Capitolo 1

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"Felicity non puoi farlo" urlò Oliver.

Lei però non lo ascoltò e dandogli le spalle, si avvicinò al padre. Damien Darhk, quel padre che era sparito dalla sua vita tanti anni fa, era ricomparso all'improvviso qualche mese fa, voleva convincerla ad entrare nella sua organizzazione, l'HIVE,come esperta d'informatica, avrebbe aiutato l'organizzazione a compiere le proprie missioni grazie alle proprie capacità.

Felicity rifiutò categoricamente, ma Darhk non accettò il rifiuto e per convincerla scatenò i suoi uomini sulla città di Starling City. Cominciò con una serie di rapine, poi passò a danneggiare edifici e luoghi con delle esplosioni ma visto che tutto questo non funzionava, decise di passare alle maniere drastiche, facendo uccidere delle persone innocenti che non avevano nessuna colpa se non la sfortuna di aver incrociato il cammino degli uomini dell'HIVE.

Quella notte, a quanto pare, erano stati segnalati vari crimini sparsi per la città, nello stesso momento, quindi il team si era dovuto dividere per verificare ed affrontare le varie segnalazioni. Oliver si precipitò in un magazzino che si rivelò essere vuoto, stava per andarsene quando all'improvviso si ritrovò davanti Damien Darhk, e alcuni dei suoi uomini che lo circondarono, che gli puntò una pistola contro e gli sparò colpendolo a unagamba.

"Nooo" Urlò Felicity dal covo attraversol'auricolare.

"Immagino che dall'altra parte dell'apparecchio ci sia mia figlia" disse Damien Darhk, rivolgendosi ad Oliver. Poi si avvicinò all'auricolare di Oliver e disse: "Mia cara Felicity, ti conviene venire subito qui, se non vuoi che accada qualcosa al tuo amato."

"Non fargli del male, altrimenti..." gridò con rabbia Felicity.

"Altrimenti cosa?" Chiese irato Darhk. "Ho già perso fin troppo tempo, vieni subito qui! E non perdere tempo a contattare il resto del team perchè mi sono già occupato di loro, tranquilla sono stati solo sedati ma potrebbe capitare loro di peggio se non mi obbedisci e mi raggiungi subito!"

"Ok, stò arrivando ma non far loro del male." disse Felicity con voce supplichevole ed angosciata.


Poco dopo, Felicity raggiunse il magazzino e si precipitò subito accanto ad Oliver che era a terra, legato con una ferita alla gamba che sanguinava.

"Come stai?" Chiese Felicity preoccupata.

"Non saresti dovuta venire, vai via!" disseOliver.

"Scusate se interrompo questo romantico momento" disse in tono beffardo Damien Darhk, "Ci aspetta un lungo viaggio Felicity, quindi non abbiamo tempo da perdere."

"Lei non va da nessuna parte con te!" urlò con rabbia Oliver che provò inutilmente ad alzarsi a causa del dolore acuto alla gamba ferita.

"La decisione non spetta a te" disse tranquillamente Damien, "Allora Felicity, vieni via con me?"

Felicity sapeva di non avere alternative, sapeva che se avesse rifiutato, il padre avrebbe ucciso Oliver e tutti i suoi amici e questo non poteva permetterlo. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggerli, anche sacrificare la sua vita per loro. Quindi con la morte nel cuore... "Ok, vengo con te!" disse sconsolata.

"No" Non puoi farlo Felicity!" urlò Oliver, afferrando il braccio di Felicity per fermarla.

Felicity lo guardò con gli occhi gonfi di lacrime, prese il suo visto tra le mani e lo baciò con passione. "Addio Oliver! Ti prego, cerca ti capire, non c'è altra alternativa, devo andare con lui, è per il bene di questa città, tuo e dei nostri amici" disse guardandolo disperata. "Non cercarmi, dimenticami va avanti con la tua vita".

"No! Non lo farò mai! Non potrei mai dimenticarti, non voglio perderti!" disse Oliver con le lacrime agli occhi.

"Ti prego" sussurrò Felicity

"Ora basta! Vieni via, ora!" urlò Damien.

Felicity diede un altimo bacio ad Oliver, poi si alzò si allontanò da lui.

"Felicity, non puoi farlo!" urlò disperato Oliver

Felicity però non gli diede ascolto, gli voltò le spalle e si incamminò verso il padre. "Addio Oliver, non ti dimenticherò mai!" sussurrò mentre le lacrime continuavano ascorrere.

"Saggia decisione, vedrai che non te ne pentirai, troverai una grande famiglia nell'HIVE, con noi potrai solo crescere, oltre a far crescere noi" disse Damien con con un sorriso. Poi prese il braccio della figlia e la condusse fuori del magazzino.


Tutto questo mentre un Oliver disperato continuava a gridare il nome di Felicity e che non si sarebbe mai arreso e l'avrebbe ritrovata.

La luce oscurataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora