Feel locked in a jail || Urban Strangers

CAPITOLO 7

"Throwing rocks at your window at midnight.

You met me in your backyard that night.

In the moonlight you looked just like an angel in disguise."

-WRAPPED AROUND YOUR FINGER, 5 SECONDS OF SUMMER

ALEX'S POV:

Non so veramente cosa mi sia preso.

Ma come cazzo mi è saltato in mente di afferrare e baciare la mano di Genn?

Devo essermi completamente rincoglionito, di sicuro avrà capito ogni cosa.

Sono rovinato.

Idiota, idiota, idiota.

Ma perché non penso prima di agire?

Perché sono così dannatamente impulsivo?

Dio Alex, sei proprio una checca.

E mentre io sto qui a maledirmi Genn mi sta guardando.

Non ho il coraggio di ricambiare lo sguardo, chissà che cosa starà pensando.

Oddio.

Mi giro lentamente e pianto i miei occhi in quelli di Genn.

Non riesco a capire... perché non dice niente?

Sento il viso andarmi a fuoco, merda... sarò sicuramente paonazzo.

Dopo un po' Genn mi sorride.

-Grazie Alex, davvero, grazie per sopportarmi ancora- e mi abbraccia.

Ma che cazzo?

Mentre, riluttante, ricambio l'abbraccio, non posso fare a meno di chiedermi perché Genn non mi abbia detto niente riguardo il mio tanto fantastico quanto inopportuno baciamano.

Addirittura sembra che non ci abbia neanche fatto caso.

Sono estremamente confuso.

-Sai, stavo pensando che forse hai ragione. Magari le cose si sistemeranno davvero con Izzy, magari le passerà, verrà a parlarmi, mi spiegherà perché si è comportata così. In questo modo, forse riuscirò a capirci qualcosa. Nel frattempo però non so cosa fare... dovrei andare a parlarle o lasciarle il suo tempo e aspettare che lo faccia lei? Cosa mi consigli Alex?-

Sai Genn, piacerebbe tanto anche a me riuscire a capirci qualcosa.

Sento che devo allontanarmi da qui o rischierò di impazzire.

-I-io n-non lo so, ora devo andare. C-ci vediamo domani okay?-

Perfetto ora non riesco più neanche a spiccicare parola.

Lo guardo un'ultima volta e corro verso casa.

Ho bisogno di schiarirmi un po' le idee.

Una volta arrivato mi stendo sul letto e do un'occhiata alla sveglia sul comodino.

Sono già le 20:15?

E' stata una giornata faticosa, pesante e strana.

Devo assolutamente riposare o potrei collassare.

Chiudo gli occhi e piano piano mi addormento.

Pensando ai suoi occhi.

...