Giulia annuì solamente senza dire nessuna parola capì che non voleva più parlarne.

Posai la cornice dove l'avevo trovata e le feci segno di andare perché eravamo davvero molto in ritardo. Diedi un passaggio anche alla ragazza mora, Miriam? aveva detto che si chiamava così mi pare.

Il viaggio verso scuola fu abbastanza silenzioso ma appena Miriam se ne andò, salutando Giulia con un abbraccio caloroso e un bacio sulla guancia mi disse dandomi un colpetto sulla spalla《 ehi guarda che non mi sono dimenticata della sorpresa eh 》risi, soprattutto per il tono con cui lo aveva detto. 《 e io che speravo te ne fossi dimenticata hahah》 risposi la ragazza rise e si sistemò il ciuffo per ravvivare i suoi capelli biondi, lasciati sciolti così che cadessero ondulato li sulle spalle e fino a metà schiena.

《 a pranzo saprai cos'è》 le dissi infine mettendole un braccio intorno alle sue spalle, facendole l'occhiolino e accompagnandola in classe per poi andare verso la mia.

Tutti i ragazzi della mia classe mi salutarono chi con un semplice ciao chui con una pacca sulla spalla, le ragazze della classe mi guardavano adoranti in preda agli ormoni che scalpitavano. Sapevo l'effetto di avere su tutto il genere femminile e non mi sorpresi quando dopo aver fatto un cenno con la mano per salutarle iniziarono a gridare.

Erano tutte uguali tra di loro, tutte con le stesse idee, pensieri perversi, era come se fossero state create da delle macchine con degli stampi. L'una la fotocopia dell'altra pft... patetiche.

Arrivai, dopo i vari saluti , al mio posto infondo alla classe. Li incontrai i ragazzi con cui feci la scommessa.

《Ehi bro》 mi salutò Thomas con una stretta di mano seguita da un pugno.

《 Ehi fra》dissi ricambiando il saluto

《  Beh come sta andando la nostra scommessina? 》mi chiese ridendo

《 Oh alla grande direi, oggi le chiedo di stare con me quindi il mio piano va benissimo prepara i soldi bello 》 gli risposi ridendo suscitando la curiosità dei miei compagni e la risata dei miei amici.

《 addirittura?  hahaha ci hai messo davvero poco come si chiama il bocconcino? 》chiese curioso. Notai una strana luce nei suoi occhi, quasi inquietante. 《 Giulia 》 risposi semplicemente 《 È davvero ingenua quella ragazza è facile prenderla in giro 》 dissi ridacchiando 《 c'è solo Joy che rompe sempre le palle 》 continuai sbuffando.

《 non penso che lui ti creerà problemi》 sogghignò 《 e dimmi in che classe va?》chiese mostrando un sorriso quasi spaventoso.

Non avevo intenzione di rispondere, sapevo qual'era la reputazione di Thomas, puttaniere nato. Troppe informazioni avrebbero avvicinato il ragazzo alla MIA scommessa. Per fortuna che entrò il professore, iniziando così una lezione di Inglese.

La scuola finì in fretta nonostante tutte le volte che ho deviato le domande di Thomas e le interrogazioni a sorpresa di quelle professoresse stronze. Arrivò quindi il momento di attuare il mio piano. Dopo questo sarebbe andato tutto liscio. Nessun pentimento, nessun problema, nessun sentimento.

- to be continued -

Eccomi di nuovo, ho mantenuto la promessa :) Non so come ringraziarvi per tutte le letture *--* Grazie davvero con tutto il mio ♥

un altro capitolo il arrivo quando raggiungerete.. 15 voti e 7  commenti ce la facciamo? *---* spero proprio di si ♥

grazie grazie ancora per tutto ♡♡

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