A causa del mio lavoro spesso mi si chiedeva di andare direttamente a casa dei miei clienti. Era il 2 Gennaio 2004, lo ricordo come se fosse ieri.
Il Ravvin mi mando dal signor Александр Дан (Aleksandr Dan) assieme a 5 delle mie шлюхами
(shlyukhami, mi limiterò a chiamarle colleghe).
Non mi sarei mai aspettata di trovarlo. E invece si. Era là. Difronte a me. L'uomo più importante di tutta la Russia.
Ci fece accomodare in una stanza piena di specchi e uscì.
Non capivamo cosa avesse in mente, era un uomo di poche parole.
Tornò con uno stand pieno di vestiti. Ci guardò intensamente. Continuavamo a non capire.
"Beh, che aspettate? Provateli!" Ci disse.
Facemmo come ci fu ordinato.
Ebbene sì, aveva semplicemente bisogno di trovare delle modelle.
Rispetto alle mie compagne ero molto avvantaggiata: era tutta la vita che seguivo corsi di postura.
Dopo svariate ore capì che ero la migliore. Mandò via tutte le altre.
La mia vita sarebbe a breve cambiata.
Aleksandr mi guardava in silenzio.
"Tu saresti?"
"Natasha"
"Natasha... Natasha... E come sei finita nella Chobra Dvorets?"
"Sono stata obbligata... Mi dissero che avrei dovuto scegliere tra Chobra Dvorets e Rabbino, così ho scelto da Dvorets."
"Ma non lo sapevi che Il rabbino e Ravvin sono la stessa persona?"
"Come?"
"Proprio così"
Avevo bisogno di un abbraccio di Rachida.
"Mi sta dicendo che farò la stessa fine delle altre?"
"Proprio così. Ma.." Lo interruppi
"Ma cosa!?"
"Ma io posso salvarti"
"Come?" Chiesi spaventata
"Vuoi riacquisire la tua libertà?"
"Non sono mai stata libera"
"Allora vuoi esserlo?"
"Si"
"Vieni con me a Mosca"
"Ma il rabbino mi troverà e per me sarà la fine!"
"Stai tranquilla, si parte domani"
Mi fidavo di Aleksandr: sapeva ciò che faceva.
Quella sera tornai alla Chobra Dvorets. C'era molto silenzio stranamente.
Entrai nella mia stanza, ma, questa volta anziché chiedermi chi avesse cagato, Svetlana mi prese per un braccio e mi trascinò di peso nella cabina armadio.
"Ti devo delle spiegazioni Natasha"
"Riguardo a cosa?"
"Come ti accolse il Ravvin la prima volta?"
"Chiedendomi chi avesse defecato, perché?"
"Sai che cosa accadde 7 anni fa?"
"No"
"Avevo bisogno di un bagno, entrai nella stanza della figlia del Ravvin e..."
"SVETLANA CHE HAI FATTO!?"
"Ebbene sì. Sono stata io a cagare"
"Che schifo!" Gridai
Scappai da quell'oscena persona, non potevo frequentare gente del genere.
Svetlana aveva cagato.
Non pensavo fosse capace di compiere azioni tanto deplorevoli.
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Natasha
ChickLit24 luglio 1990, Siberia. Sono nata in un giorno d'estate a Barnaul in Siberia. Laggiù è tutto diverso: dai modi di pensare ai modi di vestire alle usanze.. Insomma, niente a che vedere con il mondo occidentale. Avevo 10 anni quando iniziai... Non er...