Insicurezze

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Mi sveglio prima ancora che la sveglia suoni,mi alzo dal letto e vado in bagno a sciacquarmi la faccia.
Mi guardò allo specchio mentre cerco di sistemare i capelli annodatesi mentre dormivo.
Esco dalla stanza ancora intonata per tornare in camera e vestirmi,ma nel mentre vado adosso a qualcuno,alzo lo sguardo e incrocio i miei occhi con due zaffiri.
-Buongiorno Alaska - mi dice Eliah facendomi un sorriso.
-Togliti e la prossima volta guarda dove vai. -lo scanso con il braccio e apro la porta.
-Scontrosa anche al mattino!-sospira e mi segue in stanza.
-Ti ho dato il permesso di entrare?-
-No-
-Allora esci,mi devo cambiare.-
Mi guarda malizioso e rimane sulla soglia,con le braccia incrociate al petto.
-mh carine le mutandine nere...- mi squadra.
Abbasso il più velocemente una delle maglie di mio fratello che mi arrivano sino a metà coscia e gli urlo di uscire.
Quando esce e chiude la stanza inizio subito a cambiarmi,con un rossore sul mio viso mai visto.
Metterò le solite cose adosso,jeans strappato,canottiera, pelpa bordoux e le mie convers nere in pelle.
Prendo lo skate,lo zaino,il beretto e scendo le scale.
Prendo una mela dal cesto della frutta per poi salutare mio fratello.
Mi dirigo all'uscita quando mi sento afferrare dalla felpa.
-Nicholas,che c'è ?- chiedo iniziando ad aprire la porta.
-Aspetta Eliah,non conosce la strada.-risponde mio fratello.
-eh va bene...-sbuffo - Si ma che si muova!-
-Arrivo !-urla Eliah dall'altra stanza.

La strada fino a scuola è silenziosa,con lo skate vado piano per non lasciarlo indietro o non farlo correre,anche se l'idea mi piace.

-Ciao ragazzi!- batto il cinque ai miei amici e loro ricambiano.
-Eliah,che sorpresa che tu sia qua!-dice Lucas.
I due assieme ai altri si danno delle pacche sulla schiena e iniziano a parlare di non so cosa.
-Alaska?-mi richiama Arizona.
-Si...?-
-Che ci facevate insieme? State insieme? Dimmi di si!-
-Ari voi la verità o una grande e grossa bugia?-le chiedo.
-La seconda.-
-Oddio si ,stiamo insieme,sai ieri ci siamo baciati e adesso è il mio ragazzo! !-dico facendo finta di essere entusiasta.
-Te mi diventerai lesbica. Dai adesso dimmi la verità! -ormai si è abbandonata al fatto che io non mi fidanzo,sono giovane e non credo nell'amore.
-Ieri sera ho scoperto che è un vecchio amico di mio fratello e si è trasferito a casa mia,così questa mattina nicholas mi ha chiesto di aspettarlo perché Eliah non conosce ancora bene la strada.-mi siedo al loro fianco sul muretto e accendo una sigaretta.
-Ti invidio.-
-Io pure,non è giusto.
Hai due gran fighi in casa tua.Eliah è stupendo e poi Nicholas...è l'amore della mia vita!-interviene Vera con occhi sognanti.
-Ragazze andiamo in classe,dobbiamo trovare un modo per non farmi stare vicino a Melody o quella serpe mi farà venire un esaurimento cronico! Lo sapete che ha un listino con la scaletta di tutti,ma dico TUTTI i ragazzi della scuola...non ci sta di cranio!-sbraita fuori di sé Riley.
Arriviamo in classe e io trovo la soluzione al problema.
Metteremo un banco in più attaccato al mio e con i professori me la vedrò io.

La prime tre abbiamo lingue.
La professoressa entra,posa la borsa sulla cattedra provocando un rumore assordante.
-Ciao ragazzi,come sono state le vacanze?- chiede con vero interesse.
ognuno di noi risponde le solite cose,viaggi fuori città.
-Te Alaska come te la sei passata?-
-Sa professoressa,non c'è male stare qua è una bella cittadina,ho guadagnato qualche soldo e passato le giornate libere in skate e libri.
Lei invece cosa ha fatto?-
-La mia è stata noiosa,per tutta l'estate ho preparato il programma scolastico per le mie classi e visto qualche parente.-mi spiega e poi rivolge lo sguardo al mio fianco corrugando la fronte.-Non mi avevano detto che ci sarebbe stato un nuovo alunno,sei?-il tutto rivolgendosi a Eliah.
-Mi chiamo Eliah Stewart, vengo dall'Italia e la mia estate...è stata all'italiana, spiaggia,mare,risate e tanta pizza.-dice abbozando un sorriso,immagino per i ricordi.
-Ottimo adesso possiamo iniziare la lezione con francese,che ne dite?- si gira verso la lavagna e inizia a scrivere parole e chiederci la traduzione.
Le ore successive le passo a prendere appunti.
~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~.~
-Laska! -mi sento chiamare dal fondo del corridoio e mi fermo prima di uscire da scuola per avviarmi verso casa.
Ari corre verso la mia direzione,quando mi raggiunge si ferma e si china appoggiando le mani sulle ginocchia,con il fiatone.
Alza il viso verso il mio è inizia a parlare - Volevo dirtelo prima durante l'intervallo, ma te sei sparita...io e i ragazzi pensavamo di rimanere tutti insieme a mangiare fuori ti va?- si tira su con tutto il corpo attendendo una mia risposta.
-certo che vengo Ari,perché non dovrei?!-le sorrido e la prendo a braccetto -Andiamo!-
Raggiunti gli altri ,mi ritrovo Eliah di fronte ad osservarmi, non lo sopporto!
-Che ci fa lui qui!- dico continuandolo a fissare.
-Alaska calmati è un amico,non capisco perché ce l'hai tanto con lui...-chiede Mik appoggiandosi una mano sulla schiena.
Infondo a ragione non ho motivo di idiarlo in questo modo,solo che ogni volta che lo incontro...c'è qualcosa che mi dice di stare in guardia.
-Scusate avete ragione. Andiamo a mangiare,prendiamo un panino a testa all'Andy Pub e poi ci dirigiamo al "grande prato"-
-Ci puoi scommettere Laska-risponde Vera per tutti.

Oltre L'apparenza,oltre Lo Sguardo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora