capitolo 38 - arrivederci

132 9 5
                                    

Entrai nella mia camera e presi il computer , cercando dei biglietti aerei per tornare in Italia.
Il primo era alle 10:05 del mattino seguente , senza pensarci due volte lo comprai e stampai.
Poco dopo entrarono le ragazze in camera , mi guardarono stravolte , segno che avevano sentito tutto, ma io rimasi impassibile. Ormai non sentivo più nulla , né tristezza , né rimpianto , nulla , nessuna emozione.
"Non puoi andartene , non puoi , tra meno di dieci giorni sarà il mio copleanno , lo abbiamo sempre festeggiato insieme , non puoi andartene ! Perché non continui a fregartene come hai fatto fino ad oggi?!" iniziò urlando Serena.
"Non ne posso più..." risposi secca.
"Per favore rimani , non puoi andartene! Cosa diremo ai ragazzi?" intervenne Mary.
"Direte loro che ho nostalgia di casa" avevo veramente pensato a tutto.
"Ma..." cercò di replicare "niente 'ma' non ce la faccio più. Se il suo intento era quello di allontanarmi da qui ci è riusciata." detto questo presi dei vestiti e mi diressi in bagno per fare una doccia.
Uscita dal bagno incontrai Ashton nel corridoio.
"Angela , senti , io non ho idea di cosa sia successo stasera! È stato tutto così...strano , vorrei sapere sul perché sei scappata in quel modo." disse lui
"Ve l'ho detto avevo solo mal di testa" cerai di non dilungarmi troppo.
"E allora perché , quella Cecilia ti ha inseguita a casa e quando siamo arrivati anche noi , ti abbiamo sentita dire che te ne vai?" sembrava quasi un'accusa la sua , come quando cerchi di non far capire al tuo fratellino che hai rotto il suo giocattolo preferito ma lui é più furbo di te , anche se in questo caso sono io a comportarmi da bambina.
"Primo: perché mi odia e secondo: ho nostalgia di casa!" dico per convincere più me stassa che lui.
"Se ti odiasse solamente non ti avrebbe inseguita a casa , c'è qualcos'altro sotto che tu non mi vuoi dire , ma i lividi sulle tue braccia parlano già da sé" Cazzo! Ho dimenticato di mettere la felpa.
E ora che gli dico? Ha già capito tutto.
"Io..." cercai di trovare una scusa, ma mi interruppe "ho capito tutto ,ok? Ma devi dirmi con precisione ciò che è successo , vieni..." mi tirò per un braccio , per fortuna quello non ferito , e mi condusse fino alla sua camera.
I ragazzi dovevano essere al pian terreno perché la camera era vuota.
"Perché l'ha fatto?" il suo tono non era per niente accusarorio , bensì preoccupato.
"Non le piacevo" cercai di cavarmela con una mezza verità.
"E ? Non può essere solo questo" peggio di Sherlock Homes ,eh?
"Le dava fastidio la mia amicizia con Brad..." altra mezza verità
"Ancora non me la racconti giusta... Mi devi dire tutto!" scandì bene l'ultima parola.
Perciò mi arresi e dissi : "una sera dopo che Brad mi aveva detto che gli dovevo stare lontana perché Cecilia era infastidita dalla nostra amicizia , tutti uscirono e io rimasi in casa con Brad e Cecilia , io ero in camera e loro nel seminterrato. Dato che mi annoiavo decisi di scendere nella palestra percfare qualche esercizio.
Quando arrivai nella palestra vidi Brad disteso per terra svenuto , un attimo dopo entra anche Cecilia nella stanza e mi accusa di aver fatto qualcosa al suo ragazzo , a quel punto inizia a venirmi incontro con aria minacciosa finoa farmi arrivare nella stanza accanto dove poi , invece di aiutare Brad ,che alla fine aveva avuto solo un calo di zuccheri, inizia a picchiarmi. Da quel giorno lo fa sempre ,ogni volta che mi vede." concludo ormai in lacrime.
Non sa che dire , glielo si legge in faccia , mi asciugo le lacrime con il dorso della mano e sorrido debolmente per la sua faccia.
"Bhe..." inizia, ma lo interrompo "non dire niente , non ce n'è bisogno , voglio solo andarmene" continuo.
"Capisco... non pensavo tutto questo... scusa se ti ho forzata , semplicemente non volevo che te ne andassi" disse con occhi bassi.
