Il Sogno Della Vita

Giorno 2 (?)

Ero convinta di non dover scrivere più su questo quaderno. Ieri sera, subito dopo aver finito di scrivere mi era venuto l'impulso di gettarlo nel cestino e dimenticarmi di questa storia del sogno, ma, sembra pazzesco, la notte scorsa l'ho continuato.

Non mi era mai accaduto prima, ogni notte faccio dei sogni diversi, li vivo e poi li dimentico, sono sogni. Niente particolari, solo vicende generali, strane. Sogni.

Questi invece sono estremamente lucidi e mi ricordo di ogni minimo particolare.

Mi addormento e mi risveglio dall'altra parte. Sembra una giornata normale di vacanza, poi guardo il calendario. 17 agosto. Sembra una cosa ragionevole, infondo, peccato che nel sogno della scorsa notte eravamo il 16 agosto. Ho cercato di convincermi che ho sognato un giorno a caso, è stato il caso. Sì, dev'essere così.

Il ragionamento è contorto però. Io sogno il giorno seguente di quello che ho appena vissuto. Sto sognando il futuro si potrebbe pensare ma in realtà non è affatto così.

Le vicende che sogno non si compiono nella vita reale. Le vivo solamente dall'altra parte. Non hanno nulla a che fare con la mia vita reale, apparte il contesto generale in cui mi trovo, poiché è la mia vita.

(Ora c'è da spiegare perché tutte queste cose le ho realmente scritte su questo quaderno al posto di pensarle solamente e tenerle per me; ormai posso solo sperare che non lo trovi nessuno poiché mi potrebbero identificare come una pazza psicopatica pericolosa per la società).

Convincendomi che tutte queste mie teorie siano inevitabilmente infondate e che io non abbia nulla da temere, torniamo al mio sogno esageratamente reale.

17 agosto. Mi sveglio tardi come al solito. Non faccio colazione, non è salutare ma mi da una leggera nausea a quest'ora del mattino. Mia madre non si sente, è andata al lavoro. Sola. Sono sola. Posso fare quel che voglio.

Accendo il computer e avvio una video chat con Mad e Rachel. Mad si è appena svegliata, maglia larga tutta stropicciata, coda alta arruffata; Rachel bella sveglia, mattutina come sempre, tazza di caffè in mano, sorriso brillante, occhi vispi. Io..beh io ho una felpa. Lo so che siamo in agosto ma diamine, siamo pur sempre quasi al confine con il Canada. Capelli mossi, frangia in mezzo alla faccia. La tazza di the troppo distante. Sono le 10:34 am appena avvio la chat, le mie amiche cominciano ad inondarmi di notizie di quello che succede in città. L'argomento principale di questa mattina è la relazione tra Mitchell e Terra. Uno scandalo. Rachel ha parlato un quarto d'ora senza prendere fiato, la tazza di caffè che si spostava da una mano all'altra. È decisamente nervosa, "Non è possibile, si odiavano fino all'anno scorso, ogni volta che si incrociavano il corridoio di scuola si incendiava, non potevano vedersi. Mitchell me lo diceva sempre. Ma forse è proprio perché ne parlavamo così tanto che è successo". Mad praticamente dormiva con la faccia premuta sullo schermo, ogni tanto Rachel inconsapevolmente alzava la voce e Mad tornava riconoscibile nella schermata. "Rachel, stai tranquilla, non durerà molto questa storia" e Rachel tornava a parlare in modo umano. Io rimanevo a guardare assimilando informazioni come fossi una spugna. Ogni tanto Rachel mi chiedeva conferma e io non potevo far altro che annuire e scoppiare in una risata che contagiava a sua volta Rachel e svegliava Mad.

Sembravano passati pochi minuti ed erano già le 2:43 pm. Dovevo mangiare.

Apro il frigo. Lo esploro come se stessi cercando qualcosa, in realtà non avevo tanta fame. Alla fine me la cavo prendendo una pagnotta e un po' di prosciutto tagliato la sera prima.

Non avevo osato mettere il naso fuori dalla porta fino a che un post-it attaccato al tavolo mi ordinava di andare a prendere la posta dalla cassetta delle lettere. Non so se intendo ma la cassetta delle lettere si trova all'inizio della stradina di sassi che porta alla casa, nell'angolo sinistro che sfocia nella strada che porta in città. Dovevo attraversare tutto il boschetto.