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Cammino sui miei passi veloci (per arrivare in orario) e metto le cuffiette con la riproduzione casuale. Locked Away. La mia canzone preferita. Ricordo perfettamente che stavo ascoltando questa nel sogno che ho fatto stanotte. Era bellissimo ma anche molto strano... non ricordo perché stavo piangendo ma ero distrutta. E poi non sarei mai andata a casa di un perfetto sconosciuto! Ma infondo era un sogno, lì può succedere di tutto.
Ho sempre amato i sogni, a volte succedono cose che poi accadono davvero. Ci sono i sogni fantastici... quelli dove tutto é perfetto, é bellissimo, come vorresti che sia. Quelli dove ci sono le persone che ami, dove succedono cose indescrivibili. Quello che hai sempre voluto che accadesse. Ma infondo é solo un sogno... niente al mondo sarebbe così realistico. E poi dall'altra parte ci stanno gli incubi. Tutto il contrario. Quelli di cui resti sconvolto. Dove tutto ti si ritorce contro. Dove ogni piccola cosa é una bugia, un inganno, un tradimento, una cattiveria. Semplicemente un incubo. Però se ci penso la vita é un pò come i sogni. Ogni giorno può essere bello o brutto, non puoi sapere quello che ti aspetta, ma sai perfettamente che in ogni cosa devi fare sempre la scelta giusta per non commettere un errore di cui ti potresti pentire. Arrivata a scuola mi avvio nella mia classe, la terza D (liceale). Mi siedo nel solito banco e aspetto che arrivi la mia compagna. Anzi no, la mia migliore amica! Nicole. Intanto la classe si riempie. La maggior parte dei ragazzi arriva in gruppo e prima di sistemarsi al banco Bryan mi saluta con la mano e dice «Ciaoo». Faccio lo stesso . É anche lui mio amico, non molto stretto però lo é. Finalmente vedo arrivare Nicole. Gli corro incontro e la abbraccio. Lei lancia un piccolo urlo, poi ricambia. «Sei bellissima oggi! » mi dice «Anche tu! » le faccio io, poi ci mettiamo a ridere. Tralasciando le noiose ore di lezione che ho passato a dormire e la verifica a sorpresa di storia, finalmente arriva la fine delle lezioni e io non vedo l'ora di tornare a casa. Abito con i miei fratelli, Nathan che ha 17 anni e James che ne ha 19. I nostri genitori si sono trasferiti a Londra per lavoro e noi siamo voluti rimanere qui per non lasciare i nostri amici. Prima di andarmene chiedo a Nicole «Ehy Nichy vuoi venire da me? Tranquilla i miei fratelli non ci saranno per tutto il pomeriggio e non ci romperanno » le propongo con un sorrisetto divertito, «Certo andiamo. » risponde lei con entusiasmo.

Volevo dirti che ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora