NOTE:
Ciao a tutti! Allora metto subito le mani avanti. Premetto che è la prima storia che scrivo, quindi vi chiedo pazienza e sincerità, tantissima :)
Mentre la scrivevo mi sono immaginata, nelle vesti dei personaggi, alcune persone famose. Ovviamente quello che ho scritto è tutto frutto della mia immaginazione.
Commentate e mettete la preferenza se vi va! :)
Detto questo vi auguro una buona lettura! Spero vi piaccia. ;)
CAPITOLO 1
Era stata la goccia a far traboccare il vaso. Beccare il proprio ragazzo nel nostro letto con la tua migliore amica direi proprio che non è il massimo delle sorprese. Due in un colpo solo!
Ero uscita prima da lavoro perché, dopo l'ennesima palpatina da parte del capo, mi ero licenziata, non potevo tollerare un minuto di più in quel covo di maniaci allupati. La giornata non poteva andare meglio di così, ed era solamente mezzogiorno.
Ho messo velocemente in valigia quello che ho trovato, tappandomi le orecchie per non ascoltare le scuse di Stefano, veramente patetico, sembrava di essere in un film, uno stupido film.
Esco sbattendogli la porta in faccia! Non volevo sentire ragioni, mi aveva tradito e non potevo perdonarglielo! Era il mio incubo peggiore beccarlo sul fatto. Ricordo bene la sua faccia da stronzo quando mi ha visto entrare nella camera da letto, per non parlare di quella di Chiara. Ecco perché è sempre stata così gentile nei miei confronti appena arrivai in Italia, solo adesso ho capito le sue vere intenzioni!!!! Maledetta.
Poverino.. si è pure disturbato a inseguirmi, con solo le mutande e i calzini in dosso, fuori casa lungo il marciapiede. Continuavo a sentire le sue lagne e alla fine non c'ho visto più, gli ho dato un pugno nel naso con tutta la forza che avevo, se ci ripenso sento ancora male alla mano, facendolo cadere al indietro e dandomi la possibilità di uscire dalla sua visuale per sempre. Che stronzo!
Immaginai che non fosse la prima volta, ma ero troppo ingenua, una vera stupida, mi aveva promesso che sarebbe cambiato, che voleva sposarmi, creare una famiglia con me, ed io sono caduta ai suoi piedi come una pera cotta. Cavolo, eppure mia nonna mi diceva sempre che "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", ed io come una stupida innamorata sono andata a convivere con lui dopo solo un anno, credendogli, ricominciando la mia vita con lui. Da pazzi, roba da pazzi. Come quello che sto per fare... ho preso un taxi e sono diretta in aeroporto. La prima cosa che faccio è spegnere il telefono, non ho voglia di parlare con nessuno, soprattutto con quei due idioti.
Ma dove credo di andare?
Sono troppo arrabbiata per tornare indietro.. e non ho altro posto dove stare, non ho più una casa, un fidanzato, un lavoro. Sono sola. Sola. Lacrime silenziose cominciarono a rigarmi il viso, lacrime che erano state lì per troppo tempo.
Potrebbe andare peggio di così?
C'è solo un posto dove devo andare, l'unico posto che mi ricorda momenti felici , spensierati, quando ancora non sapevo quanto schifo facesse la vita.
Arrivo in aeroporto : <cosa posso fare per lei signorina?> , mi chiede con un tono troppo gentile. Forse a causa del mio viso. I miei occhi saranno sicuramente gonfi e rossi.
< Vorrei un biglietto per Parigi.>
La mia voce era vuota, come se non riuscissi a capire quello che usciva dalla mia bocca.
<andata e ritorno?>
<no, solo andata.>
Ero sorpresa quanto la gentile signora davanti a me. Dovevo lasciarmi tutto questo amaro alle spalle e ricominciare da capo, da sola. Solitamente prima di prendere una decisione importante ci pensavo e ripensavo mille volte, analizzando i pro e i contro, ascoltando i consigli dei miei amici, le loro opinioni.. insomma non sono il tipo di persona che lancia una monetina e lascia a lei decidere... e ora?
Ma cosa c avevo in testa?
Era la prima volta che prendevo un cavolo di aereo!!!! Ed ero sola e troppo agitata,troppo arrabbiata, troppo ansiosa.. dovevo darmi una calmata altrimenti mi sarebbe preso un infarto. Chiusi gli occhi, respira, espira, respira, espira. Mi calmai un po'. Guardare Grey's Anatomy stava dando i suoi frutti... ecco potevo trovare qualcuno tipo Derek Sheperd? Pretendo troppo? Lui non mi avrebbe mai tradito! Ne ero certa!
La chiamata del mio volo mi svegliò da questi stupidi pensieri, mi alzai e andai ad imbarcarmi.
Fui tra i primi passeggeri a mettermi in fila, così potetti scegliermi il posto. Mi sedetti nei posti centrali, ma vicino al finestrino. Almeno non soffrivo di vertigini. Potevo farcela, dovevo farcela.
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Come in un sogno.
FanfictionStava piovendo a dirotto, le strade erano deserte, così avevo deciso di chiudere prima. Decisi di fare due passi nonostante non avessi l'ombrello, camminare sotto la pioggia mi faceva ricordare bei momenti. D'un tratto mi sentì afferrare dolcemente...