Eravamo tutti a tavola. Tutti tranne mio fratello ovviamente. C'era un silenzio abbastanza imbarazzante accompagnato dal rumore delle forchette che battevano sui piatti. Evidentemente si erano già detti tutto prima. Avevano la testa china sul piatto e non guardavano in faccia nessuno. Il mio piatto era completamente integro: non avevo mangiato nulla. Non vedevo l'ora dei saluti quando:<Allora Zoe come va la scuola?>. Era la voce della mamma di Benji. Ci pensai su un attimo per trovare la risposta più adatta.
<Bhe diciamo che me la cavo>. A quelle parole mia madre mi lanciò un'occhiata e subito replicò:<Ha una media dei voti piuttosto alta soprattutto nelle lingue straniere. Non a caso ha scelto un liceo linguistico uno dei più prestigiosi e che prepara molto più di qualsiasi altro liceo>
Ero davvero schifata da ciò che aveva appena detto.
<Non è vero> dissi sottovoce
<Come scusa?> mi chiese mia madre perplessa.
<Hai sentito molto bene> dissi alzandomi in piedi di scatto:<Non è vero. Tutto quello che dici non è vero. Sono solo stronzate per far sembrare tutto perfetto. La verità è che non lo è e se non ti fossi ancora accorta apri gli occhi. Non puoi nascondere quello che sei realmente.>. Stavo urlando e il mio cuore batteva forte.
<Zoe adesso basta! Non azzardarti mai più a trattare in questo modo tua madre!>. Perfetto adesso avevo anche mio padre contro.
<Vi siete mai chiesti come mi sento io?>. Erano tutti in silenzio e entrambi i miei genitori avevano la testa china.
<Come pensavo> dissi guardandoli con un'espressione schifata.
Salii in camera di corsa. Stavo piangendo. Tutta la rabbia, tutto quello che ho pensato in questi anni finalmente sono riuscita a tirarlo fuori. Non pensavo che potevano arrivare a tanto. Adesso sanno come mi sento e come mi sono sempre sentita. Feci un respiro profondo per cercare di calmarmi e subito dopo bussarono alla porta. Feci finta di niente quando una voce implorante mi chiese:<Zoe aprimi sono Benji>
Mi alzai lentamente dal letto e andai ad aprirgli. Aveva in mano un vassoio con sopra una tazza di latte e qualche biscotto. Senza dire una parola entrò, appoggiò il vassoio sul comodino e si mise a sedere sul mio letto. Io ero in piedi ad osservare la scena.
<Vieni qui> disse battendo leggermente la mano sul letto. Mi avvicinai subito a lui senza dire una parola.
<Mi dispiace per prima on volevo dire quelle cose.>dissi guardandolo negli occhi e, anche se non si vedevano benissimo perché non c'era molta luce, erano comunque bellissimi.
<Hai fatto bene Zoe. Non puoi tenerti tutto dentro. Però adesso ci sono io.> disse prendendomi la mano e sorridendo aggiunse:<D'ora in poi vivremo sotto lo stesso tetto. Riuscirai a sopravvivere a un cugino pazzo come me!>
Era davvero incredibile. In pochi secondi e con poche parole è riuscito a farmi ritornare il sorriso. Sapevo bene che di lui potevo fidarmi.
<Ti va di mangiare qualcosina> mi chiese porgendomi il vassoio.
<Grazie Ben , ma adesso non mi va proprio>
<Va benee. Però adesso vai a dormire che domani c'è scuola e ti devi alzare presto.> mi disse alzandosi dal letto.
Lo presi per un braccio e gli chiesi un po' imbarazzata:<Puoi restare qui per stanotte. Se ti va ovviamente.
Lui annuii e si tolse le scarpe. Eravamo entrambi sotto le coperte e mi mise un braccio sulle spalle. Provavo una sensazione strana. Mi sentivo protetta.
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||Revelations||B.M||
FanfictionLei una ragazza che da fuori sembra avere una vita perfetta, ma dentro soffre più di ogni altra persona. Lui è un ragazzo semplice che riuscirà a salvarla facendogli scoprire un mondo diverso. Un mondo dove può finalmente essere felice. È tutto frut...