Che mi succede?

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Yoongi's POV.

Non avevo visto Alyss da quando era uscita dalla classe.
Namjoon sembrava tranquillo.
Decisi di provare ad andare a parlarle. Finite le lezioni, mi diressi ai dormitori.
Rimasi a fissare la stanza numero 346, indeciso se bussare o meno.
Finalmente, presi coraggio e bussai.
Ma nessuno rispose.
"Alyss? Sono Yoongi." Provai a chiamarla. Il nulla.
Vidi arrivare gli altri sei e subito mi spostai dalla sua camera.
"Ah! Yoongi-ah! Dov'eri? Ti stavamo cercando." Disse Seokjin.
"Ero in bagno ahah" Sorrisi.
"Beh, vi va se andiamo a bere qualcosa sta sera? Domani è sabato, quindi possiamo superare la sbronza con calma! Chiamiamo anche Alyss?"
"A dire la verità.." Cominciò Namjoon.
"Alyss se n'è andata. Ha detto che doveva occuparsi di suo padre, siccome ha un paio di problemi. Quindi per un po' non verrà nemmeno a scuola." Concluse.
"Che tipo di problemi? Forse possiamo aiutarla.." Disse Taehyung.
"No, no. Ha dettp che sa già come fare, ma è una cosa che va per le lunghe.. Noi non possiamo fare nulla."
"Vorrà dire che andremo a bere senza di lei." Dissi io.
Avevo come la sensazione che Namjoon avesse detto una bugia di quelle belle grosse. Ma.. Non conoscendola così bene come lui, non avevo voce in capitolo.

Così, la sera, andammo in un bar e ci piazzammo lì con l'idea di fare molto tardi.
Ordinai la mia cara amica vodka e mi sedetti al tavolo, mentre gli altri erano andati a ballare.
"Yoongi! Vieni anche tu a ballare!" Mi urlò Hoseok.
Feci una smorfia di rifiuto e tornai a guardare il mio bicchiere.
Voglio la sua pelle.
Voglio le sue labbra.
Voglio lei.
Questi pensieri non facevano altro che ronzarmi nella testa.
"Neanche la vodka riesce più ad aiutarmi. Che cazzo mi prende!?" Sussurrai.
"Qualche problema?" Sentii la voce di una ragazza dietro di me.
Mi voltai. Era bionda e vestita.. Beh, più o meno, con un abito nero.
Si sedette accanto a me.
"Tutto limpido come la luce del sole." Dissi smettendo di guardarla.
In quel momento, mi attirava di più il mio bicchiere.
"Mh.. Mi chiamo Laura. Sei tutto solo?" Mi chiese civettando.
"Ho degli amici nella pista da ballo. Vai da loro, piuttosto. Oggi non è la mia giornata." Dissi, chiamando nel frattempo il barista, affinché mi portasse altro alcohol.
"E andiamo.. Gli altri non sono come te.." Continuò la ragazza, cominciando ad accarezzarmi il collo.
Aish! E va bene, tanto non la rivedrò mai più.
Pensai lasciandola fare. Sapevo che solo così me ne sarei potuto liberare.
"Yoongi-ah! Non si condivide?" Sentii Jimin urlare dalla pista.
Gli feci segno di venire.
Jimin mi raggiunse in un battibaleno, togliendosi la felpa e rimanendo in canottiera. Sfoggiava gli addominali alla ragazza, che sembrava essersi dimenticata di me.
'Grazie' Mimai con le labbra, scappando fouri.
Mi accesi una sigaretta.
Presi il telefono e andai sulla rubrica.
Cercai il nome di Alyss.
Mi aveva dato il suo numero dopo la nostra prima nottata.
Rimasi a fissare il suo nome, finché finalmente mi decisi a chiamarla.
Non rispondeva.
Secondo tentativo. Nulla.
Al terzo decisi di lasciare un messaggio.
"Yah.. Ti pare giusto scomparire così? Namjoon mi ha detto di tuo padre. Spero stia bene." E riattaccai.
Ah, jinjja. Non riesco nemmeno a farmi una qualunque. Devo trovarla.
Tornai dentro, ancora con la sigaretta in bocca.
Trovai Namjoon.
"Namjoon-ah! Dove vive Alyss!?" Urlai cercando di sovrastare la musica.
Era ubriaco marcio.
"Ah.. N-oon me lo rico-rdo al moomento.." Balbettò continuando a ballare.
"Aish!" Urlai, uscendo nuovamente dal bar.
Decisi di andare in un parco.
.. Era lo stesso di quella sera.
Mi sedetti su una panchina.
Non sopporto questo vuoto. Non lo capisco nemmeno. Perché mi interesso tanto a lei? È una come tante.
Ma perché lei mi fa questo effetto? Cosa c'è di diverso in lei?
Avrei voluto averla di nuovo.
Quelle due volte erano state uniche.
Non sopportavo non averla con me.

Ad un tratto, sentii dei passi in lontananza. Sembravano scarpe col tacco.
Mi voltai. Era lei. Era lì. A venti metri da me. Camminava tranquillamente.
"Alyss!" Urlai cercando di attirare la sua attenzione.
Notai che si voltò verso di me, per poi accelerare il passo.
Cominciai a correre per raggiungerla.
Stava scappando da me.
Perché?
Continuai a correre, finché non riuscii a raggiungerla.
Le presi il polso, costringendola a fermarsi.
La spinsi contro il muro che sibtrovava accanto a noi, bloccandole le mani.
"Perché scappi da me?" Le sussurrai col fiatone. Non avevo intenzione di lasciarla andare.
Lei non rispose. Rimase solo a guardarmi.
"Dove stavi andando?" Tentai con un'altra domanda.
"SMETTILA DI IGNORARMI!" Urlai poi.
Lei continuava a rimanere lì a fissarmi.
"Tu.. Non so perché mi comporto così." Dissi avvicinando il mio viso al suo. "So solo che ti voglio. E se tu continui a scappare, mi farai impazzire." Sussurrai cominciando a baciarla.
Lei non oppose resistenza.
"Tu mi stai facendo diventare matto, Alyss Flinn." Dissi spostandomi sul suo collo. La sentii rabbrividire.
"Y-Yoongi.." Ansimò.
Non riuscivo ad aspettare. La presi in braccio, sbattendola contro la parete.
Lei ansimò. Cominciai a cercare un preservativo, pregando gli dei che Jimin non me l'avesse rubato di nascosto.
Fortunatamente, era lì.
Abbassai di poco i jeans, siccome non eravamo in piena privacy.
Lo indossai ed entrai senza farla aspettare.
Lei ansimava dal piacere.
Cercavamo di essere il più silenziosi possibile, ma non ci riusciva bene.
"Yoongi.." Continuava ad ansimare ad ogni mia spinta, mentre mi baciava il collo. Le sciolsi la coda che portava.
Lei lanciò un piccolo urlo ed entrambi venimmo.
"Non.. Ci credo che.. Lo abbiamo appena fattobin pubblico.." Ansimò.
"Non ci credo che nessuno se ne sia accorto.." Dissi io ridendo.
Di colpo tornai serio.
"Non scappare da me. Mai. Non sai quanto male sono stato, senza sentire la tua pelle a contatto con la mia. A causa tua.. Ho rifiutato una in un bar. Per la prima volta ho rifiutato una ragazza. Perché non eri tu." Sussurrai ancora affannato.
"Non scapperò da te. Ma.. Noi non saremo altro che questo, ok? Niente sentimenti, solo sesso. Ti prego.."
Sorrisi.
"Saremo solo questo."

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