5. La ragazza del parco

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Restando concentrato sulla strada, Derek continuava a fumare e ascoltare musica. Arrivato infondo alla via si soffermò nell'osservare quello che credeva fosse un animale. Ma non lo era affatto.
Una ragazza bionda senza vestiti era proprio sul ciglio della strada, tremante, che teneva il suo corpo attaccato alle gambe.
Derek frenò di colpo e la riconobbe. Era la ragazza del parco.
Scese velocemente dalla macchina, buttò la sigaretta e le si avvicinò lentamente.
"Ehi, va tutto bene. Mi riconosci? Sono il ragazzo di prima" si tolse la giacca e gliela porse. La ragazza sembrava sconvolta, tanto da non ascoltare le sue parole, ma quando vide la giacca la afferrò immediatamente e se la infilò per coprirsi la pelle nuda del tronco.
"Ascolta" Derek senza avvicinarsi troppo si inginocchiò di fronte a lei. Il suo profumo di lillà era scomparso. Odorava di terra, erba e.. Derek iniziò ad agitarsi.
"Stai sanguinando?" le chiese. Lei alzò lo sguardo, come se non avesse ancora controllato. Nel momento in cui ci pensò trovò l'origine del sangue. Le colava lungo la coscia, ma partiva da più sopra. Derek capì immediatamente mentre la ragazza iniziò a piangere come se avesse appena ricordato tutto.
"Devo portarti in ospedale" si tolse la maglietta e gliela diede per coprire le sue parti intime inferiori e per bloccare l'emorragia.
La prese delicatamente in braccio e sentì il suo pesante respiro sul petto. Era spaventata, e quel momento avrebbe cambiato la sua intera esistenza.

Per strada Derek andò il più veloce possibile mentre la ragazza comprimeva le parti intime e cercava, invano, di non sporcare il sedile.
"Non ti preoccupare" Derek cercò di rassicurarla. Lei non parlò. Non gli rivolse la parola per tutto il viaggio, prima dell'arrivo in ospedale.

In sala d'attesa Derek chiamò i suoi amici per spiegare l'accaduto. Prese un caffè e si sedette di fronte alla stanza della ragazza. Dopo qualche minuto un medico uscì, guardandolo in modo sospettoso. Solo allora Derek ricordò che i suoi pettorali erano in vista.
"Le ho dato le mie magliette"
"Si, abbiamo notato"
"Come sta? Posso entrare?"
"Lei è un parente? Il suo ragazzo?"
"Cosa? No io non conosco neanche il suo nome. Stavo passando di li per caso" il ragazzo sapeva ciò che si sarebbe potuto pensare ma non gli importava; quella era la verità.
"Vado a chiederle se può entrare, ma poi dovrà rispondere ad alcune domande della polizia" Derek annuì.

"Ehi" il ragazzo si chiuse la porta alle spalle.
"So che è una domanda stupida, ma come stai?"
"Hanno fermato l'emorragia, ora va meglio" la ragazza aveva la voce fievole e tremolante.
"Non sforzarti. Come ti chiami?"
"Britt"
"Io Derek"
"Grazie, davvero" la ragazza lo guardò negli occhi e poi scoppiò in lacrime. L'unica cosa che Derek riuscì a fare fu prenderle la mano e aspettare che si calmasse.
"Immagino che tu sia molto stanca, quindi io andrei" ma Britt non gli lasciò la mano.
"No ti prego resta, non lasciarmi sola stanotte" la ragazza sembrava sul punto di piangere di nuovo.
"I tuoi genitori non stanno venendo qui?"
"Non ho nessuno"
"Mi dispiace" Derek non sapeva come aiutarla. Lui non era in grado di aiutare nessuno, neanche se stesso. Ma lei non aveva paura di lui, anzi lo voleva accanto perché qualcosa di più pauroso le era accaduto quella notte.
"Ascolta ho chiamato i miei amici, stanno arrivando qui, ti faccio portare qualcosa da mangiare e dei cambi. Stai tranquilla, non sarai mai sola Britt" Derek cercò di sfoggiare il sorriso più rassicurante che il suo viso poteva permettergli, e vide la ragazza rilassarsi.
"La polizia vuole parlare con te" continuò il moro.
Britt annuì, e Derek andò a chiamare gli uomini in divisa fuori dalla stanza.

"Derek!" Lydia corse incontro al ragazzo e lo abbracciò, terrorizzata.
"Ehi" Kyle gli batté una pacca sulla spalla. Derek sorrise come risposta.
"Abbiamo portato quello che hai chiesto. Qualcosa è mia" Lydia porse a Derek panni, spazzolino, dentifricio e altri effetti.

"Io ti ho portato una mia maglietta, almeno eviti di andare in giro nudo, coglione" i ragazzi risero, ma Lydia era visibilmente provata.

"Lei come sta? Possiamo conoscerla?"

"Ora dentro c'è la polizia ma appena esce spero che possiate entrare anche voi"

In poco tempo gli uomini in divisa uscirono.
"Derek.."
"Wood" disse il ragazzo avvicinandosi agli uomini.

"Mi dispiace, ma lei è momentaneamente in stato di fermo"

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