IO TI AMAVO.POI ANCHE NO.

CAPITOLO 7

Sento suonare la sveglia e allora decido di alzarmi per non fare tardi come al mio solito,tanto oramai mancano solo due settimane alla chiusura della scuola,mi tocca soltanto qualche altro piccolo sacrificio.

Prendo i vestiti e l'intimo puliti dall'armadio e mi dirigo in bagno dove faccio una doccia e piastro i miei lunghi capelli biondi.Esco e mi avvio in cucina,prendo ció che mi serve per fare colazione e comincio a bere il mio caffé.Dopo qualche minuto entra papà.
"Buongiorno tesoro"
"Giornooo!"gli vado incontro e mi fiondo su di lui con un abbraccio e poi mi stringe a se.
"Sai Angie,mi mancavano questi"
"Lo so papà,lo so"
"Dai facciamo colazione,se ti va ti accompagno io a scuola"
"Va bene"

Appena finiamo,prendo dall'attaccapanni la giacca nera che ho abbinato ai jeans e entro nella macchina di papà.
Il viaggio trascorre in silenzio e questo mi fa piacere,oggi non ho molta voglia di parlare.Saluto papà con un bacio sulla guancia e scendo dalla macchina.Appena sto per varcare il cancello sento una voce che mi chiama e io so già chi é.Mi giro di scatto e prendo subito io la parola
"Buongiorno anche a lei signor  
Klirty"
"Signorina Wilson,mi concede di accompagnarla in classe?"
"Le concedo questo onore"
Ci guardiamo in faccia e scoppiamo a ridere come due stupidi.Mi piace la compagnia di Juan.
"Juan?""
"Si?"
"Hai programmi per oggi pomeriggio?"
"Non credo,perché?"
"Ti va di fare un giro in centro ed andare al nuovo negozio di libri che hanno aperto?"
"Aspetta dici quello che si chiama..mm...aspetta..."
"La maison de Bujiet"
"Ecco come si si quello,e comunque si mi fa piacere accompagnarti li"
"Perfetto allora alle 4 passi a casa mia?"
"Certo"
Ci avviamo in classe e prendiamo posto una accanto all'altro.Cominciano le prime lezioni e con mio grandissimo dispiacere arriva la prof di scienze
"Noooo,che palle io esco ora"
"No Angie,tu non vai da nessuna parte oggi deve spiegare l'argomento nuovo"
"Ma io"
"Ma tu niente"
"E va bene"dico sbuffando,odio anche lui quando fa cosi.La troia,va be si quella,mi sta facendo uscire pazza non sa manco lei quello che dice,i miei appunti posso mandarli a fanculo proprio!
"Angie"
"Cazzo vuoi tu"
"Dovevi restare li e comunque io vado in palestra,ci vediamo pomeriggio"
"Va bene ciao"
Io mi dirigo verso il laboratorio di fisica e prendo posto.
Il tempo passa veloce dopo le altre materie e appena finita l'ultima,esco finalmente da scuola e mi incammino verso casa,quando sento qualcuno correre dietro di me.

Mi giro e vedo Brian.
"Eii"dico io per fermarlo
"Ciao,sei sola?"
"Si si"
"Facciamo l'ultimo pezzo di strada insieme?"
"Oh,be okay"Continuiamo a camminare in silenzio ma a me gira sempre una domanda in testa,allora mi giro e gli chiedo:
"Perché prima correvi?"
"Lascia stare"
"Dai Brian"
"Okay,okay stavo correndo dietro di te"
"Dietro di me?"dico tra una risata e l'altra
"Emm...si volevo raggiungerti"
"Oh wow"
"Già,peró basta ridere dai"
"É impossibile"
"E va bene"e comincia a ridere anche lui,poi lo diceva a me di non ridere mah questo ragazzo é molto strano
"Chiusa nei tuoi pensieri?"
"Eh?cosa?io?no no..."
"Come vuoi"ridacchia lui
"Dicevi?"
"Ti ho due volte chiesto la stessa cosa"
"E cioé?"
"Domani é sabato,ti andrebbe di uscire?"
"É un appuntamento?"
"Oh...s-si"dice lui imbarazzato
"Oh oh oh,Brian Arley che chiede un appuntamento,invece di una scopata diretta ad una ragazza, questa é epica!"
"Smettilaaa"
"Si,proprio da segnare sul calendario"gli rispondo sarcastica
"Non é vero"
"Ah no?Da quando sei arrivato tutti ti trovano sempre in bagno con una diversa a fare 'chissà cosa'!"
"Si in effetti é vero,peró..."
"Peró niente sai bene che ho ragione io"
"Hai vinto,comunque é un si o un no?"
"É un si"
"Okay,alle 8 ti passo a prendere"
"Sai dove abito?"
"Girati"
"Che c'é?"
"Quella davanti é casa mia....Ora girati di nuovo....E quella é la tua"
"Oh..."
"Bene,io vado ci vediamo a scuola"
"Si si"mi saluta con un cordiale bacio sulla guancia che non mi aspettavo per niente e un po' sconvolta entro in casa.