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Paris girovagava per le strade di Atene sotto il sole caldo. L'aria era calma, serena, e le rovine candide del Vecchio Mondo erano meravigliose. Il rumore delle onde del mare poco lontano creava una perfetta colonna sonora. Avrebbe dovuto prepararsi per l'imminente viaggio negli Stati Uniti. Ma non faceva niente. Stava cercando una donna, una donna qualsiasi, che lo volesse. Purtroppo, le ateniesi non erano disponibili come le donne di Budapest, anzi, come le donne del resto del mondo.

Non riusciva a capire. La sua prestanza fisica non era cambiata. Era sempre un uomo bellissimo. E non era cambiato nemmeno il suo comportamento, il suo fascino. Non c'era nulla di diverso in lui. Tuttavia, prima di arrivare lì, gli era bastata un'occhiata a una donna perché si facesse trovare nuda e disponibile a soddisfarlo. Ad Atene, invece, non c'era niente da fare. Le donne di ogni età, taglia o colore della pelle, lo trattavano come un lebbroso.

Eppure, aveva un bisogno disperato di loro. Senza fare sesso, si indeboliva. Diventava vulnerabile e incapace di difendersi dai Cacciatori e dai loro agguati. Se fosse stato possibile, si sarebbe scelto una donna, l'avrebbe sposata e portata sempre con sé, godendo con lei e solo con lei. Ma, oltre al problema della mortalità delle umane, il demone che ospitava non glielo avrebbe permesso. Non poteva andare a letto due volte con la stessa donna; anche se la desiderava con tutto se stesso, non avrebbe potuto soddisfarla. Per questa ragione aveva optato per le avventure di una notte. Per sopravvivere, avrebbe dovuto tradire costantemente la propria moglie e quel pensiero lo inorridiva.

Guardatemi, desideratemi. Se solo avesse trovato una femmina... A volte, le cose che era costretto a fare lo disgustavano. Non costringermi a prenderle con la forza, per favore, ma il demone non aveva

preferenze, nemmeno di genere.

Paris invece sì. Paris voleva solo donne e il ricordo gli provocò una fitta allo stomaco. Odiava i ricordi. Strinse la mandibola nel tentativo di scacciarli dalla mente. Trovati una prostituta, gli suggerì Promiscuità, bisognoso di sesso quanto lui. Ci aveva già provato. Era come se si volessero nascondere. Paris in realtà preferiva le prostitute, perché entrambi avrebbero guadagnato qualcosa e non ci sarebbero state aspettative per il futuro.

Una brunetta passò sul marciapiede di fronte. Femmina. Paris sentì il suo profumo ancora prima di vederla. Si voltò per sentire meglio quella dolce fragranza femminile. Andrà tutto bene.

«Mi scusi» le disse, quando la raggiunse, il tono quasi disperato.

La donna lo guardò. Gli fece un sorriso di approvazione, ma tutto finì lì. Nessun desiderio magico. Da vicino, Paris notò i fili argentati nei capelli della donna e le rughe intorno agli occhi.

Non aveva importanza. Gli venne lo stesso l'acquolina in bocca.

«Sì?» replicò con un forte accento inglese, senza rallentare. Di solito si fermavano e a quel punto erano già impazienti di toccarlo. Cosa rendeva diverse le donne greche?

«Le piacerebbe...»

Accidenti! Non poteva chiederle se voleva venire a letto con lui, non in modo così diretto. Probabilmente si sarebbe spaventata.

«Posso invitarla a cena?»

«No, grazie. Ho già mangiato.» Detto questo accelerò il passo e si allontanò da lui.

Paris si fermò, stupito, nervoso, irritato. Cosa diavolo stava accadendo? Era colpa degli dei? Gli mettevano i bastoni tra le ruote? Alzò uno sguardo rabbioso al cielo. Bastardi. Gliel'avrebbe fatta pagare. Ma a loro cosa interessava? Volevano trovare i manufatti, no? Lui e gli altri guerrieri erano la loro unica chance.

«Non vi ho fatto niente!» gridò.

Gli tornò in mente un episodio. Maddox - Violenza - aveva notato un cambiamento poco prima di incontrare Ashlyn, l'amore della sua vita. Era diventato più nervoso, più violento, incontrollabile. Lucien stava vivendo la stessa cosa con Anya, anche se lo stoico Morte non voleva ammetterlo.

demons kissDove le storie prendono vita. Scoprilo ora