15.

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Dei passi si avvicinavano lentamente.
Avevo un po paura, forse non era stata una buona idea nascondermi nella palestra nella pausa pranzo.
La porta gigantesca si aprí lentamente, facendo entrare un piccolo fascio di luce che scomparí di nuovo appena la porta si richiuse.
Portai le gambe al petto cercando di non farmi vedere.
Seguí con lo sguardo l'ombra, che si andó a sedere non lontana da me.
Inutile dire che lo riconobbi, era Alberico.
Mi sporsi leggermente in avanti per capire se mi aveva vista o no.
Quel posto così buio e solitario mi sembrava così pieno di ansia.
"Non ti mangio se ti avvicini un pó"
Saltai in aria dallo spavento.
Pensai che ci doveva essere per forza qualcun'altro li dentro, era impossibile che Alberico mi avesse detto una cosa del genere.
Mi voltai a guardare e notai che anche lui stava guardando me.
Ma cosa succedeva?
Mi avvicinai lentamente sicura di aver fatto una brutta figura, ma appena seduta accanto a lui le sue braccia mi avvolsero.

Secret - Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora