Capitolo 7

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22.55

Sono seduta su una di queste poltrone insieme ad i miei amici, anche se l'unica che mi nota è Ferre.

Non riesco a non ripensare alle parole di Mark, "Hai scambiato i nemici, non è da me che devi stare lontana". Ma lui infondo cosa ne sa di Lux? Neanche ci ha mai parlato. Ok che si comporta da maleducato con tutti, sopratutto con la sorella, ma non credo che possa essere un pericolo per me. Io sono un mezzo angelo, ho dentro di me una parte dell'anima di Michele, il più importante dei Serafini, non credo proprio che Lux possa crearmi dei problemi.

Ferre mi riporta alla realtà scuotendomi per una spalla.

<<Emh mi hai detto qualcosa?>> esclamai.

<<È da mezz'ora che ti sto parlando>> disse lei fingendosi offesa.

<<Scusami è che stavo pensando... Cosa mi stavi dicendo?>>

<<Ho visto eri fra le nuvole>>

Oh non immagini quanto vorrei veramente essere li.

<<Comunque>> continuò, <<ti stavo dicendo che per pensare alla festa, Sabina si è scordata di darmi gli appunti, ora come farò? Mi servono per lunedì.>>

<<Oh tranquilla posso anche darteli io, non è un problema>> gli dissi.

Un sorriso comparve sul suo volto e mi abbracciò dicendomi, <<grazie, grazie, grazie!>>

Mi chiedo dove sia finita la ragazza tanto timida di poco fa, sembra essersi messa a suo agio con noi in meno di 3 ore, infondo la preferisco così.

<<Oh oh>> esclama ancora attaccata al mio collo.

<<Che c'è?>> chiedo allarmata.

<<Mio fratello>> concluse.

Mi girai lentamente e constatai che era proprio lui e stava venendo qui.

<<Sta venendo per te, a me non mi si avvicina mai, figuriamoci ad una festa.>>

Sfortunatamente le emozioni di rabbia erano già svanite, in questi casi essere un angelo non mi aiutava.

<<Vieni con me>> disse il ragazzo infatti rivolto a me.

<<Dove?>> chiesi.

<<Fuori, voglio parlare.>>

Vuole parlare? E di cosa?
La curiosità era alta, perciò mi sbrigai ad alzarmi.
Mi condusse dall'altra parte dell'entrata del locale, vicino il DJ, ma non aveva detto che voleva uscire?
Subito dopo lo vidi spingere una porta che prima non avevo notato e in men che non si dica mi ritrovai su un terrazzo poco illuminato, l'aria fredda invernale mi investì e non potei fare a meno di strofinarmi le braccia cercando di riscaldarmi.

<<Tieni predi la mia giacca, io non ho freddo>> disse Lux porgendomela.

<<Grazie>> dissi un po stupita.

Wow era riuscito a fare almeno una cosa carina questa sera.

<<La buona educazione non mi manca>> mi rispose.
Avrei da ridire, ma non glielo comunicai.

Si andò ad appoggiare alla ringhiera dandomi le spalle, mentre io rimasi immobile al centro del terrazzo.

<<Cosa ti ha detto Mark?>> andò diretto.

<<Cose nostre>> risposi seccata.

<<Ah si? E io che credevo di aver sentito il mio nome>> disse ironico.

Silenzio, non sapevo che rispondergli.

<<Allora?>> chiese impaziente lui.

<<Nulla stavamo parlando del fatto che mi fossi allontanata da te così in fretta>> mentii.

Cavolo ma che angelo sono, non posso dire bugie. Andrà a finire che alla fine di questa giornata avrò infranto tutte le regole.

<<E perché lo hai fatto?>> mi domandò lui.

Scherza spero?

<<Per non infastidirti con la mia presenza>> risposi secca, incrociando le braccia.

<<Non mi infastidisci, è solo che odio la gente che mi segue ovunque.>>

Quanto è strano questo ragazzo.

<<Sei sicura che ti abbia detto solo questo?>> riprese il discorso lui.

Di cosa aveva tanta paura?

<<Cos'è che ti intimorisce in ciò che possa avermi detto Mark?>>

<<Nulla>>

<<Perfetto>> dissi girandomi per andarmene da quella fredda terrazza.

<<Voglio solo che tu gli stia lontana.>>

Mi rigiro di scatto.

<<Chi sei tu per dirmi cosa fare? E se permetti mi fido molto più di Mark che di te, neanche ti conosco.>>

<<Non ho detto che devi fidarti di me infatti.>>

Non sapendo come rispondere apro la porta e rientro nel caos.

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