Can we freeze,
Come and surrender our rights and wrongs
Can we just for a night let the stars decide where we belong
Maybe heaven right now is a devil or angel away
That won't change
Together we vow that our colors will sparkle the faith
And I will find you
I will find you
I will reach you
Or I, I, I will lose my mind
[Calling (Lose my mind)_Sebastian Ingrosso & Alesso ft. Ryan Tedder]
HARRY
"Lou..."
"Che c'è, piccolo?", adoravo quando mi chiamava piccolo. Era bello essere il suo piccolo. Suo. Insieme a quanti altri? Quanti altri ragazzi aveva chiamato piccolo?
"Nulla...", mormorai, scuotendo la testa. Da qualche giorno a quella parte, non eravamo più gli stessi e lui sembrava essersene accorto. Odiavo doverlo ammettere, ma era colpa mia perché ero diventato intollerabilmente freddo. Ma era stata solo colpa di Ashton e delle sue rivelazioni. Nella mia vita niente sembrava dover essere semplice e scontato. C'era sempre qualcosa di non detto. C'era sempre qualche piccolo segreto tra noi due che non ci lasciava vivere come invece avremmo dovuto, dolcemente, passionalmente...innamorati, forse. Perché doveva essere così complicato?
"Mi spieghi che ti prende, Harry?", domandò, posando una mano sulla mia gamba. L'altra era stretta sul volante, con un'energia quasi snervante. Era deluso, forse? Deluso dal mio comportamento? Non volevo pensarci.
"Niente...sono solo stanco, davvero!", lui annuì fissando la strada, ma senza togliere la mano dalla mia gamba. Facevamo l'amore e poi io mi sentivo male. Avevo paura di essere solo uno. Solo un numero. Solo uno di passaggio sfruttato nell'ennesimo inconcludente tentativo di dimenticare Seth. C'era sempre qualcosa di non detto tra di noi che mi faceva male. Mi sentivo completamente svuotato, come se mi si fosse aperta una voragine nel petto. Non riuscivo a rimarginare quella ferita, lui non voleva chiuderla. Mi amava per una notte...e poi? Cos'ero davvero per lui? Forse era vero che voleva impegnarsi, per una volta tanto, ma io avevo sempre costantemente paura, paura di non essere quello giusto, paura di fare qualcosa di sbagliato e allontanarlo da me, paura di farlo soffrire e di soffrire. Perché amare comportava farsi del male? Era così per tutti o solo per noi due? Sfiorai la sua mano con la mia. Ma forse non era davvero amore. Ma se non era amore che cos'era? Se non era amore, perché quando lui non c'era mi sentivo perso e incompleto? Trovare l'amore significava trovare quella metà di noi a cui eravamo destinati, giusto? Ed era senza quella metà che ci si sentiva persi ed incompleti. Lo notai sorridere.
"È solo che...sei strano in questi giorni...ma può darsi che sia solo una mia impressione!", disse.
"Mi dispiace", sospirai. Lui annuì. Preferivo chiudere così quella discussione. O meglio, preferivo che non nascesse affatto. Finalmente arrivammo al campo da calcio. Scendemmo dalla macchina, poi Louis prese il bambino, che se ne era rimasto buono e zitto per tutto quel tempo.
"Guarda che se sei cattivo con i bambini mi arrabbio, hai capito?", esclamai, scherzando. Avevo un pomeriggio libero, perché il bar aveva chiuso a causa di un guasto all'impianto elettrico da risolvere il prima possibile. In pratica ero senza lavoro, in quella settimana, così Louis mi aveva proposto di andare con lui. Mi era sembrata un'alternativa piuttosto divertente. Louis rise.
STAI LEGGENDO
NOSY NEIGHBORS - VERSIONE LARRY
FanfictionEccomi di nuovo per ripostarvi Nosy Neighbors, la fantastica ff di midnite su Efp, che ho trasformato in Larry:) ENJOY! LOUIS: ESTROVERSO E RUMOROSO HARRY: CALMO E PRECISETTO I due sono vicini di casa nello stesso complesso di appartamenti, e non s...