Capitolo nove prima parte; (Camren)

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Camila;

Girare tutto il pomeriggio con le mie amiche per fare shopping è sempre stata una cosa che amo fare, soprattutto con Ally.

Sa essere la migliore consulente in fatto di stile, infatti se adesso mi vesto perfettamente lo devo a lei, fino a qualche anno fa avevo un aspetto trasandato e non mi truccavo ma grazie a qualche consiglio dalla persona giusta ho imparato a prendermi cura del mio corpo.
Ho passato un brutto momento da quando mi sono trasferita.
Uscendo dal negozio con diverse borse, non vedo l'ora che la sera arrivi, questa è la mia prima festa.
Io ed Ally ci incamminiamo verso casa, la cosa positiva di abitare vicino al centro commerciale è proprio questa: a volte non hai nemmeno bisogno di spostarti, perchè tanto abiti a due passi.

I miei genitori infatti utilizzano le loro macchine solo quando devono andare al lavoro, oppure, devono portare mia sorella più piccola a scuola o dobbiamo fare dei viaggi lunghi per tornare a Cuba, più volentieri però prendiamo l'aereo anche se costa di più.

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Una volta arrivate a casa, decidiamo di non mangiare ( pensando alle enormi quantità di cibo che si possono trovare ad una festa) e ci prepariamo.
Incomincio quindi a saltare per la stanza con in mano le buste contenenti i vestiti scelti e le scarpe abbinate che oscillano avanti e indietro ad ogni mio saltellare.
''Saremo le più belle della festa!'' strilla Ally emettendo un grido eccitato.
''Non sto più nella pelle! Entreremo in casa di Normani e ci guarderanno tutti e tutte e saranno invidiose perchè i nostri vestiti sono fantastici!'' rispondo emettendo lo stesso grido.
''E se qualcuno dovesse avere dei vestiti uguali ai nostri?'' chiede Ally portandosi una mano sulla bocca spalancata facendo un espressione a metà fra la meraviglia e lo shock.

Proprio in quel momento apro l'armadio rivelando dietro di me uno spazio di esso pieno di vestiti da sera di ogni genere.
''Dov'è il problema? Abbiamo tutto quello che ci serve!'' rispondo incrociando le braccia in attesa di una risposta.
Così finiamo per ridere.

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Lauren;

''Sei proprio sicura che questo vestito mi sta bene? Ho paura di risultare un ippopotamo sui tacchi.''
Chiedo ansiosa mentre, nonostante sia pronta da ore continuo a guardarmi allo specchio.

Mi sento a disagio, così truccata e stretta e sopratutto con i tacchi.
Già mi vedo lunga distesa sul pavimento e il vestito completamente rotto in qualche parte imbarazzante, dopo aver fatto neanche due passi.
''Lauren sei uno schianto e fidati, andrà tutto bene!'' risponde Dinah rivolgendomi un mezzo sorriso per rassicurarmi portando una mano sulla mia spalla.
''Sono così nervosa! Ed è facile per te, tu ci vivi sui quei cosi'' rispondo ironica ma allo stesso tempo preoccupata.

Sembra così sicura nel suo vestito rosso tutto accollato con uno spacco in mezzo che lascia intravedere le gambe che sono il suo punto forte.
Ha scelto di mettere dei sandali con tacchi neri altissimi, i capelli sono biondi lunghi e sciolti sulle spalle liberi.

Lei li chiama la sua criniera.

Ed è bellissima.
Io invece ho scelto un vestito nero scollato, abbinato con diversi anelli come quello al pollice della mano sinistra dalla quale non riesco a separarmi.
Ho lasciato i capelli sciolti lungo le spalle, non ho scelto di truccarmi molto ma ho concentrato l'attenzione sui miei occhi, ai piedi ho scelto delle scarpe con il plateau nere lucide.
Dopo aver preso entrambe un respiro profondo, decidiamo di uscire.
Il nervoso sta diventando insopportabile.

IN YOUR EYES, I FEEL LIKE HOME. [Camren]//completa//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora