Capitolo 1

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Prologo

In mezzo alla coltre di nebbia si poteva vedere un'unica ombra.
Sembrava un ragazzo.
Era da solo, davanti a lui una rupe alta almeno un centinaio di metri, sotto c'era solo acqua. Quel mare era cosi burrascoso e impetuoso da sembrare furioso con lui.
Tra un'onda e un'altra la schiuma bianca sembrava chiamarlo. Quando l'acqua salata si scontrava con la roccia sembrava che volesse correre su e prendere il ragazzo per portarlo negli abissi ove nessuno lo avrebbe trovato. Effettivamente poteva andare a suo vantaggio ma non avrebbe resistito a lungo lì sotto, non tanto per le oscurità che poteva solo immaginare si trovassero lì, quelle sarebbe riuscito a metterle al tappeto con poco, quanto il fatto che prima o dopo lo avrebbero comunque trovato, tanto valeva farsi uccidere subito.
La sua amata era morta, non aveva più ragione di essere al mondo, tutte le donne delle quali si innamorava finivano per morire, non avrebbe sopportato un'altra perdita, perché una cosa che aveva imparato fin troppo bene a sue spese era che l'amore è più tagliente di una lama, e in quel momento il suo cuore era ricoperto di ferite. L'ultima quella ancora aperta, sembrava essere quella più profonda, sentiva come se non lo fosse, come se il suo cuore ne avesse un'altra che andasse più a fondo, che però ancora non si era squarciata.
Mentre rifletteva sulle sue perdite il suo sguardo fu rapito dalla vista degli angeli muniti di spade angeliche che di avvicinavano verso di lui aprendo la coltre di nebbia che ricopriva tutto. Si stavano avvicinando sempre più fino a che l'uomo non chiuse gli occhi e parlò sottovoce, ormai sicuro della sua fine. - Chiedo perdono -.
Grazie a quelle semplici parole le lame degli angeli che da secoli lo perseguitarono, dirette entrambe scintillanti al cuore dell'indifeso si fermarono.
La loro voce riecheggiò nella sua testa
- Hai appena chiesto perdono e questo ti salverà dalle nostre lame. Ma bada bene, dovrai scontare la tua pena, proteggendo qualcosa o qualcuno a costo della tua vita. Qualcosa che amerai realmente -

L'uomo aprì gli occhi. - A costo della mia vita? Che c'è che non va in voi? Uccidetemi ora che ne avete la possibilità -

Quelli erano ancora in alto con le ali spiegate che lo scrutavano. - Neghi la clemenza che ti è stata concessa? Sarai anche un dannato per ciò che hai fatto ma non si rifiuta mai una possibilità in più. Sfruttala o ritorneremo. È proprio questa la differenza tra noi e te -

Detto ciò ripresero il volo e scomparirono nel cielo. Il ragazzo si buttò con le ginocchia sulla terra fredda. Il rumore sordo riecheggiò nella foresta dietro di lui dove prima aveva corso a perdifiato graffiandosi e guarendo un istante dopo.
Passarono due notti e tre giorni, vide il sole tramontare e rinascere e pensò che probabilmente era quello che doveva dare anche lui. Ora doveva tramontare con il suo passato e rinascere con una nuova vita, ricominciare tutto da capo e fare tutto quello che gli esseri che tanto disprezzava, facevano.

Capitolo 1

Mi guardai allo specchio. Il primo giorno di scuola del quarto anno di liceo stava per iniziare. Decisi che per quel giorno la maglietta con New York a mezza manica, città che amavo tanto, era perfetta accompagnata da dei pantaloni grigi. Un filo di trucco sugli occhi verdi che nessuno in famiglia ha. Mi sistemai i capelli definiti dalla mia amica Lily "biondo miele chiaro", è una patita della moda, rendendoli più mossi.
Scesi di corsa le scale facendo riecheggiare il rumore sordo dei miei piedi nudi sul legno e diedi un buongiorno a mia madre misto ad uno sbadiglio.
Indossai le mie amate superga ed ero pronta per andare.

Presi l'autobus che dall'anno scorso mi faceva compagnia e una volta scesa vidi la mia unica e vera amica.
Conoscevo altra gente, ma li consideravo solo "effetti collaterali dell'avere una vita", mentre lei è l'amica, lei è quella che tutti hanno sempre voluto e la ragazza che tutti i ragazzi abbiano mai desiderato. I suoi capelli lunghi e mori stavano raggiungendo i miei. Scesi dal pullman e ci scambiammo subito un abbraccio pieno di affetto come se non ci vedessimo da mesi.
In realtà era solo passato qualche giorno.

Devil's Seduction #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora