Non è vero che sono sempre uguali: il suono della campanella dell'intervallo di metà mattina è diverso da quello delle altre campanelle. Sembra più dolce, è quasi melodioso. Rompe il silenzio della scuola e libera un'energia simile a quella di un terremoto. Rumori di banchi e sedie, mille voci insieme invadono all'improvviso i corridoi, in tanti corrono sulle scale per uscire all'aria aperta, quasi come se dentro mancasse l'ossigeno.
Guido, in particolare, si precipita giù in cortile appena sente quel suono, tanto che il suo compagno di banco lo guarda basito: "Aspetta! Ma dove corri?!". Ma Guido non può aspettare: scende i gradini saltandone due per volta. Sa di avere 20 minuti a disposizione e non vuole sprecarli. Oggi non può.
L'incontro del giorno precedente sul treno lo ha riempito di una forza nuova, sconosciuta: gli sembra quasi di volare.
Raggiunge il cortile, già pieno di studenti, e fu lì che la vide, bella come sempre. Era sceso a fare l'intervallo così velocemente solo per lei, visto che, giusto il giorno prima, parlando con Giorgio, aveva scoperto che Maddalena frequentava la loro stessa scuola. Certo che l'intervallo non era esattamente il momento ideale per tentare un approccio, vista la confusione e la brevità di questo momento. L'intervallo è forse il momento più atteso da tutti gli studenti. Ognuno aspetta il melodioso suono della campana per motivi diversi: c'è chi sfrutta questi pochissimi minuti per abbuffarsi il più possibile al bar della scuola, ingurgitando dosi spropositate di pizzette, focacce e croccantelle; c'è chi vuole stare da solo per quei mille secondi o poco più, probabilmente perché è stata una mattinata molto difficile o anche perché, molto più semplicemente, cerca un'oasi di calma e solitudine durante quelle sei ore da passare necessariamente in compagnia. C'è anche chi cerca di fumare una sigaretta, occultato e celato nei bagni o in chissà quali altri posti, per alleggerire la mattinata pesante o semplicemente perché non riesce a sottrarsi da questa poco originale dipendenza. Infine c'è chi vuole semplicemente passare quei quindici/venti minuti con i propri amici, per giocare a calcio, a basket o anche solamente per parlare (preferibilmente di qualcosa non inerente alla scuola), fare battute e, in generale, ridere e divertirsi. In questo ultimo gruppo di persone rientra Maddalena. Guido non perde tempo, si divincola dalla massa di studenti che affolla la zona del bar e la raggiunge mentre lei sta parlando con una sua amica. Per fortuna del ragazzo, Maddalena saluta quasi subito l'amica e si accorge della presenza di Guido. "Ehi, ciao Guido" dice la ragazza. "Cia...ciao Maddalena, come stai?" risponde Guido con un'emozione unica che gli fa battere il cuore a mille. " Bene grazie, te?" Risponde lei sorridendo; "Tutto a posto, eccetto per questo polso, spero proprio che non sia ustionato" replica lui, mostrando la benda che copre il polso destro; "Cosa hai fatto?".
Guido le risponde iniziando a raccontare i fatti accaduti nel laboratorio di chimica durante l'ora precedente: "Beh, sai... Come posso dire... Hai presente cosa succede quando il p-per... permanganato di potassio e la glicerina si incontrano?"
Mentre la parte razionale del cervello del ragazzo cercava un modo di giustificare quell'evento assai intricato, una parte arcana di quello stesso organo era impegnata a capire perché la ragazza si fosse improvvisamente interessata a lui.
"A giudicare dalla tua pelle non sembrano andare molto d'accordo insieme, com'è che sei capitato vicino a una reazione così pericolosa?" Gli replica la ragazza con una sicurezza sconcertante "E-ecco, in verità sono stato colpito, un pezzettino di metallo che si è staccato dalla beuta e mi ha colpito il polso. S-sai, per me è un problema, domenica ho un'importante partita di basket." dice Guido alla ragazza.
"Proprio domenica?! Ma è una cosa fantastica! Di solito la domenica guardo qualche replica di match dell'NBA" La ragazza sembra godere di una conoscenza sportiva superiore a quanto Guido avesse mai potuto immaginare, così le chiede, pur sapendo che avrebbe presto assunto la carnagione di un crostaceo: "E-ecco, se v-vuoi vedermi giocare, visto che te ne intendi così tanto, domenica alle 17:30, campo della scuola. Vuoi venire?".
In quel momento l'imbarazzo che Guido ha accumulato nel porre quella domanda decisamente troppo avventata scema grazie al suono della campanella, sempre perfetto, così i due hanno il tempo di guardarsi un attimo negli occhi finché lei non si decide a rispondere in una maniera abbastanza inconsueta per una ragazza loquace come lei: "Sì.".
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Mad Of Love
Teen FictionSecondo molte persone l'anima gemella non esiste, secondo altre è difficile trovarla; secondo Guido, un sedicenne come molti, l'anima gemella ha le sembianze di una splendida ragazza da lui incontrata su un treno che pareva come tanti altri... Il su...