Capitolo 5

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"Noooo!!!Bastaaaa!!!" urlò Felicity "Bastaaaa! Vi prego... Aaaah fermatevi bastaaaa!" urlò dal dolore Felicity perchè sentiva che le scosse le distruggevano la testa.

"Interrompete... per ora!" disse Damien ai due scienziati presenti con loro in laboratorio. Poi rivolgendosi a Felicity "Sò io quando è il caso di dire bastà!"

"Perchè mi fai questo?" chiese debolmente Felicity

"Perchè voglio annientare la tua forza di volontà, la forza di volontà di Felicity, devi dimenticarti di tutto quello che hai vissuto fin'ora. Devi dimenticare tutto il tuo passato e chi hai incontrato. Felicity deve morire completamente. Solo così potrai rinascere, solo così potrà nascere Azrael, costruire la forza di volontà di Azrael, una nuova vita, un nuovo cammino... il cammino che io ho scelto per Azrael!"

"E pensi che distruggendomi il cervello con l'elettroshock ci riuscirai? Pensi che basterà?" Chiese Felicity.

"L'elettroshock serve per aprire la strada ai vari metodi che ho in serbo per te, dal più delicato... al più feroce. Dipende tutto da quanto ci metterai a cedere!" disse Damien con un un ghigno malefico.

"Non riuscirai mai a farmi dimenticare i miei amici e il mio passato. Non ci riuscirai mai!" urlò Felicity con tutta la forza che aveva.

"Staremmo a vedere." disse Damien rivolgendosi alla figlia "Ricominciate, stavolta con un voltaggio un po' più alto!" ordinò poi ai due scienziati.

E le scosse ripresero...

"Noooo!!! Bastaaaa!!!" urlò in lacrime Felicity e contorcendosi per il dolore.


"Basta!"urlò Oliver arrivando come una furia nel covo sotto lo sguardo sbigottito di John.

"Che è successo Oliver?" chiese preoccupato Diggle.

"Lo psichiatra è pazzo! Non lo sopporto più, se continuo ad andarci...finirò per uccidero." disse con furia Oliver.

"Di già? Ma è stata solo la prima seduta" disse John "Sarai rimasto con lui una mezz'ora al massimo"

"È stato anche troppo! Ho sprecato il mio tempo!" disse con tono scocciato Oliver.

"Oliver... amico... avevi promesso di aiutarci" disse pacatamente Diggle.

"C'ho provato infatti ma... è impossibile che stia con quell'uomo, o qualsiasi altro suo collega.... sono dei pazzi!" urlò Oliver

"Ma cos'è successo? Cosa può mai aver fatto per farti reagire così?"chiese curioso Diggle.

"Mi ha fatto stendere su un lettino, mi ha detto di fare dei respiri profondi e poi di raccontargli la mia vita. Ti sembro il tipo che fa questo con un estraneo?" disse scocciato Oliver "E poi...mi ha consigliato di darmi alla meditazione e joga... è un pazzo!"

"Ahahahahah tutto qui?" rise Diggle "Te la sei presa per così poco?"

"Così poco?" chiese con rabbia Oliver "Ti sembro il tipo che perde il suo tempo con queste cose? Bastà! Non ci vado più, vedrò di controllarmi da solo."

"Cosa sono queste urla?" chiese Thea arrivando in quel momento assieme a Laurel.

"Ho vinto la scommessa." disse Diggle "Dopo mezz'ora è scappato"

"Accidenti!" dissero in coro Thea e Laurel.

"Di che scommessa state parlando?" chiese Oliver.

"Abbiamo scommesso quanto avresti resistito con lo psichiatra:" rispose Diggle "Io ero convinto che scappavi dopo mezz'ora e loro più tardi."

La luce oscurataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora