-Oh mio dio Ethan ma cosa ti è successo?- strillo un pò troppo forte appena lo vedo: barcollante e con un occhio nero gonfio. Si avvicina e prova a baciarmi ma lo spingo via subito -Dio Ethan! Si sente la puzza di alcool fin qui!-
-non...- sogghigna -non ho bevuto poi così tanto- fatico a capirlo -no assolutamente...- ribatto contrariata -io... ti ho cercata prima...- sorride, si sbilancia in dietro cadendo. Scoppia a ridere -Ethan che ci fai alle 4 di mattina ubriaco con un occhio nero?- mi allarmo, mi metto al suo livello. Gli prendo il viso per guardare meglio l'occhio -...Amber,- balbetta -dimmi-
-non ti ho trovata!- esclama cominciando a ridere subito dopo -sapevi che non c'ero, che ero qui.-
-Eeh- sospira -non me lo ric...- ride
-non mi ricordavo!- urla -avrò l'Alzheimer!- scoppia nuovamente a ridere -che hai fatto all'occhio?-
-ho visto Matt mentre venivo qua. Lui era sobrio però...-
-immagino che lui ha il visino perfettamente apposto come lo hai incontrato mentre lui ti ha dato un pugno.-
-Amore...- sussurra -dimmi- deve essere davvero ubriaco se mi ha chiamata amore -immagini bene.- poi ride. Sbuffo. -mi spieghi perché hai bevuto così tanto?- mi irrito. Non tanto perché ha bevuto ma perché è in giro alle quattro di mattina ubriaco sfradicio e poteva succedergli qualcosa di brutto e io sono tanto preoccupata per lui -perché non c'eri-
-come?-
-tu non c'eri e ho bevuto.- sorride -mi fai male Amber- si stende sotto il portico -Ethan che fai?!-
-ho bevuto per colpa tua- mormora -cooolpa tua.- mi indica -perché ti a..-
-zitto!- urlo. -non dirlo. Non puoi farmi preoccupare poi dirmi quello per la prima volta, in questo modo non è romantico!- sbuffo -e soprattutto non puoi dirmi che ti faccio soffrire e poi dirmi quello!-
-Amber...-
-Ethan?-
-Amber- poi ride -perché ridi ora!?-
-pe..perché ora tu rispondi... Ethan.- alzo gli occhi al cielo.
-colpa tua comunque- si fa serio. -tu non c'eri- è più che serio ora. Tutta la pazienza se ne va e rimangono tutti i sentimenti negativi facendomi sbottare e dire cose orribili senza pensarci -ti chiamo un taxi o vai a piedi non mi importa ma tu ora te ne vai!- mi alzo, faccio per aprire la porta quando mi giro un ultima volta verso di lui -per la cronaca se ti faccio tanto male da farti ubriacare e farti prendere a botte tanto vale che finisca ciò che abbiamo prima ancora che si prolunghi, non vorrei mai farti stare così male!-
-Amb..-
-Vattene Ethan!-
-Amber!- urla mentre chiudo la porta dietro di me. Mi appoggio alla porta e chiudo gli occhi prendendo fiato. Mi pento già di ciò che ho fatto in fondo era ubriaco e magari non lo pensava davvero. Sono stata esagerata, mi sono sfogata su di lui e non dovevo. In fretta riapro la porta ma di lui non c'è traccia. Spero stia bene.
-Amber che succede?- sussulto sentendo la voce di Sam, guardo nella sua direzione -Stai piangendo- dice avvicinandosi. Indietreggio, Sam si blocca. Non mi ero accorta che stavo piangendo forse è per ciò che ho detto o probabilmente stavo già piangendo da quando Ethan ha detto che stava così male a causa mia -cosa sta succedendo?- chiede -ora lo vuoi sapere?- ribatto -devo trovare Ethan- affermo uscendo dalla porta -Amber aspetta!- non l'ascolto ed esco comunque.Sono a piedi, in pigiama e con le pantofole che cammino per la strada da un'ora probabilmente, in giro non l'ho visto e nemmeno nella sua stanza, sì sono andata anche all'orfanotrofio ma non c'era e sto cominciando a spaventarmi tanto. All'improvviso il telefono squilla, l'ho preso nel caso qualcuno lo vede.
