capitolo 17

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*stephan s pov*

mi rendo conto solo ora di come la vita ti può cambiare da un giorno all altro. Un mese fa facevo la mia vita normale divisa tra allenamenti, partite, trasferte. La sera quando capitava uscivo con gli amici a bere qualcosa, vivevo tra casa e milanello. Non avevo in testa nulla che non fosse il calcio. Poi un giorno, cosi di punto in bianco, spunta questa ragazza e la mia vita cambia. Ma non è come tutti pensano: questa ragazza, ragazzina diciamo, ha 15 anni ed è mia sorella. Ho perso 15 anni della sua vita, ed ora è in piena adolescenza e io non so come prenderla. Sto imparando a conoscerla, non è una ragazza esuberante, ok è pazza ma nei limiti della follia. Sta sempre con la sua migliore amica e ha il fidanzato. Da calciatore sbandato di 23 anni senza responsabilità mi ritrovo a roma con una grandissima responsabilità: questo mostriciattolo che ora dorme tra le mie braccia. Tutto sommato è una bella responsabilità, sono la guida di qualcuno, sono il suo esempio, o come dice lei, il suo idolo. Penso che a papà piacerebbe molto vedere com è diventata sua figlia, un giorno voglio portargliela. E io, beh io vorrei rivedere mia mamma. Non la vedo da quando avevo 5 anni, vorrà vedermi anche lei no? lo spero. Penso sia ora di alzarsi, Lorenzo ci aspetta

io: Chaira, è tardi dai

chia: no, ho sonno

io: eh logico, ieri non dormivi più. Dai che Lori ti aspetta

chia: cazzo è vero

immediatamente salta giù dal letto e vola in bagno. E' fatta cosi, proprio come me. Appena mensioni qualcosa che le interessa scatta come una molla

chia: dai Ste ancora cosi stai?

io: ah adesso corri eh? Ma se in bagno c eri tu come facevo? Vai a fare colazione che io arrivo

chia: ok * mi da un bacio e scompare dietro alla porta*

in cinque minuti mi preparo e scendo, se non mi presento quella mi uccide

io: buongiorno a tutti

chia: ste, ci siamo solo noi *ride*

io: ah, tutti dormono qui eh? Vabbe dai andiamo

chia: arrivo

è cosi elettrizzata, ci tiene veramente tanto a lui. Io piano piano comincio a sentirmi meglio e tra pochi giorni tornerò a milano ad allenarmi. Non so che fare con lei, adesso è qui vicino a me e qualche volta gira lo sguardo per guardarmi e sorride, ma tra qualche giorno non ci sarà più. Improvvisamente un velo di tristezza traspare sul mio volto

chia: ehi ste, a che pensi?

io: no nulla, tranquilla

chia: sicuro? beh ok, non essere triste comunque

io: si, ok. Ora vai a prendere Lori, voglio portarvi in un posto

*chiara s pov*

finalmente sono in ospedale. OK, sembra una cosa pazza da dire ma se sono qui è per portare fuori il mio ragazzo. Mi dirigo velocemente verso la sua stanza, entro e vedo l infermiera intorno al suo letto

io. mi scusi il disturbo, è tutto ok?

infermiera: ciao, tu devi essere Chiara, la sua ragazza.

io: si, sono io. Sono venuta a prenderlo

infermiera: ah si, ehm sta ancora dormendo perchè stanotte ha fatto fatica a prendere sonno

io: immaginavo, non gli piacciono gli ospedali

infermiera: capisco, comunque puoi svegliarlo ora cosi si veste e può uscire

io. ok grazie

esce dalla stanza lasciandomi sola con Lorenzo. Lo sapevo che finiva cosi, di notte non dorme quasi mai poi arrivano le 4 e crolla. A voglia a svegliarlo ora, tanto vale provarci, dobbiamo uscire di qui

una domanda capace di stravolgere delle vite ||Stephan el shaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora