Stitches || Stydia

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Due respiri affannosi echeggiavano nella cella buia.

"I thought that I'd been hurt before
But no one's ever left me quite this sore"

Lydia si mise lentamente a sedere, anche se intorno a lei vorticava tutto e nella sua testa i sussurri erano così tanti da essere indecifrabili. A tratti sentiva un nome, a volte un mormorio, a volte urla che le straziavano il cuore. Stiles. Con ogni fibra del suo corpo si impose di non urlare, ma stava arrivando al limite e ben presto avrebbe richiamato l'attenzione di tutta Eichen su lei e Stiles.

"Your words cut deeper than a knife
Now I need someone to breathe me back to life"

Già, Stiles. Era lui il secondo corpo nella cella. C'era uno specchio, e Lydia era consapevole di come erano ridotti entrambi. I suoi bei capelli erano incrostati di terra e sangue, i suoi occhi erano di un verde spento, circondati da due profonde occhiaie viola. Ma al momento il problema non era certo lo stato della ragazza, il problema era Stiles. Le voci nella testa della banshee non mentivano. Stiles sta morendo Lydia. Le urlò una voce stridula nella mente.

"You watch me bleed until I can't breathe
Shaking, falling onto my knees"

Le prime lacrime iniziarono a sgorgare dagli occhi della ragazza. No, non poteva essere. Tutto, ma non Stiles. Il suo Stiles... Il ragazzo imbranato, dolce e sarcastico che l'aveva sempre trattata come una principessa, il suo principe... Il corpo venne scosso da uno spasmo, e Lydia senza quasi nemmeno accorgersene iniziò ad urlare. Non era un grido umano, chiaramente, e anche se avrebbe richiamato l'attenzione di tutti non gliene importava. Ormai erano solo lei e Stiles. O forse solo lei.

"And now that I'm without your kisses
I'll be needing stitches"

L'urlo finì in fretta, forse c'era speranza per Stiles. Il ragazzo continuava a fare dei piccoli respiri, veloci e brevi, ma pur sempre respiri. -Lyds...- disse dopo un colpo di tosse. -Stiles... oddio...- sospirò Lydia. -Io... Tu... Ti devo dire una cosa.- continuò flebilmente Stiles. -Finché... Saremo insieme non perderò. Te lo prometto.- mormorò il ragazzo, emettendo il suo ultimo respiro. -Stiles! Stiles, no, non può... Tu me l'avevi promesso... Tu... L'avevi... Promesso! Devi combattere Stiles... devi! Io... Io... Ti amo!- singhiozzò Lydia. Le lacrime sgorgavano dai suoi occhi, un tempo allegri, e sentiva che il suo cuore si stava letteralmente spezzando. Andava in pezzi, come la parete di vetro della cella, che si stava frantumando sotto la potenza delle sue grida.

"Needle and the thread,
Gotta get you out of my head"

Era davvero morto. Sparito, per sempre. Un'altra vita svanita sotto gli occhi di Lydia. Non ne avrebbe sopportate altre, eccetto la sua. La ragazza incise due parole sul muro con un pezzo di metallo trovato per terra, e poi mise fine a tutto. Chiuse gli occhi, si lasciò andare. -Arrivo Stiles...- sussurrò prima di lasciare questo mondo fatto di morte e distruzione, questo mondo che ormai le avrebbe riservato comunque solo un grigiore opaco. Lydia Martin si accasciò sul pavimento, di fianco a Stiles Stilinski. Due cuori che prima non riuscivano a coordinarsi ora tacevano insieme... Una scritta sul muro, una promessa eterna da parte di entrambi.
Non perderò.


SPAZIO ME
Mioddio. I miei poveri, distrutti feels. Non so come io abbia fatto a scrivere questa storia, è qualcosa di troppo deprimente per essere vero. Scusatemi, ma sono un po' depressa oggi... Ed ecco il risultato. Però ecco che s'intende dicendo "Stydia fino alla morte." Però sto morendo io, dopo questo! T-T
Mi dileguo, ciao.❤️
Ps. In caso di bisogno i fazzoletti tempo sono i più resistenti.

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