Qualcosa non quadra.

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Ki/Alyss's POV.

Dopo aver spiegato a Sanha ciò che era successo con Joe, lo vidi perplesso.
".. Namjoon rischia di farsi scoprire, se continua così." Disse in tono deluso.
D'un tratto sentimmo un rumore assordante.
"Credo sia il caso di spiegarvi alcune cose." Disse la voce.
"Perché Namjoon è qui?!" Sussurrai a Sanha.
"Lo hai portato tu, pabo!" Rispose in un sussurro. "Non romperci la casa, Namjoon." Aggiunse poi.
Vedemmo Namjoon scendere le scale e accomodarsi sul divano.
"Scusatemi per la porta.. Sapete come sono fatto.." Sorrise imbarazzato.
"Wow, ora che riesco a pensare sobriamente.. Credo di dovervi davvero delle spiegazioni." Aggiunse poi.
Lo guardammo perplessi e ci sedemmo accanto a lui.
"Ebbene?" Chiesi.
"Calma, Ki. Allora.. Io ho iniziato ad occuparmi di Yoongi circa quattro anni fa. Non so se lo sapevate, ma è un dettaglio fondamentale. Yoongi aveva infatti avuto vari problemi anche prima dell'effettiva questione Karlen & Co. Comunque, il Signor Hoon, vostro padre, mi.. Aveva dato dei suggerimenti su chi contattare per avere informazioni su Yoongi. Ed è qui che entrano in gioco gli altri cinque."
"Mwo!?"
"Kim Seokjin, Jung Hoseok, Jeon Jungkook, Kim Taehyung e Park Jimin sono amici di Yoongi da quando erano bambini, ma fanno parte di una specie di associazione segreta legata alla nostra. Non so che associazione sia, però. Per contattarli mi era stato solo dato un numero di telefono che poi scoprii essere usa e getta."
"Quindi.. Loro sanno di Karlen e company?"
"Più o meno. Ma non sanno nulla di te. Per questo Jungkook ha cercato di salvarti. E io, da bravo ubriaco, l'ho incoraggiato."
Dopo aver sentito questa storia, mi dispiaceva per Yoongi.
Aveva intorno persone che in realtà non conosceva del tutto.
"Beh, potevi divulgare questi dettagli." Disse Sanha.
"Parlerò con gli altri, allora. Adesso, scusatemi, ma penso che andrò a letto." Dissi alzandomi dal divano.
Per tutto il tempo non feci altro che pensare a ciò che aveva detto Namjoon. Perché appa non mi aveva detto nulla a riguardo?
A che tipo di associazione appartenevano i cinque ragazzi?

I miei pensieri furono interrotti dallo squillare infinito del mio telefono.
Era Yoongi.
"Dobuseyo?"
"Ehy.. Mi ha contattato l'ospedale. Tuo padre si è ripreso e domani potrete andare a trovarlo. E.. Grazie per avermi cacciato via con poca delicatezza." Si interruppe per ridere. "Comunque.. Come ti senti?" Aggiunse infine.
"Kommawo.. Molto meglio, grazie.. E scusami.." Sorrisi.
"C'è qualche problema?"
"Mh?"
"Ti sta tremando la voce.." Sussurrò.
"Ma di che parli? Pff. Ci vediamo domani, ok? Ho sonno ahah"
".. Buona notte, Alyss." E riattaccò senza lasciarmi rispondere.
Notte, Yoongi.
Perché diavolo sto piangendo di nuovo? Deve essere il sollievo per appa..
"SANHA!" Urlai dalla camera. Non ero psicologicamente capace di alzarmi dal letto caldo.
"EH?"
"DOMANI ANDIAMO A TROVARE APPA, DOPO SCUOLA!"
"OKAY".
Finalmente mi accoccolai nel letto e cominciai a dormire, mentre lacrime ignote scendevano delicatamente sulle mie guance.
Perché stavo piangendo? Non avevo mai pianto per la gioia o per il sollievo..

