Capitolo 25; (Camila)

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Vidi Lauren distante e cambiare espressione e subito mi preoccupai.
Simon sembrava nervoso mentre le parlava in disparte e dall'espressione triste che leggevo negli occhi della ragazza, non doveva essere qualcosa di molto piacevole.
Non ricordo quanto tempo passó mentre cercavo di capire di cosa stessero discutendo, che in qualche in modo sembrava coinvolgere anche me viste le continue occhiate reciproche rivolte nella mia direzione.
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Per tutta la serata io e Lauren non parlammo.
E più cercavo di avere una conversazione con lei, più lei si inventava scuse per starmi lontana.
Però dovevo scoprirlo.
«Lauren Michelle Jauregui Molgado, smettila di scappare e dimmi che cosa è successo» sbottai seccata.
« Che cosa dovrebbe essere successo?» rispose lei facendo finta di cadere dalle nuvole.
« Non mi prendere in giro, sai benissimo che cosa è successo. Da quando hai parlato con Simon questa sera continui ad evitarmi. » proseguii cercando di mantenere la calma, nonostante volessi quasi urlare.
« Simon mi ha solo spiegato una cosa riguardo l'esibizione della prossima settimana, non c'è niente di cui preoccuparsi.» disse la ragazza dagli occhi verdi poco prima di avvicinarsi a me e portare le sue mani sul mio viso, guardandomi negli occhi.
« Sono solo sotto stress per le esibizioni, tutta questa tensione mi ha reso stanchissima e senza volere ti ho evitato.»

Abbracciandola sentendo il suo profumo e il  suo respiro a solleticarmi la spalla, mi sentivo quasi in colpa perché sentivo di non poterle credere.
Avrei parlato con Simon quella stessa notte non appena Lauren si sarebbe addormentata e tutte le luci si fossero spente.
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Sgattaiolai fuori dal letto osservando la ragazza che dormiva vicino a me ormai completamente nel mondo dei sogni.
In punta di piedi infilai le ciabatte e la felpa larga di Lauren, sentendo calore in quella serata primaverile particolarmente fresca.
Simon mi aspettava fuori, elegante come sempre ma al suo fianco c'era anche Demi.
Fui sorpresa di vedere anche lei, ma salutai entrambi, dopo qualche istante decidemmo di rientrare e di sederci su dei divanetti in salotto.
« Signorina Cabello,  oggi mi ha comunicato che avrebbe dovuto parlarmi di una questione importante, mi dica pure, che cosa desidera sapere?» chiese Simon fissandomi con aria ansiosa quasi quanto me, mentre Demi mi sorrideva.
« Ecco... lei stava parlando con Lauren dopo l'esibizione e io volevo solo sapere di cosa, la ragazza non ha fatto altro che evitarmi e quando le ho chiesto spiegazioni, ha accennato all'essere nervosa per la canzone che avremmo dovuto cantare. Io ho pensato che fosse qualcosa di più personale e allora...» Iniziai sputando le parole a raffica per via del nervoso, ma venni interrotta.
« Vede signorina Cabello, siete una girlband. La futura promessa dell'industria musicale e ci sono dei limiti da rispettare.  Le ragazzine che ci seguono hanno bisogno di essere guidate e prendervi come punto di riferimento.  Avere una relazione con un membro del gruppo, soprattutto dello stesso sesto potrebbe far scendere in modo irrefrenabile tutto il vostro successo.  Così la vostra carriera. Questa relazione, deve essere controllata e soprattutto fermata. Mi sono spiegato bene?»

Non sapevo che cosa rispondere.
Perché avrei dovuto smettere di stare con Lauren? Perché non potevo guardarla sorridere? Perché non ero libera di tenerla per mano?
Sentii gli occhi che diventavano sempre più lucidi, ma in qualche modo dovevo rispondere.
« Si, signore.» mormorai con la voce quasi rotta per il pianto che sarebbe arrivato di lì a poco.
Non volevo farmi vedere distrutta, non da Simon.
« Benissimo, le ho detto quello che aveva bisogno di sapere. Buon riposo e buon proseguimento di serata, signorina Cabello.» concluse l'uomo dai capelli brizzolati vicino a me.
E poi non appena sparii dalla sua vista e la sua figura era ormai lontana incominciai a correre sentendo che le gambe mi tremavano.
Le lacrime scendevano copiose lungo le mie guance ed erano ormai irrefrenabili.
La cosa che mi faceva più male però era che Lauren ancora una volta non aveva avuto il coraggio di dirmi la verità.

IN YOUR EYES, I FEEL LIKE HOME. [Camren]//completa//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora