Capitolo 9

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Ancora immobile davanti lo specchio fanno irruzione in stanza le ragazze.

-Ehi che ci fate qui!

-Siamo venute a vedere come stavi e anche per ricordarti del ballo di sta sera a cui tu non puoi mancare, perché ci saranno tutti, e quando dico tutti, TUTTI.

-Ho scelta?

-Perfetto. Sai gia che metterti?

Silenzio tombale.

-Bene allora sceglieremo noi per te. Andiamo a fare spese, ma prima lavati, fai...

-Si ok ho capito! Dove ci vediamo?

-Davanti "Rose's". Non metterci tanto, a dopo.


Sono passati tre quarti d'ora da quando siamo entrati in questo inferno. Vestiti di qua, vestiti di la..

-Ragazze che dite di questo?

Ho trovato un vestitino blu molto semplice che a prima vista sembrerebbe anche comodo.

-Stai scherzando? Quel blu non ti dona, dobbiamo trovare qualcosa che metta in risalto verde dei tuoi occhi........Il rosso! come ho fatto a non pensarci prima?

Abbie sembra essere stata presa da un colpo di fulmine. Mi ha racimolato una decina di vestiti rossi. Credo che dopo questo momento avrò la nausea di questo colore.

Questo è bellissimo Ann! Mette in risalto la tua figura, è quello giusto. Andiamo  che altrimenti non avremo abbastanza tempo per prepararci tutte.

Usciamo da Rose's tutte visibilmente preoccupate e stanche. Ci mangiamo un panino al volo e poi ognuna casa propria.

E' arrivato il momento. Mi osservo davanti lo specchio un'ultima volta. Non ho mai indossato tacchi a spillo così alti, ho paura che sta sera qualche caduta imbarazzante la farò. La mia figura adesso grazie alle scarpe è molto slanciata. Il vestito percorre le mie non prosperose forme mettendole in risalto. La  spaccatura laterale del vestito lascia un effetto "vedo non vedo" della gamba sinistra, il corpetto aderente spicca la vita e la non presenza di una scollatura e di maniche danno un senso di raffinatezza. I miei lunghi capelli castani sono stati stirati e poi resi in leggere onde raccolte di lato per lasciare spazio al viso. Per quanto riguarda il trucco, ho cercato di fare del mio meglio. Il rosso del rossetto per mia fortuna distrae da tutto il resto del make-up. Ho aggiunto al mio completo la collana con la pietra verde, nonostante abbia un'aria molto retrò crea un'ottimo contrasto con la modernità del vestito.

Iniziamo la serata bevendo un po' tutto quello che ci era a disposizione.

-Ragazze un brindisi a noi!

-Ann non ti girare, dietro di te c'è il professore Dixon che ti fissa.

-Tempismo perfetto. Ragazze ci vediamo dopo, devo fare una cosa.

-Dove stai andando?

Troppo tardi, ero gia lontana da loro per rispondere. Devo sapere chi è, e cosa vuole. Questa storia deve terminare. Devo essere decisa e usare un tono di voce sicuro ma più mi avvicino a lui più mi pento di quello che sto per fare. Sta parlando con il professore rimbambito di educazione fisica, ma per quanto mi dispiaccia interromperli devo farlo.

-Buona sera!

Appena mi notano sembrano entrambi notevolmente sorpresi, soprattutto il diretto interessato.

-Signorina AnnJane siamo in tiro sta sera!

Fingo un sorrisetto di gratitudine al professore Moore e devio subito la situazione.

-Spero di non interrompere nulla di importante perché avrei bisogno di parlare con lei professor Dixon.

-Non ti creare nessun problema, vado subito. Buon proseguimento.

Credo che il professor Moore abbia frainteso..

- Non dovresti parlare con i ragazzi della tua età?

-So tutto. Ma una cosa non mi è ancora chiara. Chi sei tu?

-Non so di cosa tu stia parlando.

Accenna passi per andarsene.

-Era lei vero?

Si bloccò istintivamente.

-Io cosa?

-Ieri sera mi ha salvato da quelle bestie. Io l'ho riconosciuta, non può negare.

-Senti ragazzina

Ora il suo viso è fin troppo vicino al mio ma si distacca subito facendo un passo indietro per paura che qualcuno ci osservi .

-Non so cosa ti sia successo ieri sera e non ti ho salvata io. Ora se permetti vado dagli altri insegnati.


Io e le ragazze iniziamo a ballare e dopo poco l'alcool comincia a farsi sentire su  tutte, tranne su di me, non so perché. Cassie e Eliza sono  in bagno accompagnate da Beth e Abbie, sono quelle combinate peggio, speriamo si riprendano presto. Nel frattempo io e Amy abbiamo incontrato due ragazzi molto simpatici, Andrew e Jonas. Dato  che gli alcolici di prima non hanno avuto nessun effetto, io  e Amy ci concediamo un'altra bevuta. Ci scateniamo in pista ma Jonas è troppo ubriaco, sento la puzza di alcool uscire dalla sua bocca... E' un po' troppo vicino per i miei gusti, ma che faccio? Lo allontano con la possibilità che si arrabbi? I ragazzi ubriachi non portano a niente di buono. Con la scusa di andare a vedere le ragazze mi allontano da lui, ma mi sento stringere il braccio.

-Che fai? Lasciami!

-No piccola tu balli con me!

Sento la sue braccia stringermi la vita e io non posso fare altro che avere la nausea per la puzza. Cerco di liberarmi dalla sua stretta ma qualcun'altro lo fa per me.

-Che succede qua?

-Salve signor Dixon che bella sorpresa vederla qui! Io e questa bellissima ragazza accanto a me ci stiamo divertendo molto. Se non le dispiace vorremo essere lasciati soli.

E' ubriaco fradicio, gli occhi non gli stanno nemmeno aperti ma la forza per tenermi stretta  la trova, assurdo.

Mi stringe a se e io mi allontano per il disgusto.

Negli occhi del professore leggo rabbia o forse sono diventata analfabeta?

-Ragazzo, credo che lei non voglia essere toccata. Piuttosto perché non vai in bagno a darti una rinfrescata che sputi alcool da tutte le parti?

-Attento a come parli professoruccio!

-Tu piccolo moccioso...!

E' visibilmente arrabbiato. L'ira lo porta inconsciamente a chiudere la mano. È Pronto a sferrare un pugno a Jonas ma presa d'istinto gli blocco il braccio. Dopo tutto quello he ha fatto per me non posso permettere che picchi un ragazzo, potrebbe subirne grosse conseguenze.

Le sensazioni che mi attraversarono per il contatto furono davvero tante. Rimanemmo a guardarci per un po' e poi lui con un'espressione mista tra la sofferenza e il pentimento si distacca dicendomi:

-Vieni con me.

AnnJane- L'inizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora