Entro nell' ufficio del preside e mi siedo nella sedia nera girevole giocandoci un po. Sono nervosa. Non sono mai stata convocata dal preside e i miei voti di condotta sono sempre stati alti, come nel resto delle materie. Poi penso a come mi trattano i miei genitori e sono felice di essere qui perché altrimenti sarei dovuta andare a casa tra una mezz'ora. Invece posso stare ancora un po in pace. Il preside Stalloni mi guarda e poi comincia: - signorina Rosmini, sono molto deluso da lei...- "ma davvero?!" - spero che questa cosa sia stata un eccezione e che non si ripeta più...- poi sbircia dalla porta e controlla che non ci sia nessuno e la chiude a chiave. Ritorna seduto e con aria amichevole mi dice: -Ascolta Emma, io non sono arrabbiato con te... spero che tu non prenda l'abitudine, ma ti ho chiamato per chiederti una cosa importante...- lo guardo imbarazzata e annuisco in segno di aver capito. Lui continua: - sai quel ragazzo... come si chiama?... ah si... Alex, quel ragazzo nuovo della tua classe.- sbianco. Cosa sa di me? Cosa pensa? Comincio ad agitarmi e poi mi dice: - ti ho seguito bene dall'inizio della scuola e io penso che tu sia la persona più adatta per farlo ambientare in questo nuovo luogo estraneo a lui... sai ha avuto un passato molto difficile e lui...- entra la vicepreside e il preside mi manda a casa, ormai le lezioni erano finite.
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I'm Free
AcakEmma è una liceale che all'apparenza sembra che viva una vita felice e senza problemi, visto che va molto bene a scuola, ma in realtà si sente trattata come una bimba piccola dai genitori che le permettono raramente di uscire e, se non fosse per la...