«i parenti e gli amici di Federico Betti?»
Subito ci alziamo in piedi. Ormai è passata più di un'ora dall'ultimo aggiornamento che avevamo ricevuto, in cui i medici ci avevano informati del risveglio di Mauricio e Giorgio. Eravamo tutti molto felici, ovviamente, ma la preoccupazione per lo stato di mio fratello era rimasta. Anzi, era aumentata ancora di più.
Perchè ci stava mettendo così tanto? Lo stavamo per scoprire.
«come sta?» chiede mia madre con gli occhi colmi di preoccupazione
«bene, ha appena ripreso coscienza. Dateci qualche minuto per dargli una controllatina e poi potrete vederlo»
La settimana successiva
«vedete di stare attenti»
«certo mamma, non preoccuparti» mi schernisce Giorgio «è tutto sotto controllo»
«come l'ultima volta no?» proseguo ricordandogli l'incidente di sette giorni fa.Per rafforzare la mia tesi, indico il braccio rotto di Giovanni e il sopracciglio scheggiato di Matteo, causando una risata generale.
Dopo qualche battuta e i saluti, purtroppo è arrivato il momento di lasciarli tornare alle rispettive case.
Hanno noleggiato un pulmino, in modo tale da stare tutti insieme fino all'aeroporto e poi dividersi con i vari voli.
Mentre ancora stiamo chiacchierando fuori da casa mia, faccio un rapido calcolo a mente dei sedili e noto che sono solo 7.
Allora mi volto nella direzione del gruppo e chiedo «ma come fate a starci tutti lì dentro? Siete otto e i posti nell'auto sono sette»
Loro si scambiano qualche sguardo divertito, poi scoppiano a ridere.
Io li osservo confusa; ho detto una minchiata per caso? Controllo di aver fatto bene i conti, e il risultato è lo stesso.«ci stavamo chiedendo quando ci saresti arrivata» dice Giampy tra una risata e l'altra.
«ci hai messo un bel po' sorè» aggiunge poi Federico.Io sono sempre più basita dalla situazione, soprattutto perchè nesuno mi spiega il motivo per cui tutti si stanno prendendo gioco di me.
«ma che cosa dovevo capire?» domando ancora, corrucciando la fronte.
«ci vediamo Sara, fai la brava» esordisce Mauricio dopo una breve pausa, dandomi due baci sulle guance e salendo a bordo del pulmino.
Anche gli altri ripetono lo stesso gesto a turno, prendedo posto ognuno sul proprio sedile.
E in tutto questo, ancora nessuno mi ha spiegato nulla.«ehi non avete risposto alla mia domanda» gli urlo dietro, ma fanno finta di non sentirmi e chiudono le portiere.
Mi guardo intorno spaesata e scorgo Matteo intento a fissarmi divertito.
«Matte che ci fai qui? Ti hanno lasciato giù? RAGAZZI AVE-»
Il ragazzo con la barba e gli occhi chiari mi zittisce posandomi un dito sulle labbra.Lo guardo confusa mentre lui inizia a parlare, lasciando il pulmino carico di youtubers partire.
«ti sei scordata della sorpresa che volevo farti?»Mi picchio una mano sulla fronte, scuotendo la testa; con tutto quello che è successo, l'avevo totalmente rimossa dalla memoria.
«beh eccola qui!» fa una pausa per godersi la mia espressione, poi riprende «ho chiesto a tua madre se fosse d'accordo e ho deciso di prendermi una pausa di un paio di giorni per passare 48h con te»
Mi scappa un urletto dalla contentezza e gli salto letteralmente addosso, facendolo indietreggiare di qualche passo a causa del peso improvviso che si è ritrovato a sostenere.
Gli lascio un piccolo bacio sulle labbra soffici e, dopo un ulteriore abbraccio, lo accompagno in casa, stingendogli forte la mano.
Tra me e me penso: adesso non ti lascio più andare.