"Eccoci, finalmente siamo arrivati" disse Damien, "D'ora in poi questa sarà casa tua" disse rivolgendosi alla figlia.
Felicity aveva ancora gli occhi arrossati per le lacrime versate ma ha iniziato a farsi forza, non voleva, non poteva mollare o Oliver e suoi amici ne avrebbero potuto pagare le conseguenze. Il padre,infatti, sapeva quanto era legata al team Arrow, che per evitare che venisse fatto loro del male avrebbe fatto qualsiasi cosa. Si sentiva stanca, molto stanca, più mentalmente che fisicamente, ma ma decise che non avrebbe mollato, sarebbe rimasta con il padre, avrebbe lavorato al suo fianco ma avrebbe fatto il possibile per evitare i suoi piani criminali ai danni di innocenti senza che se ne accorgesse.
"A cosa pensi mia cara?" chiese Damien, interrompendo i suoipensieri.
"Al futuro che mi si prospetta" rispose in tono duro Felicity.
"Un futuro luminoso, in cui potrai solo crescere" disse Damien"Sotto il mio controllo, potrai solo veder crescere le tue capacità e gli altri potranno solo piegarsi di fronte alla tua genialità, ho grandi progetti per te".
"A che progetti ti riferisci?" chiese preoccupata Felicity.
"Tutto a tempo debito, mia cara" rispose Damien "Diciamo solo che se le cose andranno come ti ho prospettato, se ti comporterai bene e sarai leale nei miei confronti... un giorno potresti anche prendere il mio posto come capo dell'HIVE".
"Tu sei pazzo" urlò con odio Felicity "Questo non accadrà mai, non diventerei mai il capo di un gruppo di pazzi assassini e terroristi!"
"Frena la lingua!" urlò minaccioso Darhk, schiaffeggiandola. "Non ti permetto di parlarmi così".
Felicity cadde a terra e si asciugò il rivolo di sangue che le usciva dalla bocca.
"Durante tutto il tempo che passerai qui, imparerai a comportarti come sideve, diventerai una figlia devota ma anche un soldato leale come sono tutti i miei uomini e loro impareranno ad apprezzarti e temerti. Vedrai ho i miei metodi per fare in modo che accada" disse con ghigno malefico Damien.
Felicity fu scossa da un brivido, tremava al pensiero di quello che il padre avrebbe avuto in serbo per lei. Ma poi penso ad Oliver per farsi forza e si chiese cosa stesse facendo.
Dannazione!"urlò Oliver furioso, scaraventando per terra tutto quello che trovava. "Non possono essere scomparsi nel nulla, ci deve essere un indizio su dove si possa trovare Felicity!"
"Oliver calmati, distruggere il covo non risolverà il problema e non ci aiuterà a ritrovarla" disse Diggle cercando di calmarlo.
"E allora ce ne stiamo con le mani in mano?" Sbraitò Oliver.
"No! Anche io non desidero altro che ritrovarla ma urlare e distruggere tutto non ci aiuterà a ritrovare Felicity, dobbiamo rimanere lucidi!" disse Diggle.
Oliverlo fulminò non lo sguardo, sembrava sul punto di aggredirlo quando Thea intervenne mettendosi davanti al fratello.
"John ha ragione, lo sò che è dura, tutti noi amiamo Felicity e non desideriamo altro che ritrovarla e riportarla a casa ma dobbiamo rimanere lucidi!" disse Thea.
Le lacrime cominciarono a scendere sul volto di Oliver "Ho paura di quello che le può succedere, di quello che quel pazzo potrebbe farle... ho paura di perderla!" disse disperato Oliver.
Anche Thea voleva piangere ma doveva farsi forza per il fratello, allora gli prese il volto tra le mani e gli disse "Ollie, vedrai che latroveremmo, ascolta, la troveremmo, ti dò la mia parola, presto tornerà a casa"
I due fratelli si abbracciarono con forza mentre Oliver continuava a piangere disperatamente.
Felicity si svegliò e vide che era per terra, in un pavimento di cemento. Si guardò attorno e vide che si trovava in una cella, non c'era un letto, un tavolino o una sedia, nulla, era una cella completamente spoglia in cui c'era solo una piccola finestra in alto ma dove non poteva arrivare. Non ricordava come era arrivita lì, aveva un feroce mal di testa e l'ultima cosa che ricorda è che il padre le aveva offerto da bere per brindare alla loro alleanza. L'aveva forse drogata?
I suoi pensieri furono interrotti dall'apertura della porta della cellae vide entrare Damien, "Finalmente ti sei svegliata" ledisse.
"Sei pazzo? Mi hai drogata, perchè lo hai fatto?" chiede furibondaFelicity.
"Ti avevo detto che per piegarti avrei usato i miei metodi e da oggi comincerai ad averne un assaggio" disse con un ghigno malefico Damien. Poi fece entrare uno dei suoi che le porse dell'acqua e del pane, "Questo è quello che avrai per ora, almeno fino a quando non sarò sicuro della tua lealtà, tornerò presto non ti preoccupare!" disse con una risatina e poi uscì dalla cella.
Felicity rimase incredula a fissare la porta ormai chiusa "Cos'altro mi aspetta?" si chiese Felicity, mentre le lacrime ripresero a scendere.
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La luce oscurata
FanficQuesta è la mia primissima fanfiction (spero sarete clementi con me) essendo un'Olicity sfegatata non potevo non dedicarla a loro. La storia è ambientata nella quarta stagione ma ho intenzione di prendere qualche spunto dalla terza. In questa storia...