Mi alzai percependo uno strano senso di vuoto al mio fianco, il letto aveva le coperte disordinate.
Camila si era alzata di nuovo e io volevo andare a cercarla.
Non passò molto tempo, feci appena in tempo a mettermi le scarpe che la porta della stanza si aprì violentemente.«Lauren Michelle Jauregui Molgado, perché mi hai mentito?» subito riconobbi il tono di voce furioso di Camila, nonostante fossi ancora mezza intontita per via del sonno.
« Mentito? Camila, sono le due del mattino, non urlare!» risposi imbronciata urlando anche io, realizzando di non essere poi così coerente.
« Perché hai preferito inventarti delle scuse invece di dirmi in faccia le cose come stanno? Come possiamo continuare una relazione se continuiamo a mentirci?» disse Camila ignorando completamente ciò che le avevo appena detto, alzando ancora di più il tono di voce.
«Camz, aspetta di cosa stai parlando?» pronunciai con calma determinata ad avere delle risposte.
«Ho parlato con Simon, ha incominciato a intuire che fra di noi ci sia del tenero e ha detto che fermerà in qualsiasi modo tutto ciò che c'è tra noi, se non lo faremo noi. Buffo no? Ora che le cose stavano iniziando ad andare bene Lauren. Ora che eravamo felici.
Evidentemente questa storia non possiamo viverla.
Ma sai la cosa che mi fa più male? È sapere che tu mi abbia mentito fino all'ultimo, quando ci eravamo promesse di dirci tutto. Che qualsiasi problema lo avremmo risolto insieme. Sono dovuta venire a saperlo da Simon. E da Demi. Non capivo nemmeno di cosa stessero parlando ma poi è stato molto chiaro.» sussurrò Camila che mi guardó negli occhi, che avevano assunto un espressione stanca e stressata.
Nei suoi invece notai la delusione e la tristezza.
« Camz, io l'ho fatto per evitare di ferirti.»
Non riuscii a cacciare niente di più, in quel momento mi sentivo patetica.
« Se queste fossero state le tue intenzioni, non lo avresti fatto. Mi avresti parlato con calma come hai sempre fatto.
Evidentemente non lo volevi sul serio.
Adesso, devo andare. Domani è un giorno di prove.»
Per tutto il discorso il suo sguardo non incroció il mio.
Io ero come impietrita mentre sentivo sempre più freddo, man mano che la sua figura si faceva più piccola.
Notai che esitó ed aspettó fino all'ultimo sul ciglio della porta in attesa di qualche mio movimento.
Ma non lo feci.
Dai miei occhi continuó a scendere una valanga di lacrime che mi bagnarono le guance e le labbra con il loro sapore dolciastro.
Le implorai con lo sguardo di non ansarsene.
Ma lei mi ignoró.
Se ne andò, ma quando uscii persi una parte di me stessa.
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IN YOUR EYES, I FEEL LIKE HOME. [Camren]//completa//
FanfictionTi è mai capitato di incontrare lo sguardo di qualcuno e di sentirti come se lo avessi conosciuto da sempre? Di sentirti a tuo agio con i suoi occhi addosso che ti calmano anche nella stanza più caotica? 《STORIA COMPLETA》 --- Tutte le idee contenent...