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Erano circa le 11 del mattino e il sole illuminava tutta la mia stanza. In casa c'era un gran silenzio. Arrivata in cucina mi riscaldai un po' di latte e presi un muffin al cioccolato. Andai in giardino vicino alla serra. C'era un venticello piacevole che riuscii a svegliarmi un po'. Iniziai a pensare ai discorsi di mia madre e all'arrivo dei parenti. Spero che siano persone diverse dalla mia famiglia. Insomma persone normali. Spero anche che siano una bella famiglia unita non come la nostra. Ritornai in camera e accesi lo stereo. Aprii l'armadio e tirai fuori un paio di jeans strappati leggermente alle ginocchia e una felpa grigia abbastanza larga. Nel frattempo mi arrivò un messaggio:

-Fra poco arrivo. Vengono anche Violet e Gio-

Presi il telefono e dei soldi per pagarmi il pranzo. Scesi le scale di corsa e prima di aprire la porta qualcuno mi prese per un braccio. Mi girai di scatto e vidi che era mia madre.

<Torna presto> disse accennando un minimo di speranza. Annuii ed uscii di casa.

<Hei Zoee!> mi salutarono in coro.

<Ciao ragazzi!>dissi dando un bacio a Luca.


<Come è andata con tua mamma?> mi chiese sottovoce.

<Diciamo che non abbiamo proprio parlato e stamattina mi ha solo chiesto di tornare presto> risposi.

<Come mai?>

<Ah già è vero tu non sai nulla. Oggi verranno ad abitare da noi dei parenti di mia madre perché sono stati sfrattati>

<Guardala dal lato positivo: magari cambierà qualcosa> disse sorridendo.

<Lo spero tanto Luca> gli risposi e appoggiai la testa sulla sua spalla.

Finalmente arrivammo al MC e, nonostante la fila, riuscii a prendere le mie amate patatine. So che mi fanno male, ma sono uno dei pochi cibi che riesco ancora a mangiare. Finito il pranzo io e Violet iniziammo a girare per negozi lasciando da soli i nostri cavalieri. Andammo subito da Tally Weijl e notai una felpa stupenda. Era nera con scritto "Follow Your Dream". Chiamai subito Violet e senza dire una parola rimase a bocca aperta. Prendemmo entrambe la taglia più grande perché, sia io che lei, tendiamo a nascondere le nostre forme. Dopo un piccolo giretto per altri negozi, senza comprare nulla, incontrammo i ragazzi.

<Allora avete comprato qualcosa?> ci chiese Gio.

<Sì> rispondemmo entusiaste facendo vedere le nostre felpe.

<Scusate ragazzi ma che ore sono?> chiesi un po' in ansia anche perché dovevo essere a casa per le 5 anche prima.

<Sono le quattro!> rispose Gio.

<Devo tornare a casa!> esclamai.

<Ti accompagno io > disse Luca e poi guardando i ragazzi aggiunse:<Se voi volete restare non c'è problema.>

<Va bene! Ciao ragazzi ci vediamo a scuola. Vedi di venire nee!> disse Violet abbracciandomi.

<A domani!> risposi io salutando con la mano.


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