IN YOUR EYES, I FEEL LIKE HOME. [Camren]//completa//

Capitolo dodici ; {Lauren}

Mi piacciono i ragazzi.
Le parole che Camila mi ha appena detto mi crollano addosso come macigni e sono sufficienti a farmi sentire piccolissima e sola in mezzo alla folla.
Sono pronunciate con così tanta cattiveria che mi fanno sentire stupida e come se tutto quello che provo sia sbagliato.
Mi sposto allontanandomi dalle persone intente a seguire la musica a tempo, alcune sbuffano scocciate, altre gridano insulti per via della quantità di alcool presente nelle loro vene.
Non finirò mai così.
Vedo tanti visi conosciuti, probabilmente li ho visti nei corridoi della scuola e ragazze  piangere vicino ai bagni e altre in mezzo alla pista a strusciarsi contro altri ragazzi.
Osservo tutto l'ambiente che mi circonda cercando di capirne l'atmosfera e di immergermi, cercando di fare parte anche io di un ambiente così diverso da me.
Non vedendo Dinah, tiro fuori il telefono dalla tasca per scriverle un messaggio, inventando una scusa per uscire da quella casa ed andarmene il più lontano possibile.
Dopo aver percorso qualche passo, libero i piedi doloranti da quelle scarpe altissime e strette, fregandomene  degli sguardi e del marciapiede sporco perché di lì a poco avrei camminato solo nell'erba.
Non ho mai avuto paura degli insetti, in quel momento ho solo bisogno di un posto dove stare da sola.
Sospiro di sollievo quando trovo un altalena, sedendomici sopra incominciando a dondolarmi lentamente.
È l'unica rimasta ancora intatta in quel posto semi distrutto, con lo scivolo pieno di scritte e scarabocchi e l'erba troppo alta.
Mi allungo verso la panchina verde dove ho appoggiato le scarpe e il giubbotto,  per far scorrere la zip della tasca sinistra prendendo l'accendino e le sigarette, portandomene una alle labbra accendendola.
Mi aiuta sempre a staccarmi dalle emozioni o a diminuirle lievemente e in questo momento sto solo sperando di smettere di piangere.
Non mi importa se il trucco si rovina,  voglio solo  che il mio cervello smetta di funzionare.

''Ehi piccola, come mai una ragazza così bella è tutta sola?''