La cosa che spaventava di più Harry in tutta quella faccenda era il fatto di innamorarsi... non voleva essere obbligato da una stupida profezia ad innamorarsi di qualcuno... non che non gli piacesse Draco... anche se essere destinato a qualcuno lo rincuorava in un qualche modo.
Mentre camminava per i corridoi di pietra pensando a Draco andò a sbattere contro qualcuno...
《Sei tu! Ehm... Draco ho bisogno di parlarti》
《Veramente adesso non posso Harry ho bisogno di parlare con Hermione》
《Oh ok... Herm dovrebbe essere in biblioteca con Ron》
《Grazie.... a dopo allora》disse il biondo mentre correva andando via.
Harry si sentì un po' invidioso... e se non fosse stato lui il prescelto?... e se Draco come gli aveva detto fosse sì innamorato di un ragazzo ma che questo ragazzo non fosse lui?... mentre pensava questo si sentì male... una morsa allo stomaco che non coleva andare via... non ne capì il motivo quindi andò da Madama Chips per farsi dare una pozione che non fece effetto... quindi gli venne detto di restare lì per la notte.
***
Aveva appena parlato con la riccia che gli disse che avevano scoperto tutto su di lui... spaventato chiese se anche Harry lo sapeva e lei assentì...
Non doveva andare così non era il modo giusto... se il moro avesse cominciato a dubitare del suo destino avvrebbero rischiato entrambi le loro vite.
Era immerso in questi pensieri quando sentì anche lui una forte morsa allo stomaco... stava succedendo Harry stava dubitando... corse verso la torre dei Grifondoro ma non trovandolo andò nel panico... se non avesse al più presto dichiarato i suoi sentimenti al moro, quest'ultimo sarebbe stato il primo a morire.
Non si poteva scherzare con la Luna... in quanto essa poteva essere amorevole ma anche malvagia, un lato oscuro che non mostrava mai, nascosto come l'altra faccia della stessa medaglia.
Quando sentì alcuni studenti che Potter era in infermeria corse come un dannato.
Arrivò e trovò il moro sdraiato in posizione fetale che si teneva la pancia.
Era pallido come la morte.
Una lacrima gli scappò dalla gabbia delle sue lunghe ciglia le spalle che si muovevano per i singhiozzi silenziosi e chiamava qualcuno, chiamava Draco.
Il biondo si avvicinò ad Harry, si sedette sul letto e lo attirò in un abbraccio.
