Un invito inaspettato

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Arrivo nel portico di casa e prendo le lettere che il postino ha lasciato sotto la porta.

Entro in casa e stremata poso le buste sul tavolo, mi sdraio sul divano facendo zapping non trovando niente di interessante.

Sono passate due settimane da quando ho visto i miei genitori sottoforma di fantasmi, scoperto la mia vera identità, aver fatto un incubo che al solo pensiero mi vien la pelle d'oca e aver dormito tra le braccia di Eliah.

Due settimane di continuo sforzo.

Alla mattina andavo in bibblioteca per cercare di trovare qualcosa che spiegasse meglio la questione dei ibridi, ma con scarse novità, i libri che si trovano li non spiegano granché essendo raccontate in leggende e miti.

Ogni mattina mi svegliavo con la speranza di trovare delle informazioni, poi arrivavo a l'ora di pranzo e mi arrandevo.

Meredith ha voluto darmi obbligatoriamente delle lezioni di autocontrollo, concentrazione e visioni, dice che ne sono portata per natura.

Impiegavamo l'intero pomeriggio.

Per concentrazione e autocontrollo andavamo in mezzo alla natura e dovevo individuare da dove proveniva il rumore, di cosa si trattava e l'odore tenendo occhi chiusi.

Per la visione tenevo sempre gli occhi chiusi e lei diceva di scoprire cosa facessero i miei amici in quel momento, all'inizio la guardavo come se fosse pazza, fino ad oggi che ci sono riuscita.

Anche se in due settimane di sforzo per gli incantesimi perdevo davvero troppo sangue al giorno dal naso.

Invece è da una settimana che mio fratello mi fa allenare con delle armi dicendomi che non sa cosa ci, ma sopratutto mi aspetterà.

Così ho iniziato a maneggiare una spada più grande di me e a stento la tenevo sollevata.

Adesso per lo meno riesco a tenerla sollevata e farla un po ondeggiare.

I miei muscoli stanno chiedendo carità.

Alla sera arrivavo a casa e nemmeno cenavo beccandomi delle sgrida allucinanti da mio fratello.

La prossima settimana hanno detto che continuerò gli allenamenti e saranno più intensi, rimpiango i giorni spensierati in cui il mio unico problema era la scuola, adesso devo cercare di rimanere viva ad ogni costo.

Eliah invece spariva alla mattina e arrivava alla sera dopo cena e veniva a dormire nella mia stanza.

Eh si, abbiamo messo un letto in più per lui in camera mia per sentirmi meglio, anche se quel letto non veniva spesso usato dato che poi si metteva nel mio letto abbracciandomi forte a lui e spesso prima di addormentarmi lo sentivo che giocava con i miei capelli.

Mio fratello voleva stare a controllare il mio sonno evitando che facessi incubi, ma gli feci capire che solo quel ragazzo mi faceva stare tranquilla.

Allora da due settimane che Eliah mi osserva fino a quando non mi addormentavo, più volte provavo a chiedergli cosa faceva nel pomeriggio e la risposta non arrivava così ci persi le speranze.

Spengo la tele e mi alzo trovando la voglia di iniziare a cucinare la cena, metto su una pentola d'acqua e vado ad aprire le buste della posta arrivata.

Raccomandazioni, Enel e gas da pagare e il contratto mensile per la televisione.
Infondo a tutte queste scartoffie c'è un ultima lettera, la volto per vedere il destinatario e quando vedo il nome quasi non cado dalla sedia.

Lucifero ha scritto una lettera per Eliah, me e Nicholas.

La apro e tiro fuori il foglio scritto con una calligrafia da fare invidia.

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