Arrivarono Kyle e Tess mano nella mano e per poco Ella non si strozzò per poi addolcire il suo sguardo. Poi la vidi dire qualcosa a Kyle, qualcosa come <Se fai di nuovo lo stronzo ti uccido> per poi lasciare i due piccioncini soli. Tutti tornammo a casa e portai Ella con me. Salì in macchina dopo aver abbracciato Tess per non so quanti minuti. Restò in silenzio e arrossì improvvisamente. Sporgendosi fuori dal finestrino. Si sciolse i capelli con espressione dolorante per via della coda troppo stretta e il vento glieli scompigliò subito. Era bellissima e con dei riflessi rossicci tra i capelli che ondeggiavano al vento lo era ancora di più. Forse stava pensando alla sua audacia di poco fa. La portai a casa mia e fortunatamente non c'era nessuno. Salimmo le scale per andare in camera mia. Si levò il giubbotto di pelle e lo mise con cura sulla sedia accanto alla scrivania in legno nera. La presi per i fianchi mentre era girata e la buttai sul letto facendole il solletico. Dopo un po' mi bloccò le mani e cominciò a baciarmi. Mise una mano sul mio petto e cominciò a scendere lungo gli addominali fini ad arrivare al cavallo dei pantaloni. Risalì sul petto con un gesto repentino e mi fece sussultare. Mi fece un sorriso e alzò un sopracciglio. Immediatamente ribaltai la situazione e ora lei era sotto di me. Sentivo il suo cuore battere da qui e il suo petto faceva su e giù velocemente. Con sua sorpresa le presi i seni tra le mani e li strinsi mentre con uno scatto attorcigliò le gambe attorno al mio bacino e io carezzai il cavallo dei suoi pantaloncini neri facendola arrossire di brutto. Mi tolse la maglia e iniziai a contrarre gli addominali per vedere che effetto le facevo <Smettila> disse con un filo di voce <Di fare cosa> chiesi malizioso con una mano posizionata sempre lì <Di fare quello con la pancia> chiese e capii che si riferiva agli addominali <Perché?> la stuzzicai <Perché non ti resisto> affermò con mia sorpresa. Aumentai la presa della mano e le uscì un gemito. <E-Ethan, che mi succede> la attirai a me togliendo la mano e mettendogliela dietro la schiena <È normale piccolina> dissi accarezzandole la faccia. Mi misi accanto a lei che crollò addormentata e rannicchiata tra le mie braccia. Si vede che aveva fatto le ore piccole con Tess la sera prima. Mi addormentai anch'io.
Aprii gli occhi disturbato dalla luce del sole e mi accorsi di avere ancora Ella tra le braccia. Le misi una mano dietro la schiena e una sotto le gambe e la sollevai portandola in cucina. La poggiai sul divano mentre ancora dormiva e mi accorsi che c'era mia madre e mio padre che parlavano di un divano nuovo o una cosa simile e che subito interruppero il discorso quando mi videro. <Beh se vuoi oggi potete pranzare insieme. Noi andiamo a pranzo con degli amici del liceo e tua sorella è da Jake oggi, torna stasera> disse mia madre sorridente <Mamma per me va bene, comunque non mi piace quel Jake, secondo me dovresti tenerla d'occhio, Kate è una ragazza apposto ma quello la fa diventare un'altra e potrebbero fare 'Robe'> dissi imbarazzato grattandomi il collo <Stai tranquillo, se le mette solo un dito sotto la gonna lo castro> affermò mio padre facendo ridere mia madre. Ella sul divano mugugnò qualcosa e si mise seduta allungando gambe e braccia stiracchiandosi. <Oh, salve, cioè....come va?> disse tirandosi su di scatto imbarazzata <Ella, tesoro, mangia qui oggi, noi però purtroppo dobbiamo fare delle commissioni, quindi non ci saremo> la invitò gentilmente mia madre <Siete sicuri? Non voglio creare disturbo> disse mettendosi il capelli dietro l'orecchio <Più che sicuri tesoro> affermò mia madre. <Noi andiamo a prepararci, fate i bravi> disse mio padre guardando soprattutto me. Mi diressi verso Ella e prima che potesse aprire bocca la baciai. <Buongiorno amore> dissi e la vidi spalancare gli occhi <Dillo di nuovo, non me lo sono immaginato vero?> disse sbalordita <A m o r e> scandii bene quelle parole attirandola a me per poi baciarla e farla ridacchiare. <Che ti va di mangiare?> le chiesi mentre era ancora stretta a me <Ad essere sincera? Non ne ho la più pallida idea> disse grattandosi la nuca e evitando il mio sguardo <C'è qualcosa che ti preoccupa?> le chiesi <No, perché dovrebbe?> stava sudando <Ella, ti mordi il labbro con sguardo assente e ti gratti la nuca quando apri bocca, che succede> dissi sedendomi sul divano per poi invitare lei a sedersi <Beh hai presente quel Kyle? E hai presente la notte che ho dormito da Tess? In pratica ho chiesto a Tess cosa non andasse e lei mi ha detto che le dispiaceva che Kyle non l'avesse contattata e l'avesse solo usata, allora stamattina sarebbe stata uno schianto per farlo rosicare e poi lui l'ha chiamata a parlare e ho paura che stia giocando ancora. Lo so che la cosa non mi riguarda ma quando Tess sta male io sto il doppio del male> vuotò il sacco parlando come un razzo <Woh sei così piccola e avevi tutte quelle parole dentro?!> scherzai provando a farla ridere, ma niente. La sollevai dalla sua postazione dal divano per farla sedere sulle mie gambe e farla accoccolare contro il mio petto per farle il solletico. Iniziò a ridere e a dimenarsi <Basta!...... Non riesco a respirare!> disse tra una risata e l'altra. La lasciai respirare e le stampai un dolce bacio sulle labbra <Però veramente non lo so che dobbiamo mangiare> disse con uno sguardo da cucciola irresistibile. Si alzò dalle mie gambe in modo noncurante e goffo e si diresse verso il mobile dove c'era il libro delle ricette. <Se non ti alzi da questa posizione ti stupro.> dissi con voce roca abbassandomi alla sua altezza <Oh> disse lei facendomi scoppiare a ridere. Iniziò a sfogliare le pagine <Si! L'ho trovata!> iniziò a fare un balletto sul momento col libro in mano <Oh sì, sono un genio, un genio> canticchiò e comparvero i miei genitori sulla porta con un ghigno di divertimento sulla faccia. Appena si accorse di loro si fermò, diventò viola e si aggiustò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, tossendo per riprendersi <Ehm... Come va?> disse sistemandosi i vestiti <Ah tesoro, sei adorabile> disse mia madre carezzandole una guancia che sembrava scottare parecchio. Ella sorrise e loro uscirono dalla porta dopo le ultime raccomandazioni. <Allora, forza schiavo! Mi serve un pacco di pasta, una scatoletta di funghi, una di tonno e una salsiccia!> disse comandandomi. Le presi tutto e lo poggiai sul tavolo. Lesse ad alta voce le informazioni su come cuocere la pasta <OH DIO! Non sai come si cuoce la pasta?!> scoppiai a ridere <Ehi! Io sono bravissima, solo sono un po' arrugginita!> esclamò fingendosi offesa. Mise la pasta a cuocere e nel frattempo preparò i funghi e tagliò la salsiccia a pezzettini per poi cuocerli e sommergere funghi e salsicce nella panna. La pasta era pronta e la tirò fuori dall'acqua. Prese due piatti e ci mise dentro il tutto. <Devo dire che non è malvagia> dissi assaggiandola. Mi diede una pacca sulla spalla. Finimmo di mangiare e lavammo i piatti. Mi spinse sul divano e si lanciò addosso a me guardando il telefono. Glielo presi di mano e lo posai sul tavolino di vetro accanto al divano. Si girò immediatamente sul mio petto guardandomi negli occhi <Cerchi guai?> disse assottigliando lo sguardo con finto tono aggressivo <Dipende> dissi sfidandola. Prese a farmi il solletico e non mi mossi di un millimetro <Io non soffro il solletico> dissi alzando le mani lentamente <Cazzo, ora sono guai> disse e quando iniziai a toccarla urlò <Lasciamiii!> si dimenò sotto il mio tocco. <Oh bimba ho intenzione di farti qualcosa di ben peggio del solletico, ma devo trattenermi, quindi> dissi mentre la misi sotto il peso del mio corpo che non le appoggiai addosso <Scommetto che sono più forte io che tu! Io vado in palestra caro mio!> disse alzando un sopracciglio. Lasciai un attimo il mio peso appoggiarsi su di lei per via della sua sfida <No! Ti prego alzati, non ce la faccio!> disse ridendo mettendo le mani sotto il mio petto per allontanarmi. Tornai a sostenere da solo il mio peso. <Ok adesso puoi sfottermi> disse sbuffando. <Ti va di restare per cena?> dissi e si alzò di scatto per andare a cucinare qualcosa. Aveva un profumo delizioso.
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Uno sbaglio da rifare.
ChickLitElla, una ragazza che credeva di essere comune, capelli marroni, occhi nocciola, nulla di speciale, almeno ai suoi occhi, ma agli occhi di lui, un'anima nera, l'unica che poteva vedere in una ragazza ormai trascurata qualcosa di speciale, qualcuno d...