È Sam.-Che vuoi?
-Vincent mi ha chiamata.
-Scusa Samantha se non mi importa.
-Amber ... secondo te se non fosse per Ethan mi avrebbe chiamata alle sei di mattina?- mi blocco. Non mi ero accorta che era così tardi, sì ho visto l'alba ma non pensavo fossero passate due ore!
-Ha detto che Ethan è là da lui. Di non andare là e che devi stare tranquilla... aspetta che si riprenda. Sistemerete dopo ora vieni a dormire abbiamo tempo fino alle nove per dormire un pò di più.-Grazie- e riattacco.
***
La sveglia suona facendoci sussultare tutte quante. Io e Sam ovviamente siamo stanche morte -Buon sabato mattina ragazze!- cantilena April raggiante -giuro che se non la smetti di essere così agitata ti sparo un tranquillante in pieno lato B- la minaccia Tessa. -Ho preparato i pancakes- borbotta April.
-Gnam!- urla Tessa seguendo la sorella in cucina. Rimaniamo solo io e Sam.
-Senti Amber, io...-
-non ora.- affermo andando in cucina.
Okay che sono quasi le dieci di mattina ma è ancora troppo presto per discutere.
Dopo la colazione ci siamo preparate e siamo andate in spiaggia, verso l'una, perché Sam doveva allenarsi, tutto il tempo sono stata abbastanza silenziosa per via di Ethan. Gli ho detto cose orribili che spero si sia dimenticato o per lo meno che abbia capito che non dicevo sul serio, tutto il tempo non ho fatto altro che pensare a come potrebbe stare.
Ora sono quasi le tre e la gente si sta avvicinando sempre di più essendo appena cominciata la gara.
Sam corre verso di me -Senti, ho poco tempo quindi faccio veloce... sono stata pessima e lo so ma vorrei che le cose si sistemassero, ti prego rimani alla gara, mi sento più sicura se ci sei.-
-Samantha Woodley- si sente all'altoparlante -Amber?- chiede andando in panico -Rimango, te lo prometto-
-Grazie!- prende la tavola da surf e corre in acqua. Sinceramente non conosco le dinamiche di questo sport tanto meno le gare, io osservo e vedo persone minuscole all'orizzonte sopra le tavole da surf. Sbuffo componendo il numero di Vincent ma mi blocco quando sto per chiamare "aspetta che si riprenda" sento la voce di Sam nella mia testa, sospiro e blocco il telefono prima di metterlo via.
Mi chiameranno loro, mi ripeto. -Amber tutto bene?- chiede Tessa allungandomi la mia granita alla menta -Insomma...- mormoro bevendo un sorso -sta mattina Ethan ha bussato alla porta ed era ubriaco... abbiamo detto entrambi cose poco carine ma soprattutto io.-
-Ora dov'è?-
-Da Vincent però non li ho ancora sentiti e sono preoccupata.-
-si risistemerà tutto poi se era ubriaco il suo unico problema sarà il mal di testa post sbornia- sorrido -hai ragione grazie Tes- non so perché ma ora mi sento più sollevata, so che Ethan è da Vincent e a quest'ora starà bene -li chiamo per sentire come sta- mi allontano. A Ethan farà piacere sapere che lo penso, lo immagino già sul divano con il ghiaccio in testa che si lamenta del male, sorrido per la visione.
Mentre sto per chiamare Vincent, proprio lui mi sta già cercando, rispondo. -Ehi Vincent, sei telepatico? Ti stavo per chiamare e...-
-Amber.- mi blocca, la sua voce è talmente seria che mi spaventa.
Ora la visione di Ethan è in ospedale in coma etilico morente, sono terrorizzata, mi viene da piangere ma mi trattengo -Cosa è successo?
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Amber
Romance||COMPLETA|| Amber Robinson è una sedicenne a cui vengono a mancare i genitori. Viene costretta dalla zia a trasferirsi a Miami per andare in una struttura per orfani, la quale in apparenza sembra perfetta fino a quando salterà fuori qualcosa di sc...