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Sto scrivendo questa parte mangiando patatine, e sono appena ritornata dalla palestra da neanche un'ora. Viva i grassi e i carboidrati.
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La campanella suonó ancora prima che io potessi chiedere ad Alberico cosa avesse da dirmi.
"Ritorniamo in classe", disse, facendomi alzare lentamente dalle sue gambe.
"No, ti prego, ho bisogno di saperlo"
"Lo saprai, prima o poi. Te l'ho giurato, piccola."
"Ma io ho bisogno di te", gli dissi, piagnucolando come una bambina. Un po mi sentivo ridicola, ma nulla importava in quel momento.
"Vuoi finire dal preside di nuovo? Andiamo, dai, te lo dirò domani. Te lo giuro."
Si alzò anche lui da terra mettendo le sigarette nello zaino, e uscimmo fuori dalla palestra ed entrammo in classe quattro secondi prima che tutti rientrassero.
"Ma dove caspita eri finita?", mi disse Lucia.
"Non sono affari tuoi"
"Eri di nuovo con quello???"
" "Quello", come lo chiami tu, dovrebbe essere un tuo amico."
Fece un risolino fastidioso.
"Ma perché ti comporti così? Cosa ti ho fatto?"
"Niente, hai solamente rubato ciò che era mio."
"Io non ho rubato nulla, Alberico è anche mio amico, non c'è niente di strano."
"Hai rubato il mio ragazzo, ecco cosa hai rubato. Da quando è diventato il tuo amichetto ha sempre la testa fra le nuvole, vedi di levarti. Stai diventando scaltra solo adesso?"
La delusione penetrò il mio petto.
Il "nodo in gola" esisteva realmente, e ne avevo finalmente la prova. Non volevo piangere, non dovevo piangere, ero in classe e dovevo starmi zitta.
Alberico era il ragazzo di Lucia.
Quindi Alberico mi stava solamente usando, era vero, non doveva dirmi nessun suo segreto.

Secret - Alberico De GiglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora