Mi sveglio con un mal di testa assurdo, vicino a me c'è Alessio e io indosso una sua maglietta, non ricordo di averla messa. Ma la tengo perché ha un buon profumo.
"Amore, dormi ancora?" chiedo.
Nessuna risposta. Lascio stare e vado in cucina perché ho fame.
Sento squillare il telefono: Francesco.
"Cristina, possiamo parlare? Per favore." chiedo preoccupato.
"Che hai?" chiedo confusa.
"Vengo da te?" dice.
"Sono a casa di Alessio, non so se è una buona idea." dico.
"Vengo lo stesso! Devo parlarti." dice e riattacca, è un vizio.
Mangio qualcosa e mi preparo ma tengo sempre la maglietta del mio uomo.
"Piccola, dove sei?" sento Alessio chiamarmi.
"Sono in bagno." dico.
Subito dopo esco e raggiungo Alessio nel letto.
"Come ti senti?" chiede baciandomi la fronte. Eccolo, un Alessio gentile e premuroso.
"Mi fa un po' male la testa.." dico, poi riprendo "Francesco mi ha chiamata." confesso. Si alza in piedi.
"E cosa vuole?" dice irritato.
"Ha detto che vuole parlami, gli ho detto che sono a casa tua ed è meglio di no, ma ha insistito." dico.
Sospira e vado da lui, lo abbraccio per tranquillizzarlo. E funziona.
"Puoi parlarci ma se fa qualcosa è nei guai." dice ancora arrabbiato.
"Non farà nulla, sono tua." ripeto per l'ennesima volta.
"Sei mia, cazzo." dice, poi mi guarda "ti sta bene la mia maglietta." mi bacia.Sento il campanello e vado ad aprire, è lui.
"Ei, entra pure." invito.
"Ehm, si.." dice imbarazzato.
"Dimmi." dico.
"Ti sei messa con Alessio?" chiede.
"Non si vede?" dico scherzosa.
"Io ci sto male, non lo faccio vedere. Voglio la tua felicità. Ricominciamo da capo?" dice.
"Certo, mi sei mancato." dico e mi abbraccia. Sento Alessio dal dietro.
"Bhe, che cosa succede?" dice Alessio.
"Nulla." lo schiaffeggio sulla testa e ride.
"No, non dirmi che tu ed Alessio.. siete..andati.. a.. letto.." dice nervoso Francesco. Ci giriamo e lo guardiamo perplessi.
"Quel succhiotto.." riprende.
"E allora? È la mia ragazza, e di quel che facciamo non te ne deve fregare." dice Alessio furioso. Gli prendo la mano per tranquillizzarlo.
"NON DEVI TOCCARLA!" urla Francesco.
"SMETTILA FRANCESCO, FACCIAMO QUELLO CHE CI PARE." urlo anche io.
Alessio lo sbatte fuori di casa.
"Non ne posso più." dico esausta.
"Amore, lascialo perdere." dice Alessio. Sorrido. Solo lui mi fa sorridere dopo aver litigato per la millesima volta con il mio migliore amico.