CAPITOLO 9: Death Angel

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Neige stava camminando tranquillamente sul suo sentiero ghiacciato, fischiettando una canzoncina, quando una freccia nera si conficcò davanti ai suoi piedi, dal quale si propagarono fiamme viola che sciolsero il ghiaccio sotto di lui. Iniziò a cadere verso il basso, ma una mano guantata lo prese per una caviglia:- Non credere di morire così facilmente! Non ho ancora finito con te!
Neige alzò lo sguardo per capire chi l'aveva "salvato" e raggelò: due freddi occhi lo fissavano da dietro una maschera. Un abito di piume viola le metteva il fisico snello e delle ali nere sbattevano alle sue spalle. Neige riconobbe il medaglione al collo della ragazza, ora nero e tenuto insieme da spaccature di luce viola. Il ragazzo cercò di divincolarsi, invano:- Lasciami andare, Phoenix!
Death Angel alzò un sopracciglio, alzando le spalle:- Se è quello che vuoi... E per chiarire, io non mi chiamo Phoenix, io sono Death Angel!
E lo lasciò, a dieci metri dal suolo. Neige iniziò a cadere e si sarebbe spiaccicato se non avesse creato un mucchio di neve che attutì la caduta. Ma nella caduta il suo miraculous, una moneta di vetro che teneva al collo legata ad uno spago, gli cadde, sparendo nella neve. Kikko gli fu subito vicino nel cercare il miraculous, mentre sopra di loro la battaglia sfuriava, con il sopraggiungere di Ladybug e Chat Noir. Axel finalmente ritrovò la moneta e la lanciò in aria, dicendo:- Kikko, trasformami!
Ritornò Neige e raggiunse Chat Noir e Ladybug salvandoli da un'attacco di frecce costruedo un muro di ghiaccio. Ma non lo fece abbastanza grande e Ladybug venne colpita di striscio. Questo però bastò: la ragazza si afflosciò come un palloncino sgonfio e rischiò di cadere dal tetto. Chat Noir la prese al volo, il viso preoccupato. Neige li guardò, poi guardò Death Angel:-Chat Noir, occupati di lei, a questa qui ci penso io!
Chat Noir era dubbioso:- Ma non puoi purificare l'akuma senza lo yo-yo di Ladybug...
Neige guardò preoccupato la supereroina: non sarebbe mai riuscita a reggersi in piedi e impugnare il suo yo-yo:- Troverò un modo...
Fece intorno ai due ragazzi una spessa barriera di ghiaccio, in modo che temporaneamente non corressero rischi, e si lanciò all'attacco. Death Angel scagliò altri dardi che si dissolsero sul muro di Neige:- Non ti stanchi mai di perdere?
Disse distruggendo il muro con un calcio. Il ragazzo cadde nuovamente, colpito dalla forza d'urto del calcio, ma questa volta una nuova forza lo assistì: un piccolo esserino fatto di fuoco, con una piccola codina con tre punte, un becco dorato, e minuscole alucce attaccate alla schiena lo toccò, dandogli una forza nuova:- Tu sei il kwami della fenice, vero?
Il piccolo esserino gli sorrise e annuì:- Il kwami della fenice, del fuoco e della rinascita. Il mio nome è Glimm, e so come aiutarti: essendo ora in forma di kwami posso curare ogni malattia, anche una persona posseduta da un'akuma, devo solo toccarla, e così anche Ladybug guarirà. Sei pronto?
Neige annuì:- Farei di tutto per Margie!
Glimm sbattè le palpebre:- Nessuno chiama così Margaret, solo una persona era autorizzata a farlo...
-E quella persona è qui davanti a te!
Glimm lo abbracciò:-Tutto si aggiusterà ora che tu sei qui! Ma tu come sapevi che era lei? Ora però non è importante, devi essere concentrato e pronto a combattere!
Neige sorrise:- Mai stato più pronto!
E ritornò al combattimento. La ragazza akumatizzata era incredibilmente veloce, ma lui aveva fatto arti marziali per tutta la vita, e presto si trasformò in un corpo a corpo. Neige la guardò e si sentì morire: anche se era posseduta da un'akuma lei era la persona di cui era innamorato: da quando l'aveva conosciuta aveva portato calore nella sua vita fredda e monotona e si sentiva distrutto nel vederla in quello stato, così tanto che gli vennero le lacrime agli occhi e sussurrò:-Margie...
La ragazza, che stava per colpirlo con un pugno, si fermò confusa:- Come mi hai chiamata?- ma poi sulla sua faccia si ridipinse una smorfia -Non azzardarti mai più a chiamarmi così!
Ma lui non si diede per vinto e saltando indietro per evitare di essre colpito le parlò ancora:- Margie, sono io Axel, sono qui, e ti amo!
Death Angel lo guardò confusa, poisi portò le mani alla testa e con le lacrime agli occhi urlò:-Ah, lasciami in pace, lasciami in pace!
Ma lui continuò imperterrito:- Ti ricordi, Margie, del nostro primo appuntamento? Siamo andati in quello squallido luna park con le giostre sul punto di cadere a pezzi e non sapevo come comportarmi, ma tu mi hai detto semplicemente di divertirmi e dimenticarmi di tutto, vivere quel momento come se fosse l'ultimo. E ti ricordi come ci siamo divertiti? Ci siamo fatti tutte quelle foto nella cabina fotografica e tu mi hai baciato! Sì Margie, mi hai baciato tu, perché io avevo paura di fare la cosa sbagliata, sulla ruota panoramica, un bacio che sapeva di pop corn al cioccolato. Te lo ricordi?
Gli occhi della ragazza tornarono del loro caldo colore, mentre lei sbatteva più volte le palpebre per scacciare le lacrime, questa volta di gioia, che le inondavano il viso:- Axel, il mio caro, imbranato, dolce Axel...- gli appoggiò la mano sulla guancia, che si bagnò delle lacrime di lui- Non andartene mai più, capito?
-Mai più...-le sussurrò lui, avvicinandosi a lei e unendo le loro labbra in un dolce bacio, mentre Glimm le sfiorava la spalla facendo volare via la farfallina purificata che oscurava il suo cuore e facendo risplendere i due ragazzi di una calda luce dorata.

Nel frattempo...
Ladybug era svenuta tra le sue braccia e respirava in modo anomalo. Chat Noir era preoccupatissimo per la sua salute, e le accarezzava la testa e le sussurrava che sarebbe andato tutto bene, quasi a rassicurare più sé stesso che la ragazza. A un tratto una luce dorata sciolse la barriere di ghiaccio e il respiro di Ladybug si regolarizzò. Una piccola creaturina uscì dagli orecchini di Ladybug, mentre lei ritornava normale. Chat Noir trattenne il fiato e quando scoprì il viso della sua amata, sussultò sorpreso: Marinette?

Miraculous Ladybug-The Phoenix [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora