Capitolo 41

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Perdonate se ci sono errori, lo rileggerò a breve <3 (YOUTUBEEE)

Quando Will mi immerse nell'acqua, il sangue che fuoriusciva dai miei segni impregnò il liquido trasparente di rosso. Will prese la mia mano incurante del fatto che si stava macchiando del mio sangue. Il dolore si affievolì, ma era ancora presente. Strinsi la mano di Will cercando di scaricare un po' di quel dolore in qualche modo.

- Va meglio? - annuii leggermente. Lui si avvicinò alla vasca e mi lasciò un caldo bacio sulla fronte. Dopo quelli che pensai fossero venti minuti, il dolore si era affievolito ulteriormente, e mi resi conto di essere in intimo di fronte al ragazzo che amavo, diventai di colpo timida, cercando di coprirmi per quanto possibile. Will era poggiato al bordo della vasca bianca. Cercai di attirare il suo sguardo sul mio viso anziché sui simboli che ricoprivano il mio corpo.

- Cos'è successo? -

- Non lo so - e mi accorsi che stava mentendo, e non solo a me ma anche a sé stesso, poiché la sua espressione di indurì e suoi occhi ora guardavano le sue mani.

- E' legato a quello che hanno cercato di fare l'altra notte non è vero? Per Archelao - si passò una mano fra i capelli fino a che la strinse fra di essi. Il suo viso era vicino al mio, seppur basso. Avvicinai una mano e lui mi guardò, posai una mano sul suo viso corrucciato - Will, non mi puoi nascondere niente ormai, ti conosco bene - o almeno pensavo. Ero ancora turbata da quello che mi aveva detto il giorno prima, era davvero stata una cosa così brutta a farci incontrare? Ma non era quello il punto, al diavolo il nostro incontro. Il nostro primo bacio era vero? Quella volta, dopo la festa, era ancora dalla parte dei cattivi? Stava ancora cercando di consegnarmi a loro? Scostai la mano dal suo viso e la immersi nuovamente nell'acqua che ormai si stava raffreddando. Le mie mani attraverso l'acqua sembravano più corte, in fondo anche l'acqua non era del tutto trasparente, capace di far vedere le cose come erano nella realtà, e noi esseri umani non ne eravamo proprio capaci, che fosse per fare del bene o del male, mentire era nella nostra indole. I capelli si attaccarono ulteriormente al mio collo quando riemersi leggermente, sentendomi incastrata, quasi soffocata in tanta falsa trasparenza.

- So a cosa stai pensando - si voltai velocemente verso di lui. Gli occhi di Will erano fissi nei miei, pentiti-

- Non voglio parlarne -

- Invece dovremmo - si avvicinò a me - immagino tu sia curiosa di sapere quando ho effettivamente capito che non potevo continuare a stare dalla loro parte - fece una pausa, cercando un assenso da parte mia che non gli concessi - stavo iniziando a provare qualcosa per te, ma mi era una cosa così estranea che ci ho messo un po' a riconoscerla. Tutto mi è stato chiaro quando ho visto per la prima volta quei segni sul tuo corpo. Avevo capito che ti stavo lentamente facendo scivolare via dalla mia presa, è stata la prima volta che ho avuto paura, paura di perderti, e ho capito di amarti. Tutto è stato reale Eloise, la notte passata da me, è stata la più bella. -

Incerto posò le braccia sul bordo della vasca e si avvicinò al mio viso. Mi guardò qualche attimo e passò una mano sulla mia gota, per quanto mi odiassi, mi lasciai cullare da quel gesto. Quando aveva parlato non aveva mentito, sapevo riconoscere quando lo faceva. Socchiusi gli occhi per reprimere i miei occhi tristi al suo sguardo, e poco dopo le sue labbra furono sulle mie, prima timorose e poi fameliche. Bisognose di quel tocco come lo erano le mie, come il bisogno di ossigeno.

****

(Hostage - Billie Eilish)
Passata la notte, mi svegliai all'alba, in tempo per vedere i primi e deboli raggi del sole farsi spazio nel cielo tetro. Mi accorsi di essere un groviglio di lenzuola, indossavo una sua maglietta nera a mezza manica e un suo paio di pantaloncini dello stesso colore; Volevo a tutti i costi un pigiama da uomo, era troppo comodo.
Quando mi voltai Will era steso a pancia in giù di fianco a me. Lui aveva il pigiama, e nessun lenzuplo a coprirlo, dato che l'avevo io. La sua mano era avvolta attorno alla mia vita a tenermi stretta, il viso era goffamente sprofondato nel cuscino e i tuoi ricci scuri contrastavano il bianco puro delle lenzuola coprendogli in parte la fronte, in parte il cuscino stesso. Le sue labbra erano leggermente socchiuse e notai che anche il pigiama era un po' alzato sulla schiena, tanto che ne potevo vedere la pelle. Mi voltai verso di lui e misi una mano sulla sua schiena, rimanendo ipnotizzata dal suo alzarsi ed abbassarsi come una fisarmonica suonata con dolcezza.
Gli coprii la schiena e gli misi parte del lenzuolo addosso.
Nonostante la maglietta del pigiama, potevo benissimo distinguere i muscoli rilassati sulla parte alta della schiena, e vi passai una mano sopra, accarezzandolo.
Salii con la mano andando in contro ai suoi ricci, vi passai delicatamente una mano per non svegliarlo, e quando sentii un suo sospiro, dedussi che in fondo non gli dispiaceva anche se stava dormendo.
Quando il sole iniziava ad incontrare l'oscurità, decisi di alzarmi, spostai dolcemente il braccio di Will e scesi dal letto.

Devil's Seduction #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora