Clara

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Voce narrante.
La strada verso Aukland sembrò breve per Nick, non riusciva a non pensare a come avrebbero reagito i suoi genitori adottivi.

Lo avevano cresciuto con tanto amore, e per lui era una cosa fondamentale, lo avevano accettato con i suoi difetti.

Nick, aveva anche una sorella, Clara, a cui era molto legato, ma come tutti i fratelli, da piccoli, non facevano altro che punzecchiarsi e farsi i dispetti.

Il red ranger, non avrebbe mai pensato che era figlio di due guerrieri per di più dotati di poteri magici, ha sempre pensato che quella roba fosse solo spazzatura, che era finzione.

E ora si ritrovava su una strada verso Aukland, con i suoi genitori naturali e con la consapevolezza che avevano salvato il mondo, e di aver unito umani e creature magiche.

Entrambe le fazioni, ora, non si nascondevano più.
Uniti, com è giusto che sia, con la libertà di vivere in pace.

Mentre guidava Nick pensava a questo e non si accorse nemmeno che erano arrivati in città, il suo inconscio lo stava portando verso la sua vecchia casa.

Nick si riscosse dai pensieri, solo quando cominciò ad udire il vociare delle persone che passavano al loro fianco.

"Siamo quasi arrivati" sussurrò fra se e se.

Nick si guardò intorno, non era cambiato niente! I soliti palazzi bianchi e grigi, la gente che corre per andare a lavoro, le madri con i propri figli al parco.

Nick rimembró quando da piccolo la sua madre adottiva lo portava al parco per giocare con gli altri bambini, anche se lui non era mai riuscito ad integrarsi con gli altri.
A lui non pesava, anzi, a volte preferiva starsene per i fatti suoi, nessuno che lo giudicasse e che rompeva le scatole soltanto perché era un lupo solitario.

Udonna notò lo sguardo di Nick, capendo che il giovane stava ricordando il passato.

Un po' gli si strinse il cuore, perché avrebbe voluto esserci lei nei suoi ricordi d'infanzia.
Ma la vita è stata crudele con loro tre, ma ora erano di nuovo insieme era questo che contava.

"È una bella cittadina" disse Leanbow non appena si fermarono ad un semaforo.

"Si lo è, qui è dove sono cresciuto, laggiù..." indicò alla sua sinistra dove vi era un edificio un po'vecchio, la tinta bianca era tutta consumata, se non fosse per i ragazzi che vi erano attorno sembrerebbe abbandonata "c'è la mia vecchia scuola, mentre al suo fianco c'è un parco, da piccolo mi portavano sempre lì a giocare" disse Nick sorridendo sotto il casco.

Scattó il verde, e i tre ripresero la loro corsa.

Imboccarono un viale pieno di case e villette, alcuni vicini salutarono Nick, e gli diedero il bentornato.

Il ragazzo li ricambiò con un gesto con la mano.

Ma il red ranger, fu catturato dalla visione di una villetta non molto grande, con affianco un capannone di legno e un giardino intorno, questa era posta in fondo alla strada, e fuori c'era una ragazza intenta a leggere un libro sugli scalini della magione.

Questa aveva i capelli castani lisci che gli ricadevano sulle spalle, e con lo sguardo basso verso il libro.
Indossava un golfino viola e dei pantaloni neri e un paio di ciabatte bianche.

"Clara" disse Nick, e avanzò velocemente e tutti e tre entrarono nel viale del capannone, spegnendo il motore delle proprie moto.

La ragazza si destò dal suo leggere e alzò lo sguardo alla sua destra.

I suoi occhi si illuminarono quando vide la moto di Nick e con egli in sella.

Clara si alzò di scatto e sorrise raggiante.

Power Rangers Mystic Force. Il Segreto PerdutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora