Il grande prato è illuminato solo dalla luna piena avvolta dall'oscurita e le miliardi stelle assomigliano a lucciole.
Sento l'ansia impossessarsi del corpo, chiudo gli occhi e cerco di mandare via tutti i pensieri negativi e respirare con calma.
I ragazzo sono qualche passo avanti a me e da lontano vedo, proprio sotto l'albero dove piansi la morte dei genitori,un lungo tavolo apparecchiato e dei lumini.
Poco più distante vedo delle sagome, probabilmente stanno parlando tra loro.
Eliah sia avvicina ad una di esse è fa un breve inchino.
-Laska vieni.- mi sussurra e fa cenno con la mano di avvicinarmi.
Prendo forza e mi avvicino, le sagome si fanno più nitide e quando sono di fronte mi blocco.
I miei genitori.
I miei genitori sono di fronte a me, mi volto verso Nicholas, forse lui l'ha presa meglio di me, si sblocca e si avvicina a loro ma ad un passo da loro retrocede involontariamente.
-Che succede?- chiede, anche se sembra più disperazione.
Il volto di nostra madre si riempe di cristalline lacrime piangendo silenziosamente e prende voce nostro padre.
-Siamo morti.Non possiamo avere contatti fisici con i vivi.- la voce pacata, ma conoscendolo so che sta male dentro a non poter riabbracciare i figli.
Non parlo. Rimango in silenzio ad osservare le persone che mi si presentano di fronte.
- Quante lacrime per così poco.- la voce è fredda, schietta e mette ansia, mi volto verso l'uomo e il suo sguardo attira la mia attenzione due occhi marroni quasi neri, metteno paura ma intravedo del buono in quei occhi così neri, il viso illuminato dalla poca luce delle candele poggiate sul tavolo , zigomi perfetti, sorriso provocante e la postura seria.
Mi volto verso Eliah e capisco si tratti del padre, Lucifero.
-Spaventata principessa?- chiede ancora un Lucifero provocante e pieno di sé, proprio come il figlio.
Sbuffo e rido. Mi fissano curiosi e confusi.
-Perché ridi?- domanda Eliah.
-Dovrei essere spaventata da cosa, semplicemente perché è Lucifero, no grazie passo.- gli lancio un sorrisino all'interessato.
Ricambia con un occhiata gelida e non mi smuovo.
-Ragazzina Togliti quel sorriso dal viso, conviene a te!- la voce ancora più dura.
Faccio per ribattere ancora più convinta ma venga fermata da mia madre.
-Cosa ne dite di iniziare la cena?- chiede dolcemente lei, facendo sporgere un sorriso sereno dal viso.
In silenzio ci accomodiamo. Noi ragazzi dalla parte laterale del tavolo in legno, io al centro, Eliah a sinistra, nicholas a destra.
I nostri padri a capo tavola e mia madre di fronte a noi affiancata da due uomini robusti e molto alti, molto diversi tra loro, prima non li avevo notati.
-Sono Sirium dell'esercito angelico e protettore di vostro fratello signorina Alaska.- si presenta il biondo, dai grandi occhi verdi e un viso dolce.
-Io sono Nebula, demone.- si presenta il Moro con indifferenza.
Non ci do molto peso e porgo un sorriso ad entrambi.
Nei nostri piatti che una bistecca e dell'insalata, il vino rosso già versato nei bicchieri in vetro.
Tra noi cala il silenzio, finché non prende parola mio padre - Di certo questa non è una cena tra amici.- manda un occhiata di fronte a se con disapprovazione. Non ho mai visto tanto odio nei occhi del l'uomo che mi ha cresciuto fino a quando a potuto. -Forza Lucifero...iniziamo a parlare dei problemi che si possono presentare con la trasformazione di mia figlia.-
Lo sguardo di tutti si volge verso quell'uomo rimasto in silenzio.
Ci fissa e poi inizia il suo lungo monologo. - Alaska come ben saprai la trasformazione si è velocizzata e diventerà un problema per tutti noi.
Adesso però forse questo passa in secondo piano...i vampiri vogliono la tua morte, Alexander, il capo sta progettando tutto da mesi ormai se non anni, convinto che loro rimarranno in vita anche dopo la tua morte così da poter diventare i soli sovrani di tutti i pianeti.- volge lo sguardo cupo nei miei verdi e osserva una mia possibile reazione, che non arriva.
Con tutte le notizie che mi sono arrivata in questi due mesi non mi sorprendo più di niente.
-Lui ne è così convinto di questo? Dovrebbe sapere che senza di me questo non esisterebbe più. Non per sentirmi importante, perché ne farei a meno di questa situazione, ma pultroppo sono la salvezza di tutti.- rispondo sincera e diretta agli sguardi interessati di tutti.
-Potresti sottovalutare quelle mie finte copie, potrebbero davvero aver ragione, non sarei tanto sicuro che non sarai toccata solo perché sei la nostra " salvezza"- mi ma le virgolette sull'ultima parola.- Piccola essere sbagliato.- dice Lucifero.
Corrugo un po la fronte sul nomignolo dato, lascio correre...
-quindi cosa volete fare?- prende finalmente parola Nicholas.
-La faremo addestrare nell'inferno dal qui presente Lucifero, così da fortificare la sua parte demoniaca. Quando questo avrà un buon risultato verrà portata in paradiso per far uscire la sua parte angelica da quella demoniaca e far in modo che nessuna delle due parti sovrasta l'altra, ma abbiano un equilibrio.- parla con calma mio padre.
-così facendo diminuirà la durata di tempo della trasformazione e torneremo punto a capo.- dico confusa.
-proprio per questo in entrambi i casi sarai affiancata dalla strega Meredith che continuerà ad insegnarti ad utilizzare la stregoneria bianca e rallentare il processo di trasformazione.- la voce di mia madre e dolce e delicata, con un pizzico di paura.
Adesso ninete è più un gioco, adesso arriva la parte più difficile e non so neppure se riuscirò ad esserne in grado.
Tutti gli occhi, adesso sono puntati su di me e la cosa mi da al quanto fastidio.
Prendo il bicchiere di fronte a me e lo poggio sulle labbra iniziando a bere per poi riempirlo una seconda volta ripetendo il gesto precedente.
Mi blocco sul posto, nell'aria c'è uno strano odore e dei rumori provenienti dai alberi in distanza.
-Qualcuno è qui.- la voce mi esce schietta e dura.
-Ragazzina se realmente qua ci fosse qualcuno io...-blocca il discorso guardandomi sorpreso.-Vampiri.- si fa serio ancora di più è a sentire quel nome tutti sussultano.
-Allora sono i vampiri ad emanare quel odore nauseante? Dio , non è possibile.- dico mentre sventola una mano davanti al viso.
-Non. Imprecare. In . Mia. Presenza.-Lucifero sembra furibondo, ho dolo detto Dio.
-adesso la cosa importante è andare via.- Eliah prende voce dopo tutto questo tempo.
Annuiamo.
Mi alzo per prima seguita dai due bestioni, i ragazzi e poi i nostri genitori.
Volto lo sguardo alle mie spalle e noto che la tavola e il resto è scomparso, ritrovandoci nel buio della notte.
-Dove cercate di andare.- una voce noll'ombra arriva alle nostre orecchie.
-Lontano dalla tua puzza.- rispondo continuando a camminare senza voltarmi.
All'improvviso sento uno spostamento molto rapido avvicinarsi, quando capisco che è al mio fianco allungò il braccio e prendo del tessuto portandomi quella persona di fronte a me.
Sirium affiancandomi fa spuntare una luce dal suo palmo dirizionandola verso l'uomo.
L'immagine che mi si pone è macabra, avevo immaginato i vampiri in molte versioni, mai in questo modo.
Il viso pieno di bruciature, due occhi rossi come il fuoco, testa rasata piena di tatuaggi con scritte strane, le mani grandi corpo abbastanza robusto, pelle pallida e freddo come il ghiaccio.
Lo afferro meglio dal coletto della maglietta nera e lo alzo di qualche centimetro.
Non sono in me, in questo momento è come se un altro abbia preso possesso del mio corpo, sento una forza sovrumana espandersi nel corpo.
-Principessa si calmi.- Sirium sempre al mio fianco poggia delicatamente una mano sulla mia spalle e io mollo la presa dal vampiro.
-A quanto pare la trasformazione sta già avvenendo dati i bellissimi occhi della principessa.- il vampiro sogghigna e si allomtana - Sarà tutto molto più facile eliminarla, perché lo farà con le sue stesse mani.-continua a parlare e se non fosse per la salda presa di Sirium l'avrei già ucciso.
-Vi ricorderete della dolce regina Linda? Bhe vi manda i saluti dalle segrete.-questa volta se la ride di gusto continuando la sua strada.
Tutti sono irrgiditi a sentire quel nome, qualcuno di importante deve essere, inizio a correre nella sua direzione bloccando.
Lo faccio cadere a terra a pancia in su e lo blocco.
-Chi è la donna che prima hai nominato?!- urlo la domanda .
-Una donna importante ai cuori di tutti loro.-
-Quello lo avevo inteso.-dico decisa.
-È la moglie di Lucifero non che madre di Eliah,migliore amica dei suoi genitori e amica di quei altri tre.-
-Perché è in una segreta!- urlo.
-Perché senza di lei tra i piedi possiamo ribaltare le carte in gioco e l'equilibrio magico e umano, prendendo il controllo di tutti i pianeti. E te sei il nostro altro ostacolo.-
-Siete davvero così sicuri del vostro intento? Bhe vedremo. Fammi vedere dov'è rinchiusa! .-
-Mai.-
-preferisci le buone o le cattive?-
Susseguono lunghi attimi di silenzio senza mai una risposta che arriva alle mie orecchie, così decido, utilizzerò la magia anche se perderò le forze.
Concentro il mio sguardo nel suo e comincio a sussurrare le parole del l'incantesimo "per nudabo ignominam tua coram te secret. Memisse me non trasibit super cor tuum."
Qualche secondo dopo inizio a travedere delle immagini, una strada nella fitta boscaglia, un castello medievale, un grande portone in legno massiccio, all'interno lunghi corridoi, una gabbia, una donna, lunghi capelli biondi, magra, il viso non si vede a causa della testa chinata.
Faccio smettere l'incantesimo prima che mi tolga le forze e distolto lo sguardo.
-Un piccolo suggerimento usa del profumo o per lo meno deodorante. - mi volto verso gli altri lasciando la creatura a terra.- Muoviamoci ad andare via, abbiamo pochi minuti prima che si riprenda dallo stato di shock e se appena sveglio ci vede lui ricorderà.-
Tutti annuiscono ma non fiatano.
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Oltre L'apparenza,oltre Lo Sguardo.
ParanormalAlaska,vive in una casetta in mezzo al nulla,nelle campagne dell'Olanda. I suoi genitori sono morti durante un viaggio di lavoro,un incidente stradale,con lei vive suo fratello maggiore. A scuola conoscerà un ragazzo,misterioso,ma cerca di starci al...