Mi svegliai con la luce luce del sole, che come una limonata senza zucchero, mi fece lacrimare gli occhi.
"Cazzo Sanha, smettila di aprire le tende!" Urlai alzandomi in piedi.
Mi lavai e indossai l'uniforme.
Presi una brioche dalla cucina e cominciai a dirigermi a scuola.
Poco più avanti di me, notai Namjoon.
"Yah! Aspettami!" Urlai correndogli dietro.
"Che c'è, ti mancavo?" Disse scherzoso.
"Tanto quanto un'ulcera. Ma sai che non sopporto stare da sola, quindi mi faccio forza e ti sopporto." Risposi mostrandogli la lingua.
"Hai dormito bene?" Mi chiese sorridendo.
"Si, patata. Tu?"
"Bene ma.. Ricominci col patata?"
"Quando sorridi la tua faccia sembra una patata." Dissi facendo spallucce. "Che ci posso fare io?" Aggiunsi.
Lui sorrise.
Quello era il suo vero sorriso.
Quello che tre anni fa mi aveva sciolto come un ghiacciolo al sole.
Quello che mi aveva fatta letteralmente impazzire.
Quello per cui sopportavo i suoi tradimenti.
Amavo quel sorriso come non mai.
Avevo sentimenti contrastanti verso Namjoon, ma quel sorriso era unico.
"Hai finito di fissarmi? Siamo arrivati." Disse d'un tratto, scoppiando a ridere.
"Non ti stavo fissando.. Lo fai sembrare da stalker." Risi anche io.
Che cosa imbarazzante. Pensai allontanandomi da lui.
Mi stavo dirigendo alla mensa, siccome c'erano i cereali.
E io amavo i cereali.
Poi, la mensa a quell'ora mattutina era molto calma, così avrei potuto godere subito della mia razione di solitudine.
Non amavo stare da sola, ma ogni tanto ci voleva un po' di silenzio.
"Alyss!" Mi chiamò qualcuno.
Mi voltai e trovai Yoongi.
"Oh? Ehy! Vieni a sederti." Dissi mentre si avvicinava a me.
"Come stai?" Mi chiese prendendo posto.
"Piuttosto bene, ti dirò. Tu? Ancora scusami per averti cacciato in quel modo.."
"Tranquilla." Sorrise. "Comunque sto bene anche io."
.. Ha un sorriso strano.
"Sei sicuro?"
".. Oh, si."
È evidente che sei teso. Forza, esprimiti. Ormai dovresti fidarti di me, no? Non volevo essere invadente, ma era ovvio che qualcosa non andasse.
"Beh.. Ti va dopo scuola di venire con me e Sanha a trovare appa?" Gli proposi cambiando discorso.
"Volentieri, ma dopo scuola ho da fare purtroppo.."
Perché è così teso?
"Comunque, mi ha fatto piacere vederti. Ora devo andare, ciao!" Disse correndo via.
Lo fissai preoccupata.
Pochi secondi dopo, dalla porta entrarono gli altri sei.
"Oh, Alyss!"
"Ehy! Meno male che ci siete! Dovevo proprio parlarvi." Dissi invitandoli a sedersi accanto a me.
Namjoon si sedette vicino a me.
"È per quella questione di cui vi parlavo prima." Disse guardandoli seriamente.
"Voi sapete.. tutto di Namjoon.. Quindi, credo sia il caso che sappiate tutto anche su di me. Mi chiamo Ki e sono della stessa associazione di Namjoon. Sono qui.. Evidentemente per aiutarvi con la questione Yoongi, dato che ci lavorate da più tempo di me."
"Anche lei è dei vostri? Uh.. Meno male. Abbiamo pensato il peggio, quando abbiamo visto che Joe ti stava attaccando." Disse Seokjin.
"Ma ora.. Che cosa prende a Yoongi?" Chiesi poi.
I ragazzi mi guardarono perplessi.
"L'ho incontrato qui prima che arfivaste voi. Era molto, esageratamente teso."
"A dire la verità non lo so. Non l'ho visto da ieri.." Disse Jungkook.
"Nemmeno noi." Dissero gli altri cinque.
Decisi che gli avrei parlato.
Dovevo assicurarmi che non fosse nei guai.

La campanella suonò, costringendoci ad abbandonare quel posto speciale che era la mensa, per raggiungere la classe.
Io e Namjoon entrammo insieme.
Yoongi era al suo banco, con la testa appoggiata al tavolo.
Era più che evidente che qualcosa non quadrasse.
Mi piazzai al mio posto, tenendo d'occhio le azioni di Yoongi.
Non faceva altro che fissare l'orologio. Ad ogni minuto che passava, sembrava si agitasse sempre di più.
"Namjoon.. Dobbiamo fare qualcosa? S-Se fosse in pericolo?" Sussurrai.
"Ti ha detto che dopo scuola ha da fare, no? Possiamo provare a seguirlo.."
"Allora avviserò Sanha di andare da appa senza di me.." Dissi decisa.
La situazione mi preoccupava non poco.
Cosa poteva essere successo in così poco tempo?
Forse mi proccupavo per nulla.
Dovevo calmarmi e, piuttosto, seguire la lezione del prof Nam.
Ce l'aveva già con me e non era il caso di creare altri problemi.

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