Non tolleravo più di essere un peso per le persone , non mi piaceva il fatto che dovessero stare male per me ; avrei fatto come sempre , mi sarei tirata fuori dai guai con le mie mani, anche se ciò implica l'allontanamento dalle mie amiche.
Mi alzai dal letto e tornai in camera mia , o meglio , delle ragazze.
Presi la valigia da sotto il letto e iniziai a buttare i vestiti dentro alla rinfusa , sotto lo sguardo delle altre , era ormai l'una di notte e tra un'ora mi sarei dovuta addormentare , per svegliarmi presto e per partire.
"Allora hai deciso...?" domandò Mary con aria malinconica.
"Si" risposi "è ora di dormire" continuai , guardandole.
****************************
BRADLEY'S POV
Non ero riuscito a chiudere occhi tutta la notte , non potevo crederci : aveva deciso di andarsene e tutto solo a causa mia , le avevo rovinato la vacanza , cosa mi aspettavo? Che rimanesse qui in modo da farsi uccidere da Cecilia.
Gran bel coglione che sei Brad continuavo a ripetermi nella notte.
Volevo vederla , scusarmi , dirle che mi dispiace , che sono stato un coglione , che sono stato ceco , pregarla di perdonarmi e dirle che la amo più di qualsiasi altra cosa , più di tutto ; ma a cosa servirebbe? L'ho rovinata non mi perdonerebbe mai , sicuramente mi odierà fino alla fine dei suoi giorni.
Però devo vederla , da vicino , un'ultima volta.
Erano circa le 7 del mattino , scesi dal letto e mi avviai verso la loro camera , sicuramente dormivano.
Entrai senza far rumore e tra tutte le ragazze scorsi il viso più bello di questo mondo , poco visibile , attorcigliato tra i lunghi capelli castani.
Mi avvicinai e mi sedetti a terra , con le gambe incrociate in modo da ritrovarmi alla stessa altezza del suo viso.
Lei era l'arte : il viso bianco e perfetto come la porcellana , che era stato testimone di tante lacrime , come gli occhi ancora chiusi , le labbra rosee e piene leggermente socchiuse dalle quali usciva un lieve soffio.
Avrei pagato tutto l'oro del mondo per rimanere lì tutta la vita , il sole che penetrava dalle finestre il cinguettio calmo e sereno degli uccellini , tutto sembrava in equilibrio , ma io non potevo rimanere lì. Mi alzai e diedi un bacio sulla fronte al mio angelo , come ultimo saluto , prima di andarmene.
ANGELA'S POV
La sveglia suonò, puntuale come sempre segnava le 8 del mattino.
Per prima cosa presi i vestiti e andai a fare una doccia.
Scesi al piano terra dove tutti , tranne Brad ovviamente , stavano facendo colazione.
"Giorno" dissi entrando in cucina.
Ricambiarono il saluto e io presi giusto una tazza di caffè , per poi sedermi al tavolo con loro.
"Ti accompagno io all'aeroporto" disse Allyson.
"Tra poco andiamo , o rischio di perdere il volo" dissi posando la tazza ,ormai vuota , sul tavolo.
Mi alzai dalla sedia e andai nella camera ,presi la valigia e mi assicurai di non aver dimenticato nulla , tornai al piano inferiore.
"Ciao raga" esclamai entrando nuovamente in cucina.
Salutai tutti i ragazzi e poi le ragazze sul punto di piangere.
"Non vado mica in guerra eh" forzai un sorriso.
"Promettici che ci chiamerai appena arrivata" disse Sery.
"Ve lo prometto" le abbracciai un'ultima volta ,prima fi prendere la valigia e uscire di casa.
Allyson salì al posto guida e io a quello passeggero.
In poco tempo arrivammo all'aeroporto.
Scesi dalla macchina , seguita da Ally.
"Ci vediamo" disse abbracciandomi "Hai preso le chiavi di casa o dovrai tornare qui a prenderle? Non che mi dispiaccia ovviamente" disse scherzosamente.
"Ho tutto tranquilla" risi.
La salutai un'ultima volta e mi avviai verso l'entrata.
Angolo autrice:
Finalmente sono riuscita ad ultimare anche questo capitolo.
Mi scuso immensamente per l'enorme ritardo , ma ho avuto una specie di blocco e non riuscivo a continuare.
Bando alle ciance , spero che il capitolo vi sia piaciuto e se è così lasciate una stellina 🌟 e un commento , che mi fa sempre piacere leggere.
-Baci Angela❤❤❤

Love Story - Brad Simpson {The Vamps}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora