s7ormy || Dreaming of {illuminati crew} [IN REVISIONE]

II

«Fede ma sei tu?» esclamo alzandomi titubante dalla sdraio e sgranando gli occhi per la lontananza, facendo cadere a terra il cellulare che avevo poggiato sulla pancia.
«si piccola, vieni qui»

Corro come una pazza ad abbracciare quel ragazzo, che ho sognato di rivedere un milione di volte da quando se n'è andato, ma che non ho avuto occasione di fare dallo scorso Natale.

«non ci posso credere» grido lanciandomi addosso al mio fratellone, rischiando di volare per terra trascinandomelo dietro.

Mi metto a saltellare sotto gli sguardi divertiti delle mie amiche. So di rendermi ridicola, ma non sto più nella pelle. Sono davvero felicissima.
Mi sorride, ed in quel momento mi rendo conto di quanto non importino la distanza o i mesi passati senza vederci: tutto resterà straordinariamente bello tra noi, qualsiasi cosa accada.
«quanto sei cresciuta.. Mamma ti ha annaffiata?»
Lo guardo storto, le sue terribili battute erano l'unico motivo per cui ero felice se ne andasse.

Ci riabbracciamo di nuovo.
«se ti va ti faccio conoscere i miei amici, sono qui con loro» propone poi dopo lo shock iniziale.
Io annuisco, ancora incredula, e lo seguo lasciando le mie amiche a prendere il sole, con la promessa che ci saremmo ritrovate poco dopo per iniziare ad andare sugli scivoli acquatici.

«Perché sei qui Fede?» chiedo mentre percorriamo il vialetto di sabbia che collega il nostro ombrellone al resto del parco.
«per una vacanzina di un paio di giorni con gli altri. Volevo farti una sorpresa e venire a trovare te e mamma sta sera, ma ti ho vista con la coda dell'occhio e non ho saputo resistere»
Sorrido.
«sai, mi sei mancato» esordisco ad un certo punto, avvolgendogli un braccio sulla spalla.
«anche tu, piccola» sussurra scompigliandomi i capelli.

Che poi, piccola mica tanto. Avremo anche qualche anno di differenza, ma in quanto ad altezza l'ho raggiunto ormai da tempo.

Arriviamo ad un gazebo, sotto il quale ci sono sette ragazzi che fanno un chiasso assordante tra risate e urla. Diciamo uno di quei tipici gruppi numerosi dai quali si cerca sempre di tenersi alla larga in parchi come questo, perchè si è consapevoli che standogli accanto non si avrebbe neanche un attimo di tranquillità.

«Raga, vi devo presentare una persona» dichiara mio fratello attirando l'attenzione di tutti i presenti con un fischio iniziale.
«lei è mia sorella Sara» mi presenta orgoglioso «la mia piccolina».
Li ho già visti in alcuni suoi video, ma sinceramente non mi ricordo né i loro nomi né i nickname che hanno su YouTube.
Si, sono una sorella terribilmente disinformata, me ne rendo conto.

«quella di cui ci parli ogni santo secondo da più o meno un anno?» domanda un tipetto basso con gli occhiali da sole, provocando una risata generale.

Nonostante il viso rosso per l'imbarazzo di mio fratello, riesco a presentarmi decentemente agli altri.
Capisco che l'autore di quella battuta si chiama Luca, e finalmente inizio ad associare i loro volti ai nomi dei canali.

«ci siamo radunati qui a Milano per registrare lo speciale per il milione di iscritti di questo losco individuo» racconta Giorgio indicando proprio Dexter «e ci siamo presi una piccola pausa relax»
«relax per così, dire ci hanno già riconosciuti all'entrata.. Spero di non avere il destino segnato per tutta la giornata» aggiunge Giampiero roteando gli occhi.

I discorsi continuano tranquillamente, ormai sono parte integrata con la sdraio del loro gazebo: l'ho monopolizzata sedendomici appena arrivata, e non mi alzo da un bel po', ormai ha preso la mia forma. Sono così simpatici che starei qui a chiacchierare con loro a vita.

«tu quanti anni hai invece?» chiede Matteo di rimando alla mia domanda sulla loro età.
«19, venti quest'anno»
«come sei giovane.. Beata te» esclama lui con una vena nostalgica dall'alto dei suoi ben 22 anni appoggiandomi una mano sulla spalla.
Il solo contatto con la sua pelle caldissima mi causa un brivido, che ignoro bellamente.
Sarà la differenza di temperatura tra i nostri corpi.