9 - VANILLA SEX

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SCUSATE IN ANTICIPO PER QUALSIASI ERRORE, SONO DI FRETTA, MA VE LO DEVO;)

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Look what this girl done did to me

She done cut me off from her good good love.

She told me that those days were gone

Now I'm sitting here going half crazy

Cuz I know she still thinks about me too

And it ain't no way in hell,

That I can be just friends with you

And I wish we never did it

And I wish we never loved it

And I wish I never fell so deep in love with you

And now it ain't no way we can be friends.

[Can't be friends_Trey Songz]

LOUIS

"Ti prego...rispondi...", protestai, lasciandolo andare a malincuore. Harry rotolò sul materasso, liberandosi dalla mia presa. Gli avevo proibito di alzarsi e rispondere al cellulare, ma dopo la sesta volta che squillava con la stessa martellante suoneria, non ne potevo più.

"Non eri quello che non mi avrebbe lasciato alzare fino a stasera?", esclamò Harry, issandosi e fissandomi, prima di afferrare il cellulare. Avevo un sonno terribile e sarei volentieri rimasto a letto con lui tutto il giorno.

"Pronto?", domandò, rispondendo. Dall'altra parte del telefono riuscii a sentire persino io, sdraiato sul letto, distante da lui, una voce roca e penetrante.

"Si può sapere che cazzo di fine hai fatto, stronzo?", Harry fece una smorfia e allontanò il cellulare dall'orecchio per evitare di restare stordito.

"Liam...posso spiegarti...io-..."

"Liam un cazzo! Sai che non dico mai parolacce, ma stai tirando fuori il peggio di me, signorino! Sono il tuo fottuto migliore amico e tu mi lasci da solo per tutto questo tempo senza mai una chiamata e senza una cazzo di spiegazione?", riprese il ragazzo all'altro capo. Compresi che doveva trattarsi di Liam, il migliore amico di Harry.

"Liam...tranquillizzati per favore...appena ci vediamo ti spiego!", cercò di calmarlo Harry, ma con scarsi risultati. Fissai il riccio con un'espressione che viaggiava tra il divertito e lo sconcertato. Non ero nemmeno sicuro che il suo amichetto prendesse aria mentre parlava e sinceramente, pur senza vederlo, mi faceva quasi paura. Volevo che Harry gli dicesse di noi, su quello non c'erano dubbi, ma avevo l'impressione che fosse il classico ragazzo che mi avrebbe preso per il colletto della maglia, mi avrebbe fissato negli occhi e mi avrebbe detto: "Se lo fai soffrire, ti ammazzo!". Al solo pensiero mi sentii rabbrividire. Ma avrei sopportato, perché l'idea di far soffrire Harry non sfiorava nemmeno l'angolo più remoto della mia mente.

"Bene...sono contento che mi spiegherai appena ci vedremo, perché sono quasi sotto casa tua!", aggiunse, sempre gridando. Harry mi fissò spalancando gli occhi quasi terrorizzato. Fece per ribattere, ma Liam chiuse repentinamente la chiamata.

"Abbiamo un problema!", esclamò, lanciandomi la mia maglietta, che era ancora per terra dalla sera prima. Annuii. Il mio cellulare vibrò sul comodino. Lo presi e lessi il messaggio di Zayn. Sospirai e mi misi seduto sul materasso, poi porsi il cellulare ad Harry.

"Ora abbiamo due problemi!", esclamai, mentre lui leggeva le semplici, ma efficaci parole di Zayn: -Sto venendo da te, pretendo di sapere tutto!- Mi stava minacciando? Il mio migliore amico mi stava minacciando? Beh, non che potessi dargli completamente torto, in fondo era una delle persone di cui più mi fidavo al mondo, insieme agli altri tre. Comportarmi così non era il modo migliore per ripagarli del loro affetto e per dimostrare loro la mia fiducia, ma non sapevo che altro fare. Non ero sicuro di voler raccontare tutto. Quella situazione spaventava anche me, dopotutto. La sera appena trascorsa ero stato calmo solo perché ero con Harry e solo perché lui, facendo l'amore con me, era riuscito a tranquillizzarmi, ma la voglia di prendere a pugni quel cretino di Tyler era incontrollabile. Doveva pregare di non capitarmi a tiro, altrimenti avrei spaccato quel suo bel faccino a suon di pugni. Harry si sedette di fianco a me, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi tutto fossette. Era incredibile il modo in cui mi faceva sentire. Bastava quel semplice gesto e stavo immediatamente meglio, mi dimenticavo dei problemi. Mi sfiorò la guancia con la mano e sospirò.

NOSY NEIGHBORS - VERSIONE LARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora