Verso Los Angeles

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Mi sveglio presto perché sono emozionata.
Non voglio lasciare i miei fratelli e neanche mia madre.
Subito preparo la valigia, anzi valigiona con tutti i vestiti che ho comprato per questa bellissima esperienza.
Poi mi chiedo "perché mi trasferisco?".
E mi rispondo "me ne vado da Londra perché voglio cambiare aria e conoscere gente nuova, qui non ho molti amici, la maggior parte delle persone che conosco sono tutte finte: dicono che ti vogliono bene, ma poi al primo sbaglio ti abbandonano". E con questa risposta mi convinco, non voglio avere quei tipi di "amici".
Ma per fortuna c'è Justin, il mio migliore amico, l'unico che mi ha sostenuta per tutti questi tempi, ma purtroppo me ne vado e so già che mi mancherà tantissimo, spero solo che ci rivedremo più spesso.
-dopo 1 ora-
"Mamma la valigia è pronta"
"Okay, portala in salotto e preparati"
Dopo essermi preparata mettendo dei pantaloncini e una canotta arrivo in salotto e trovo Harris e Cameron con una faccia triste, poi arriva mia mamma e mi sorride dicendo "ci mancherai molto, ma se tu sei felice noi siamo felici".
Rispondo subito "si vede che siete molto felici..."
Dopo quella risposta i due vengono ad abbracciarmi facendomi il solletico. Quanto li odio!
Li abbraccio forte come se non ci fosse un domani.
Poi mia mamma carica la valigia e partiamo.
Mi accompagna all'aeroporto per poi lasciarmi da sola.
"Fai la brava e studia, vedrai che andrà tutto bene e sarà bellissimo" mi dice abbracciandomi.
"Si mamma, studierò come sempre e mi impegnerò, vedrai che sarà bellissimo" le dico convincendo più me che lei.
Poi aspettiamo due ore e la salutò ancora prima di salire sull'aereo, mi mancherà tantissimo visto che mi ha sempre sostenuta anche dopo la morte di mio padre.
-dopo 30 minuti-
Cerco il mio posto è mi siedo vicino ad un ragazzo bellissimo, anche fin troppo...
Subito si volta verso di me e mi saluta sorridendo. Io ricambio il saluto.
"Ciao sono Dylan, come ti chiami?"
"Sono Halsey, piacere" gli rispondo stringendoli la mano.
"Per quale motivo vai a Los Angeles?"
"Andrò in collegio, voglio cambiare aria..."
"Ah, e pensi che lì sia meglio?" mi chiede sorridendo. Sono fottuta. Quel sorriso è diventato droga!
Rimango incantata a guardare il suo sorriso perfetto finché lui mi tocca la mano per risvegliarmi da quello stato di trans.
"Ehm..., si scusa?" riesco solo a dire.
"Niente niente, stai bene?" mi chiede preoccupato come se fossi svenuta.
"Si sì, hai sol..." mi stoppo perché mi vergogno troppo.
"Ho che cosa?".
"Niente niente" rispondo.
-durante il viaggio-
Continuiamo a parlare ed è molto divertente, scopro anche che andrà nel mio stesso collegio.
Abbiamo molte cose in comune, ad esempio anche lui vuole cambiare aria e perciò si trasferisce a Los Angeles.

La ragazza imperfetta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora