La sveglia suona come ogni mattina alle sei e mezzo ed io devo costringermi ad aprire gli occhi. Mia madre apre la porta della mia camera ed accende la luce.
- Pietà - urlo coprendo il suo solito: "Dai Sara, alzati!".
Il mio compleanno era la settimana scorsa e l'ho festeggiato con Denise, Letizia, Aurora, Costanza e Ramona. È stato quasi miracoloso festeggiarlo vista l'enorme quantità di verifiche ed interrogazioni che abbiamo quotidianamente ed io non ne posso più. La notte non dormo, mi sveglio stanca e stressata, a scuola a malapena riesco a rimanere concentrata ed al pomeriggio mi addormenterei volentieri se non fosse che devo studiare. Litigo ormai ogni giorno con i miei genitori, loro non riescono a capire che posso essere anch'io stressata e non solo loro e iniziano discussioni per ogni brutta risposta da parte mia. Ho decisamente bisogno di una pausa se non voglio finire in un manicomio stile Pretty Little Liars. Riesco a malapena a prepararmi senza svenire di sonno ed uscire di casa per raggiungere la fermata dell'autobus. Quando scendo dopo il viaggio per entrare nel grande cancello della scuola inizia a piovere fortissimo e non ho neppure l'ombrello, così arrivo in classe bagnata dalla testa ai piedi. Dopo le cinque ore di scuola, in cui Lety, Co ed Auro sono riuscite a risollevarmi un po' il morale, a causa del tempo, perchè ha continuato a piovere ininterrottamente, perdiamo l'autobus ed io inizio a sfogare tutta la mia rabbia su Twitter dove tanto nessuno mi conosce. Quando arrivo a casa noto delle buste nella cassetta delle lettere e la apro per prenderle. Ovviamente le buste si incastrano e quando riesco a toglierle mi schizzano in faccia delle gocce d'acqua.
- Pure la posta ce l'ha con me - ringhio aprendo la porta di casa salutando di sfuggita i miei genitori. Entro in camera mia e lascio cadere a terra senza la minima cura lo zaino. Mi tolgo il giubbotto e lo lancio sulla sedia davanti alla scrivania, chiudo la porta e mi siedo a terra aprendo la scarpiera dietro quest'ultima. Prendo il telefono e scrivo un messaggio sul gruppo con i ragazzi in cui riverso tutto il mio odio verso il mondo.
~~~
Nel pomeriggio litigo nuovamente con i miei genitori così mi chiudo in camera e rispondo ai messaggi dei ragazzi.
Luca💕:
"Ehy, come stai?"Tu:
"Non bene, ho appena litigato con i miei, non ne posso più. Tu come ti trovi nella nuova casa?"Luca💕:
"Bene, ma cos'è successo con i tuoi?"Tu:
"Niente di che, i soliti litigi, avrei solo bisogno di una pausa da tutto questo"Luca💕:
"Vieni a Milano, resti per qualche giorno e poi torni a casa"Tu:
"Non penso riuscirò a convincere i miei genitori"Luca💕:
"Non devono per forza essere d'accordo, se hai bisogno di una pausa prenditela"Tu:
"Non mi lasceranno partire"Luca💕:
"Allora verrò a rapirti"~~~
- Luca! - urlo correndogli incontro.
- Ehy - mi saluta lui abbracciandomi - Te l'avevo detto che sarei venuto a rapirti -
Denise ci raggiunge e lo abbraccia anche lei, poi ci dirigiamo fuori dalla stazione chiacchierando. Non ha portato quasi nulla con sè, domani tornerà a Milano ed io andrò con lui per cinque giorni, poi dovrò tornare a casa. Stanotte dormirà nella poltrona che diventa un letto nel salotto di casa mia e domani dopo pranzo prenderemo il treno. Non è stato facile convincere i miei genitori, ma sarei partita anche senza il loro consenso. Convincere i genitori di Denise, invece, è stato impossibile e lei si e è rassegnata dicendo che sarebbe rimasta per cercare di rimediare a scuola grazie alle verifiche. Quando Luca entra in camera mia rimane stupito.
- Non ti senti un pochino osservata? - chiede guardando i muri e le ante dell'armadio coperti da una sessantina di poster in tutto. Io scoppio a ridere.
- Come cazzo hai fatto ad attaccare quello di Greta? Arriva al soffitto! -
- Ho impiegato tutta la sera saltellando sul letto perchè con la scala arrivavo troppo distante - dico.
- Tua madre queste le ha viste? - chiede passando una mano sulle scritte sulla scrivania.
- Prima erano a matita e mi aveva minacciato e quasi costretta a cancellarle, poi ho comprato un pennarello indelebile e quando ho notato che si cancellava con la gomma le ho ripassate tutte ed aggiunte altre. Mia madre entra pochissime volte qui dentro, sono passati un bel po' di giorni prima che se ne accorgesse. Quando lo ha fatto è rimasta a fissarle, ha scosso la testa ed è uscita da camera mia senza dire nulla - lui passa un'ultima volta la mano sopra al suo nome scritto in grande accanto a quello degli altri prima che mia madre ci chiami per andare a tavola.
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Dopo cena, mentre mia madre ed Antonio sono sul divano a guardare la tv, io e Luca ci sediamo sul mio letto e ci guardiamo un film sul computer. Verso le undici e mezzo, quando siamo a metà del secondo film i miei genitori ci avvertono che vanno a letto. Finito anche il secondo film Luca va a letto ed io faccio lo stesso crollando addormentata per la stanchezza che prima non sentivo.
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Al mattino mi sveglio e vado in bagno a prepararmi lasciando dormire ancora un po' Luca mentre i miei genitori sono al lavoro. Quando sono finalmente pronta mi avvicino al suo letto.
- Luca - lo chiamo accarezzandogli piano una spalla.
- 'Giorno - dice dopo che sono riuscita a svegliarlo.
- Buongiorno - rispondo.
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Gli Youtubers sono tutta una vita pt.2
FanfictionSeconda parte della storia "Gli Youtubers sono tutta una vita" La fortuna di una ragazza ad incontrare i suoi idoli di Youtube per caso. Da Lorenzo dei Crookids a Sofia Viscardi, Michele Bravi e Luca Chikovani. Uno si innamorerà di lei, ma chi fra i...